Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02662

Atto n. 4-02662

Pubblicato il 9 febbraio 2010
Seduta n. 330

ICHINO , NEGRI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per le politiche europee. -

Premesso che:

il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, a più di un anno di distanza, non ha ancora risposto all’interrogazione 3-00480 del 15 gennaio 2009, che conteneva una denuncia che i firmatari del presente atto di sindacato ispettivo intendono richiamare;

con la delibera 21 novembre 2007 n. 103 dell’Ufficio di Presidenza della Regione Calabria è stato approvato un bando di selezione pubblica per l’assegnazione di alcune centinaia di “voucher formativi”, ciascuno dell’importo di 1.000 euro mensili per 24 mensilità, nell’ambito del programma Stages” della stessa Regione, con uno stanziamento complessivo di 6 milioni di euro, per metà rivenienti dal bilancio regionale, per l’altra metà da contributi del Fondo sociale europeo;

in detta delibera si prevedeva che i voucher medesimi costituissero “riconoscimento di eccellenza” e “incentivo alla residenzialità” per i migliori laureati calabresi di età non superiore ai 37 anni;

si prevedeva inoltre che i voucher in questione venissero goduti in corrispondenza con l’attivazione di altrettanti stage presso amministrazioni pubbliche calabresi, previa partecipazione dei giovani interessati a un "percorso formativo di orientamento ed accompagnamento all’inserimento" organizzato dalle Università calabresi, sulla base di apposita convenzione con l’Ufficio di Presidenza della Regione;

si aveva notizia di casi nei quali gli stage in questione erano frequentati da trentenni liberi professionisti iscritti ai rispettivi ordini professionali e in precedenza impegnati nelle corrispondenti attività di lavoro autonomo, che, almeno in linea teorica, avrebbero dovuto essere interrotte per il biennio;

nella richiamata interrogazione si rilevavano anche ulteriori osservazioni che i firmatari del presente atto ritengono opportuno segnalare nuovamente;

nello specifico, in coerenza con quanto disposto esplicitamente sui tirocini formativi e di orientamento dall’articolo 18, lettera d), della legge 24 giugno 1997, n. 196, recante "Norme in materia di promozione dell’occupazione", il relativo regolamento emanato con decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale del 25 marzo 1998, n. 142, ha fissato in 12 mesi la durata massima degli stage, consentendone una durata di 24 mesi soltanto per i portatori di handicap;

la Commissione europea, nelle disposizioni generali relative a Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo (FSE), Fondo di coesione (2007 - 2013) e in linea con il metodo della cosiddetta strategia europea per l’occupazione, propone tra le priorità di destinazione dei fondi erogati la creazione di nuovi posti di lavoro effettivi;

questa finalità degli interventi del FSE è ribadita nel documento in cui la Commissione presenta le otto linee di orientamento per migliorare l’occupazione nell’Unione europea, obiettivi delle linee di orientamento integrate per la crescita e l’occupazione 2005-2008;

a seguito di quella interrogazione sono pervenute numerose conferme dirette del difetto pressoché assoluto di contenuto formativo dei suddetti 500 stage, che hanno avuto larga eco nella stampa calabrese,

si chiede di sapere:

se sia vero che il Consiglio regionale della Calabria ha deliberato la conversione dei suddetti 500 stage in altrettanti contratti a termine triennali, in attesa del bando di un concorso riservato agli stessi titolari di tali contratti per l’assunzione definitiva;

se i Ministri in indirizzo non ritengano che una siffatta delibera costituisca l’ennesima gravissima manifestazione del carattere esclusivamente assistenzialistico delle politiche pubbliche del lavoro che vengono praticate nel Mezzogiorno;

se non ritengano che a consentire questo esito, ad avviso degli interroganti paradossale, dell’intera vicenda abbia dato un contributo decisivo la mancata risposta alla richiamata interrogazione presentata il 15 gennaio 2009.