Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 2-00298
Azioni disponibili
Atto n. 2-00298 (procedura abbreviata)
Pubblicato il 21 dicembre 2010, nella seduta n. 479
MARINO Ignazio , CASSON , COSENTINO , NEGRI , LEDDI , SOLIANI , BASSOLI , ICHINO , VIMERCATI , PORETTI , PERDUCA , DELLA SETA , DE LUCA , SCANU , NEROZZI , BIONDELLI , DEL VECCHIO , PIGNEDOLI , DE SENA , GRANAIOLA , MARINARO , MARITATI , FILIPPI Marco , D'AMBROSIO , DELLA MONICA , PASSONI , ADAMO , MORRI , CABRAS , PEGORER , VITA , GARAVAGLIA Mariapia , PINOTTI , CHIAROMONTE - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
il 20 dicembre 2010 il professor Enrico Garaci è stato eletto alla carica di Presidente del Consiglio superiore di sanità;
con la scelta operata, la stessa persona viene a cumulare tale incarico con quello di Presidente dell'Istituto superiore di sanità;
considerato che:
la scelta di collocare la stessa persona al vertice di due importanti organismi preposti alla tutela della salute appare non motivata;
la somma di incarichi e responsabilità, quali quelli sopra indicati, può esporre i citati organismi a un deficit di funzionalità, efficienza, produttività,
si chiede di sapere:
se e come siano state valutate altre possibili candidature;
per quali vie si sia appurata la maggiore appropriatezza e corrispondenza del professor Garaci all'incarico ricevuto rispetto ad altre ipotesi nominative individuabili nella platea di eccellenti scienziati che l'Italia vanta per ruoli di alto livello e responsabilità;
se la doppia collocazione del professor Garaci non debba essere interpretata come una presunta inesistenza di scelte alternative quasi che, al di fuori di lui, non vi sia in Italia nessun altro in grado di ricoprire almeno una delle due cariche oggi occupate dal professor Garaci medesimo;
se la comunità scientifica non debba leggere dall'accaduto il messaggio di una pratica politica che odora di lottizzazione e che esalta il merito di una sola persona dimenticando volutamente altri scienziati, del cui valore il Ministero della salute avrebbe potuto giovarsi per politiche di tutela della salute in grado di soddisfare un diritto costituzionalmente garantito.