Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03069

Atto n. 3-03069

Pubblicato il 8 febbraio 2022, nella seduta n. 400

CORRADO , ANGRISANI , GRANATO , LANNUTTI - Al Ministro dell'università e della ricerca. -

Premesso che l'interrogazione 3-02748 della prima firmataria del presente atto, pubblicata il 28 luglio 2021, concentrava l'attenzione su un concorso di topografia antica (materia di ambito archeologico), bandito dall'università "Federico II" di Napoli, dall'iter e dall'esito poco limpidi. Stanno altresì emergendo sempre più spesso casi sconcertanti, che impediscono di ritenere quello napoletano un esempio isolato, bensì una procedura sistematica volta a favorire candidati di dubbio merito ma "predestinati", con la conseguenza di obbligare alcune delle menti italiane più meritevoli a cambiare vita o nazione, danneggiando la loro esistenza personale e impoverendo il sistema universitario italiano;

considerato che, per quanto risulta agli interroganti:

illustrano bene la situazione la puntata della trasmissione di RAI3 "Presa diretta" del 7 febbraio 2022 ma anche a quanto sta avvenendo a Paolo Storchi, ricercatore estremamente titolato, di fama internazionale, autore di scoperte archeologiche tra le più importanti degli ultimi anni: la città romana scomparsa di Tannetum (Reggio Emilia), il teatro dell'antica Pella (in Grecia), decine di altri siti e monumenti prima sconosciuti. Rientrato in Italia da due anni dopo avere condotto studi presso prestigiose sedi di ricerca in Grecia, Storchi non riesce a vincere neppure un posto da ricercatore nel nostro Paese e sembra avere subito lo stesso trattamento di P.L.T. nel menzionato concorso di Napoli;

all'università di Trieste, infatti, un posto di ricercatore a tempo determinato tipo A è stato bandito per individuare chi si occupasse della creazione di un parco archeologico, progetto diretto dalla professoressa Federica Fontana. La commissione giudicatrice era composta dai professori Jacopo Bonetto (università di Padova), Furio Sacchi (università Cattolica di Milano) e Bruno Callegher (università di Trieste);

risulta che una candidata, E. M., nello sconcerto generale, si sia presentata al colloquio orale on line attraverso l'account della professoressa che avrebbe poi diretto il progetto, come documentato da vari screenshot degli altri candidati;

dalla lettura degli atti della commissione giudicatrice emergerebbe (verbale n. 2 e n. 3, con nota particolare a p. 2), inoltre, che tra i commissari vi erano giudizi contrastanti: in particolare, Callegher avanzava tutta una serie di perplessità sulla valutazione del curriculum della candidata poi risultata vincitrice, evidentemente piuttosto modesto (ella ha presentato 2 pubblicazioni di fascia A, Storchi 9). La tesi di dottorato di Paolo Storchi, su temi sì topografici ma non lontani dal progetto (come sottolineato da Callegher e Sacchi) è stata decurtata di ben 5 punti, mentre quella della M. è stata valutata con il massimo punteggio benché il documento non fosse stato prodotto, problema sollevato dal solo Callegher. L'intera documentazione è infarcita di giudizi di questo tipo, con l'intento niente affatto nascosto di parte della commissione, ad avviso dell'interrogante, di indirizzare il giudizio verso la candidata;

forse peggiore è il caso del concorso per ricercatore a tempo determinato tipo B in topografia antica dell'università di Sassari, con commissione giudicatrice costituita dai professori Paolo Carafa ("Sapienza", docente di archeologia classica), Simonetta Menchelli (università di Pisa) e Stefano Campana (università di Siena);

in questo caso, i criteri valutativi sono stati disegnati così puntualmente sul predestinato e non sulla materia oggetto di concorso che Storchi, nonostante l'abilitazione ministeriale per professore associato concessa con parere esterno positivo da un ordinario di topografia antica, laurea triennale in topografia antica (110 e lode), laurea specialistica in topografia antica (110 e lode), un master, specializzazione in archeologia classica con tesi in archeologia del paesaggio (materia affine alla topografia, sempre L-Ant09), dottorato europeo in topografia antica (votazione: eccellente), perfezionamento presso la Scuola archeologica italiana di Atene su temi topografici, e attualmente professore a contratto di archeologia del paesaggio all'università di Bologna, nonché autore di una monografia corposa quanto innovativa, oltre che di 33 pubblicazioni scientifiche edite frequentemente in riviste di fascia A o internazionali (si veda il curriculum vitae pubblicato sul sito dell'università di Bologna), non è risultato neppure idoneo;

il vincitore è invece un architetto, R. B., che non ha conseguito l'abilitazione nazionale, ha una monografia modesta e relativamente poche pubblicazioni, in gran parte scritte con altri autori (come da curriculum vitae pubblicato sul sito dell'università di Sassari); tra gli idonei c'è persino uno studioso formatosi in preistoria/protostoria, senza abilitazione, con relativamente poche pubblicazioni e addirittura senza monografia. Anche in questo caso si riscontrato forti anomalie nell'attribuzione dei punteggi, come per l'innovatività, sempre ritenuta massima per il vincitore, nonostante temi ricorrenti, e quasi sempre modesta per Storchi, che ha presentato articoli su scoperte importanti. Anomala parrebbe anche la valutazione delle sedi editoriali e delle partecipazioni a gruppi di ricerca. In entrambi i concorsi si è poi riscontrata disparità di trattamento anche nelle prove orali;

Storchi, peraltro, avendo intuito l'anomalia dei parametri utilizzati nel concorso di Sassari, ha segnalato tramite PEC all'associazione "Trasparenza e merito" il nominativo del predestinato vincitore ancor prima dello svolgimento delle prove,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga necessaria un'approfondita indagine sui due concorsi richiamati, a parere degli interroganti da annullare con effetto immediato, che saranno anche oggetto di un esposto-denuncia di Paolo Storchi;

più in generale, se non reputi urgente procedere ad una revisione del sistema di reclutamento universitario (soprattutto ma non solo in archeologia) mediante l'istituzione di una commissione per il controllo dei concorsi che si occupi di capire se i criteri di selezione non siano, come purtroppo quasi sempre accade, modellati ad personam e di fornire testimoni che assistano a tutte le prove orali, per accertare che il punteggio non sia attribuito ai candidati per ragioni di simpatia o sentimento;

che cos'altro intenda fare il Ministro, essendo l'università italiana, sotto questo particolare aspetto, prossima al collasso, per cercare di salvarla e per ridare fiducia ai giovani meritevoli, che devono poter tornare a credere nella serietà delle procedure concorsuali, e agli studenti, altrimenti privati dell'opportunità di interagire con professori eccellenti e capaci di innovare assecondando lo spirito dei tempi.