Legislatura 16ª - 4^ (Difesa) Senato e IV (Difesa) Camera - Resoconto sommario n. 2 del 09/07/2008

            Dopo un breve intervento del presidente della Commissione difesa della Camera, onorevole CIRIELLI (PdL) (ringrazia tutti gli intervenuti, ritenendo comprensibile che negli interventi i parlamentari si siano particolarmente soffermati sulle norme contenute nel decreto-legge n. 112), ha la parola il ministro LA RUSSA, il quale evidenzia innanzitutto che l’iter del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 112 è in itinere e che il provvedimento è tutt’altro che blindato rispetto a proposte del Parlamento. Dà quindi lettura di una nota riferita appunto agli aspetti salienti del provvedimento d’urgenza, nella quale si approfondisce la necessità di garantire gli indispensabili livelli di funzionalità ed efficienza dello strumento militare, in coerenza con gli ulteriori impegni operativi assegnati sul piano della sicurezza pubblica alle Forze armate e con la riconosciuta specificità, sul piano normativo ed economico, del comparto sicurezza e difesa. Evidenzia quindi che il paese si trova in un momento di grande difficoltà economica, nel quale ogni settore è chiamato responsabilmente a fare la propria parte. Per quanto riguarda il suo Dicastero, è comunque a suo giudizio essenziale dar luogo ad incrementi costanti, anche se ridotti, ferma restando la necessità di considerare che stanziamenti dedicati alla Difesa sono comunque allocati anche all’interno dei bilanci di altri dicasteri. Reputa comunque primario definire a che punto si trovi il riordino del sistema Difesa. Si sofferma quindi in particolare sulla tematica dell’alienazione del patrimonio immobiliare a disposizione del comparto, esprimendo l’auspicio di un ritorno di risorse nelle pieghe del bilancio ad esso destinato. Dopo aver dato notizia relativamente a cessioni di caserme in alcune regioni, esprime preoccupazione relativamente ai test missilistici condotti dall’Iran. Quanto al problema alloggiativo, specifica che gli alloggi vanno a suo giudizio alienati agli occupanti, a condizione che ne abbiano titolo. Al problema della casa egli ritiene comunque possibile trovare soluzione anche facendo ricorso ad interventi di privati. Con riferimento alle decurtazioni del comparto, assicura peraltro che i tagli di spesa non andranno comunque ad incidere sulle forze di pronto impiego. Dopo aver sottolineato che della Difesa spesso ci si ricorda soltanto nella fasi di emergenza, conferma che la linea strategica relativamente all’impegno in Afghanistan resta quella di incrementare le capacità di risposta delle Forze armate e della polizia afgana. Dai suoi contatti con le Autorità di quel paese, gli è parso in ogni caso di comprendere che nei confronti dell’Esecutivo precedente ci fosse il timore che gli impegni assunti potessero vacillare a causa della presenza nella compagine governativa di componenti diversamente orientate. Rinvia comunque ogni decisione riferita all’invio di Tornado al dibattito che si avrà in occasione del rifinanziamento delle missioni internazionali. Dopo aver rilevato che l’impegno nel Sistema di difesa europea non può che conseguire dalle risorse a disposizione, sottolinea l’esigenza che le risorse disponibili siano innanzitutto destinate alla  tutela degli uomini. Esclude comunque che si sia di fronte ad una modificazione del modello di difesa, ma unicamente ad oscillazioni tra un minimo ed un massimo di stanziamenti. Nell’evidenziare che l’ipotesi di uno stage per i giovani non potrà essere realizzata prima del prossimo anno, preannuncia l’intenzione di promuovere per il 4 novembre una giornata di identità nazionale, destinata a favorire la vicinanza tra i giovani e le Forze armate e sottolinea che il ministro Gelmini è apparsa molto interessata alla promozione di un programma congiunto destinato alle scuole. Rimarca conclusivamente l’apprezzamento di cui le Forze armate italiane sono fatte oggetto in tutti i teatri internazionali in cui operano, e segnatamente in Afghanistan.