Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02151
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Atto n. 4-02151
Pubblicato il 17 settembre 2019, nella seduta n. 149
ARRIGONI , IWOBI , ZULIANI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri per gli affari europei e degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -
Premesso che:
secondo fonti di stampa, sarebbe prossimo il perfezionamento di un accordo concernente la ridistribuzione temporanea tra gli Stati membri della UE dei migranti irregolari salvati nelle acque del Mediterraneo centrale;
il programma sarebbe negoziato dai Governi di Italia, Malta, Francia e Germania e dovrebbe essere approvato il prossimo 23 settembre 2019 a La Valletta dai quattro Paesi che lo stanno mettendo a punto, insieme alla Finlandia in quanto Stato esercente la presidenza di turno dell'Unione europea;
stando alle indiscrezioni, l'accordo contemplerebbe l'introduzione di un meccanismo automatico di distribuzione per quote prefissate dei migranti irregolari salvati dalle organizzazioni non governative, che Italia e Malta dovrebbero nel frattempo accogliere in quanto possessori di "porti sicuri";
in pratica, i migranti verrebbero accolti ed accuditi da Italia e Malta in attesa della loro successiva ricollocazione in un altro Paese dell'Unione europea, da attuare entro un mese;
Francia e Germania si sarebbero già impegnate ad assorbire il 25 per cento degli irregolari che le organizzazioni non governative condurrebbero verso i porti italiani e maltesi, senza però chiarire se il trasferimento riguarderà tutti o soltanto coloro che tra loro saranno riconosciuti come rifugiati;
non è noto quali Stati europei si farebbero carico dell'accoglienza dei migranti irregolari residui;
l'approvazione del meccanismo in corso di negoziazione implicherebbe un sensibile aggravio delle spese da sostenere per il finanziamento dell'accoglienza provvisoria anche in quanto pull factor (cioè fattore di attrazione) dei flussi,
si chiede di sapere:
in qual modo il Governo italiano intenda tutelare gli interessi del nostro Paese nelle trattative in corso;
se siano state elaborate stime sull'impatto che l'adozione del programma in corso di negoziazione comporterebbe sotto il profilo dell'incremento degli afflussi e delle spese da sostenere per il mese di accoglienza da garantire;
se saranno ricollocati all'estero tutti i migranti irregolari o soltanto quelli che avranno ottenuto lo status di rifugiato;
se il Governo intenda comunque sottoscrivere l'accordo anche in assenza della garanzia che il 100 per cento dei migranti irregolari accolti sarà successivamente trasferito entro un mese;
per quali ragioni non promuova l'allargamento del tavolo convocato per il 23 settembre a La Valletta a tutti gli Stati membri dell'Unione europea e quale contropartita verrebbe chiesta in sede europea per il sacrificio che comunque l'accettazione del programma comporterebbe per l'Italia.