Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02586

Atto n. 3-02586

Pubblicato il 9 giugno 2021, nella seduta n. 334
Svolto nella seduta n. 335 dell'Assemblea (10/06/2021)

FATTORI - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

le vaccinazioni anti COVID stanno procedendo a ritmi sostenuti e l'adesione massiccia dei giovani suscita grande soddisfazione;

tuttavia, se è vero che i vaccini sono tutti efficaci, non sono tutti uguali;

il vaccino Astrazeneca può causare una trombosi venosa associata a diminuzione delle piastrine, che si presenta a distanza di 5-15 giorni dalla vaccinazione e può avere esito fatale. Questa complicanza è stata descritta in soggetti dai 20 ai 55 anni, ma le persone di gran lunga più colpite sono le giovani donne. La trombosi piastrinopenica da vaccino, che non è provocata dai vaccini a RNA, è molto rara. Ovviamente però in una vaccinazione di massa anche una complicanza molto rara, ma potenzialmente letale, può causare un numero significativo di morti, anche in soggetti che, per sesso ed età, come le giovani donne, hanno un rischio praticamente nullo di morire di COVID;

sono molte le voci autorevoli (Gruppo medici volontari vaccinatori di Genova, le Scienziate per la Società, l'associazione Luca Coscioni, Le Scienziate per la Scienza, GIMBE e singoli autorevoli medici e scienziati) che hanno lanciato un appello a limitare, come suggerisce AIFA, l'uso dei vaccini basati su vettori adenovirali, sugli over 60,

si chiede di sapere:

quali azioni il Ministro in indirizzo intenda porre in essere affinché vengano bloccati o almeno riparametrati gli open day Astrazeneca senza restrizioni di età per non mettere in ulteriore pericolo le fasce giovani;

quali azioni intenda intraprendere affinché la volontà di riprendere una vita sociale come era precedentemente alla pandemia non sia maggiore della consapevolezza dei rischi che i giovani corrono nell'effettuare il vaccino Astrazeneca.