Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01213
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Atto n. 3-01213
Pubblicato il 26 giugno 2024, nella seduta n. 202
SENSI, D'ELIA, MARTELLA, LA MARCA, IRTO, TAJANI, VERDUCCI, RANDO, CAMUSSO, FURLAN, ROJC, LOSACCO, ZAMPA, DELRIO, NICITA, VERINI, MALPEZZI, GIACOBBE, BASSO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:
con ordinanza dell’ufficio circondariale marittimo della guardia costiera di Roccella Jonica del 27 settembre 2023 è stato stabilito un obbligo di accredito da parte di giornalisti, fotografi e cineoperatori interessati a seguire le operazioni di sbarco dei migranti;
tale accredito comporta il pagamento da parte del giornalista, fotografo o cineoperatore, in qualità individuale, e non riferito alla testata di appartenenza, di una marca da bollo di 16 euro annui;
a quanto a conoscenza degli interroganti, analoga iniziativa è stata presa anche nel porto di Reggio Calabria, con il pagamento di 16 euro non più su base annua, ma riferita a ogni singolo sbarco da documentare;
considerato che:
nel documento, il richiamo all’ordinanza n. 13/21 del 24 aprile 2021, che disciplina la circolazione veicolare e pedonale nel porto di Roccella Jonica, non appare, a giudizio degli interroganti, motivato, dal momento che nel predetto atto non viene esplicitamente citata la fattispecie dell’accredito riservato a giornalisti, fotografi e cineoperatori;
la sottolineatura, nello stesso documento, della necessità di contemperare il diritto di cronaca ed informazione con la “riservatezza richiesta dalle attività di polizia e pubblica sicurezza poste in atto dal personale delle forze di polizia operanti in occasione dell’arrivo in porto di migranti” non ha nulla a che vedere con la richiesta di una tassa per poter semplicemente svolgere il proprio lavoro di informazione e cronaca;
visto che l’articolo 21 della Costituzione sottolinea come “la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” e che la libertà di stampa è fondamento di uno Stato di diritto,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga che l'ordinanza e l’imposizione di una tassa per svolgere il lavoro giornalistico nei porti di Roccella Jonica e Reggio Calabria rappresentino una grave violazione del diritto di cronaca sancito dall’articolo 21 della Costituzione;
se non ravveda nei casi riportati il tentativo di disincentivare e rendere più tortuoso e ingrato il lavoro giornalistico nei porti di Roccella Jonica e Reggio Calabria, a differenza di quanto accade in altri contesti;
se non ritenga che imporre l’acquisto di una marca da bollo per svolgere il proprio lavoro giornalistico non configuri non solo una violazione, ma un esplicito attacco al diritto di cronaca nel nostro Paese;
se non ritenga che tale vicenda peggiori ulteriormente l'immagine internazionale del nostro Paese sul fronte della libertà e del diritto di cronaca, già posta sotto osservazione a seguito dei numerosi e reiterati recenti episodi di compressione di tale diritto, come testimoniano, ad esempio, i report annuali di “Reporters without borders”;
se non intenda procedere alla revoca di tale ordinanza e, comunque, all'abolizione di questo balzello richiesto a giornalisti, fotografi e cineoperatori, tanto più in quanto esercitano il loro diritto costituzionale di cronaca in una circostanza di enorme rilievo umanitario e di rilevanza ai sensi dei diritti umani e civili dei migranti coinvolti nelle operazioni di sbarco.