Legislatura 16ª - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 6 del 25/06/2008

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

SUL DISEGNO DI LEGGE N. 759

 

La Commissione Difesa, esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge n. 759 recante: "Ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona" che modifica il Trattato sull'Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea e alcuni atti connessi, con atto finale, protocolli e dichiarazioni, fatto a Lisbona il 13 dicembre 2006, rileva che il Trattato in esame per il settore difesa registra tutta una serie di progressi rispetto alle disposizioni dei trattati attuali, per quanto riguarda le clausole di mutua difesa collettiva, le nuove formule per l'integrazione flessibile e l'istituzione dell'agenzia di difesa e sicurezza europea.

 

In particolare, il Trattato

 

    –      include una nuova clausola di solidarietà contro il terrorismo e in caso di catastrofi (quest'ultima già prevista dal Trattato costituzionale in vigore), in base alla quale l'Unione europea e gli Stati membri agiscono congiuntamente in uno spirito di solidarietà, qualora uno Stato membro sia oggetto di un attacco terroristico o sia vittima di una calamità naturale o provocata dall'uomo;

 

    –      inserisce una clausola di difesa reciproca tra tutti i Paesi UE che recita: "Qualora uno Stato membro subisca una aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell'art. 51 della Carta delle Nazioni Unite".

Da notare come la clausola di difesa reciproca non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri e che gli impegni e la cooperazione rimangono conformi a quelli assunti nell'ambito dell'organizzazione del Trattato del Nord-Atlantico, che resta, per gli Stati che ne sono membri, il fondamento della loro difesa collettiva;

 

    –      integra le missioni di Petersberg, inserendo, fra queste, anche quelle effettuate a sostegno dei Paesi terzi per contrastare il terrorismo;

 

    –      dà facoltà al Consiglio di affidare ad un gruppo di Stati membri la realizzazione di una missione a nome e per conto dell'Unione europea;

 

    –      innova, sostanzialmente, anche le disposizioni relative alle cooperazioni rafforzate grazie alle quali un gruppo di Paesi membri possano realizzare in linea di principio anche nel settore della PESC e della PESD, sebbene con procedure specifiche, le cooperazioni rafforzate;

 

    –      stabilisce che gli Stati membri che desiderino assumere impegni più vincolanti in materia possano istituire fra loro una specifica forma di cooperazione rafforzata, denominata "Cooperazione Strutturata Permanente", a patto che rispettino ben specificati criteri in termini di capacità.

Da notare come significativa novità che le decisioni riguardanti gli Stati ammessi alla Cooperazione Strutturata Permanente, sono assunte a maggioranza qualificata, innovando rispetto al principio generale, che prevede il ricorso all'unanimità per le decisioni dell'ambito della politica di difesa e sicurezza;

 

    –      ratifica l'istituzione dell'Agenzia europea per la Difesa.

 

La Commissione rileva che, eccetto la specifica clausola della difesa reciproca nel caso di aggressione armata e di attacco terroristico, buona parte delle riforme suggerite dal Trattato di Lisbona nel settore della difesa sono già operanti, per cui la mancata approvazione irlandese non pregiudica la loro pratica attuazione.

 

 

Tanto premesso, la Commissione

 

    –      formula viva soddisfazione per la soluzione favorevole del problema politico rappresentato dall'approvazione del nuovo Trattato dell'Unione e, in particolare, per le decisioni assunte, per il settore difesa;

 

    –      auspica l’impegno del Governo, cui assicura il proprio appoggio, ad operare in termini organizzativi e finanziari in modo tale da consentire all'Italia una presenza nelle varie strutture previste dalle nuove disposizioni, di livello pari al peso politico, economico, sociale e culturale della nostra Nazione;

 

    –      esprime, per quanto di competenza, parere favorevole alla ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona.