Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01838

Atto n. 3-01838

Pubblicato il 29 luglio 2020, nella seduta n. 246
Svolto nella seduta n. 247 dell'Assemblea (30/07/2020)

DE BONIS , DE PETRIS - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -

Premesso che:

continua indisturbato l'arrivo nel porto di Bari di navi estere, soprattutto provenienti dal Canada, cariche di grano duro, questa volta per un totale di oltre 2 milioni di quintali, destinato alle grandi industrie alimentari, alterando i listini prezzo del mercato nazionale;

a partire da sabato 9 maggio 2020 sono approdate le seguenti navi: nave "Sallizar Forte", una bulk carrier, IMO: 9221633, proveniente da Nika Tera (Ucraina), 275.000 quintali di grano, destinazione Casillo Commodities Italia SpA; nave "Tufty", una bulk carrier, IMO: 9393163, proveniente da Sorel (Canada), 296.000 quintali di grano, destinazione Candeal Commercio Srl (Foggia), Semolificio Loiudice (Altamura), Amber Srl (Napoli); nave "Sakizaya Wisdom", una bulk carrier, IMO: 9460590, proveniente da Vancouver (Canada), 570.000 quintali di grano, destinazione Glencore Agricolture It SpA; nave "Appaloosa", una bulk carrier, IMO: 9646704, proveniente da Montreal (Canada), 195.000 quintali di grano, destinazione Cereal Sud Srl (Altamura); nave "Muntgracht", una general cargo, IMO: 9571545, proveniente da Montreal, 83.000 quintali di grano, destinazione Casillo; nave "Cape", una bulk carrier, IMO: 9498224, proveniente da Montreal, 195.000 quintali di grano, destinazione Casillo; nave "Hilma Bulker", una bulk carrier, IMO: 9747041, proveniente da Houston (USA), 320.000 quintali di grano, destinazione Casillo; nave "An Ding Hai", una bulk carrier, IMO: 9751303, proveniente da New Orleans (USA), 110.000 quintali di grano, destinazione Casillo;

nel corrente mese di luglio 2020 sono approdate nel porto di Bari le seguenti navi: "Federal Leda", una bulk carrier battente bandiera Marshall Island proveniente dal porto di Port Cartier in Canada, IMO: 9229996, con un carico di quasi 350.000 quintali di grano duro destinato alla società Agri Viesti; la nave ha fatto tappa anche a Sarroch in Sardegna; "Helena G", una bulk carrier battente bandiera Portogallo proveniente dal porto di Sorel in Canada, IMO: 9358383, con un carico di quasi 330.000 quintali di grano duro destinato alla società Casillo Commodities Italia SpA; "Cristina", una bulk carrier battente bandiera italiana proveniente dal porto di Cadice in Spagna, IMO: 9455985, con un carico di quasi 70.000 quintali di grano duro destinato alla società Casillo;

sono previsti arrivi in questi giorni di altre tre navi a Bari: "Matrix", "Supreme Star" e "Wicko" provenienti dal Messico e dal Texas. Al porto di Barletta è in arrivo la nave "Seabee" proveniente dalla Turchia. A Molfetta è in arrivo la nave "F. Arslan V" dalla Spagna e la nave "Kythnos" dalla Grecia;

il totale di grano importato dal gruppo Casillo raggiunge circa i 1.300.000 quintali su un totale di 2.500.000;

attesa la prevalente provenienza canadese, come già più volte evidenziato dal primo firmatario con vari atti di sindacato ispettivo, in Canada è consentito l'utilizzo del glifosato in pre raccolta, di conseguenza quel grano, molto probabilmente, è contaminato da glifosato, sostanza nociva anche a basse dosi come dimostrato da recenti studi, vietata dal regolamento (UE) n. 2016/1313, in ossequio al principio di precauzione e alle regole di buona prassi agronomica;

infatti, a seguito delle analisi effettuate sulle paste e sulla semola, negli ultimi anni, da varie associazioni private è emersa la presenza di residui tossici (glifosato, Don e metalli pesanti), dannosi per la salute. In Italia, tra l'altro, la commercializzazione di sostanze tossiche è vietata, ex art. 444 del codice penale;

oltre a problemi di carattere sanitario e di scarsa qualità alimentare che preoccupano gli interroganti, che incaricheranno infatti i laboratori accreditati di verificare la qualità di queste derrate attraverso l'analisi della pasta, non va sottovalutata la strumentalità di tutta questa merce alla vigilia del raccolto nazionale per deprimere il prezzo;

il primo firmatario della presente interrogazione ricorda di avere già presentato quattro atti di sindacato ispettivo al Ministro in indirizzo riguardanti l'importazione di grani esteri e, precisamente: 4-02048, pubblicata il 31 luglio 2019, riguardante la nave proveniente dal Canada denominata "Ocean Castle"; 4-02355, pubblicata il 22 ottobre 2019, riguardante le due navi provenienti dal Canada e dal Minnesota, la "Lowlands comfort" e "Johanna"; 4-02613, pubblicata l'11 dicembre 2019, riguardante le navi provenienti dal Canada e dalla Turchia, denominate "SU", "TN Sunrise", "Miedwie", "Jamno"; 4-02934, pubblicata il 19 febbraio 2020, riguardante altri sbarchi di navi estere avvenuti nei mesi di gennaio e febbraio 2020 con un totale di 960.000 quintali di grano;

tutte e quattro le interrogazioni non hanno mai ricevuto risposta e il primo firmatario evidenzia di avere già interessato anche gli uffici della Commissione europea per violazione del principio di precauzione, oltre ad incaricare il proprio staff legale di provvedere a redigere l'ennesimo esposto in merito, ai sensi dell'articolo 444 del codice penale, che fa espresso divieto di somministrare cibo nocivo. Sarà chiesto, inoltre, alla Procura di Bari di indagare e sarà informato, per conoscenza, il procuratore generale della Corte di cassazione e della Corte di appello di Bari,

si chiede di sapere:

se e quali iniziative intenda assumere il Ministro in indirizzo al fine di scoraggiare l'acquisto e l'utilizzo di grani esteri che vengono miscelati con il grano duro nazionale, di ottima qualità, falsando le quotazioni del mercato italiano e deprimendo il mercato del made in Italy, come ha dimostrato la sentenza del TAR Puglia n. 1200/2019 del 16 settembre 2019 e costringendo gli agricoltori italiani ad abbandonare la coltivazione e produzione di grano;

visto che il Ministro, lunedì 27 luglio 2020, si è recata a Corato in visita istituzionale presso il gruppo Casillo, quali siano stati gli argomenti affrontati in merito all'importazione da parte del gruppo Casillo di così ingenti quantitativi di grano estero di dubbia qualità;

se non ritenga che importare grani esteri non sia contrario alla tutela del made in Italy, che sta tanto a cuore al Ministro;

se non ritenga doveroso che venga riportata in fattura la dicitura chiara di "grano duro d'importazione nazionalizzato";

se non sia del parere che i cittadini meritino rispetto e che tale rispetto parta anche dal divieto di fare arrivare sulle tavole degli italiani cibo contaminato e nocivo alla loro salute.