Ordine del Giorno n. G1.2 al DDL n. 389

G1.2

Barbara Floridia, Ettore Antonio Licheri, De Rosa, Marton

Respinto

Il Senato,

            in sede di esame del disegno di legge recante "Conversione in legge del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185, recante disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell'Ucraina",

        premesso che:

            il decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185, recante "Disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell'Ucraina", in corso di esame al Senato, dispone all'articolo 1 la proroga fino al 31 dicembre 2023 per l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell'Ucraina, già prevista, fino al 31 dicembre 2022, dall'articolo 2-bis del decreto 25 febbraio 2022, n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, previo atto di indirizzo delle Camere;

            l'articolo 2-bis del decreto-legge n. 14 del 2022 ha autorizzato, previo atto di indirizzo delle Camere, la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle Autorità governative ucraine, in deroga alla legge 9 luglio 1990, n. 185, e agli articoli 310 e 311 del Codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010 e alle connesse disposizioni attuative, che disciplinano la cessione di materiali di armamento e di materiali non di armamento;

            in attuazione del citato articolo 2-bis, ad oggi, sono stati emanati cinque decreti interministeriali contenenti allegati con il dettaglio delle forniture. Gli allegati in questione sono considerati "documenti classificati" e sono stati illustrati dal Governo in seno al Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (Copasir);

            il Governo italiano ha annunciato l'emanazione di un sesto decreto interministeriale per la cessione di mezzi militari, con particolare riferimento ai sistemi di artiglieria per la difesa aerea. La proroga prevista dall'articolo 1 del decreto-legge 185 del 2022, dunque, rappresenta la base giuridica necessaria all'ulteriore autorizzazione di cessioni di armamenti alle autorità ucraine;

            preme sottolineare che la succitata legge n. 185 del 1990 prevede alcune fattispecie di divieto relative all'esportazione e all'importazione di materiali di armamento, nonché i requisiti imprescindibili per operare nel settore disciplinandone nel dettaglio le modalità e le fasi autorizzative;

            in particolare, essa vieta l'autorizzazione ad effettuare le movimentazioni di prodotti per la difesa quando queste contrastino con il principio della Costituzione italiana che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali di cui all'articolo 11;

            tuttavia, per garantire il diritto alla legittima difesa della Ucraina ai sensi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, è stata prevista una deroga a tale fondamentale disposizione di garanzia;

        considerato che:

            la perdurante crisi in atto provocata dalla ingiustificata e imponente aggressione militare della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina dello scorso 24 febbraio, rappresenta una concreta minaccia per la sicurezza e la stabilità globale;

            in questi mesi il nostro Paese si è adoperato per consentire all'Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa, per gli aiuti umanitari e finanziari, come attestato dai provvedimenti adottati. Nella fase iniziale del conflitto, considerata l'asimmetria delle forze schierate in campo, era necessario sostenere militarmente il popolo ucraino per garantirgli il diritto alla legittima difesa, come sancito dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite;

            dopo oltre dieci mesi dall'inizio del conflitto, tuttavia, l'escalation militare sembra non arrestarsi, mentre la risoluzione diplomatica, sulla quale sarebbe fondamentale concentrare tutti gli sforzi della comunità internazionale, appare ancora molto distante;

        considerato, altresì, che:

            in Germania il Parlamento riporta una descrizione estremamente dettagliata di tutto quanto viene ceduto alle Autorità governative ucraine, affinché ne sia messa al corrente l'opinione pubblica e il dibattito si possa svolgere in piena trasparenza,

        impegna il Governo:

            a rendere comunicazioni al Parlamento, prima dell'adozione di ogni decreto ministeriale di cessione, riguardo a ciascuna ulteriore autorizzazione volta all'invio di armi, al fine di garantire alle Camere di esprimersi in merito con specifico atto di indirizzo;

            a illustrare alle Camere il dettaglio della cessione dei mezzi, dei materiali e degli equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell'Ucraina, affinché ne sia messa al corrente l'opinione pubblica, come già avviene in altri paesi della NATO.