Legislatura 19ª - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 201 del 16/10/2024

ESAME DI PROGETTI DI ATTI LEGISLATIVI DELL'UNIONE EUROPEA

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il meccanismo di cooperazione per i prestiti all'Ucraina e fornisce assistenza macrofinanziaria eccezionale all'Ucraina (COM(2024) 426 definitivo)

(Seguito e conclusione dell'esame, ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 10 ottobre.

Il presidente TERZI DI SANT'AGATA (FdI), relatore, svolge una relazione integrativa sulla proposta di regolamento in esame che, come già illustrato in precedenza, mira a integrare il sostegno all'Ucraina, per far fronte all'aggressione militare russa. In particolare, la proposta prevede l'istituzione del "meccanismo di cooperazione per i prestiti all'Ucraina" e la concessione di un'assistenza macrofinanziaria (AMF) eccezionale, con cui saranno messi a disposizione finanziamenti fino a 35 miliardi di euro, sotto forma di prestiti.

Il contributo risponde anche all'impegno preso dai partner internazionali dell'Ucraina ed espresso in particolare nel giugno 2024 dai leader del G7 in Puglia. Esso è volto a rispondere alle crescenti esigenze finanziarie dell'Ucraina, al fine di ripristinare le infrastrutture critiche e avviare una ricostruzione post-bellica sostenibile. L'Ucraina sarà comunque libera di utilizzare il prestito anche per sostenere lo sforzo contro l'aggressione russa. I fondi saranno però concessi alle condizioni stabilite in un protocollo d'intesa tra la Commissione e l'Ucraina, sul rispetto degli standard democratici internazionali e la lotta alla corruzione.

Il prestito sarà recuperato successivamente attraverso i profitti generati dalle attività della Banca centrale di Russia detenute da istituzioni finanziarie negli Stati membri, che sono bloccate dal febbraio 2022 in base alle sanzioni emesse dall'Unione europea, oltre che dai contributi finanziari volontari degli Stati membri o di Paesi terzi.

La proposta di regolamento è già stata approvata, il 14 ottobre scorso, dalla Commissione per il commercio internazionale del Parlamento europeo, a larga maggioranza e senza modifiche, sulla base dell'intesa con il Consiglio.

Per il prossimo lunedì 21 ottobre è prevista l'approvazione definitiva nella Plenaria del Parlamento europeo.

Il Presidente relatore ritiene quindi opportuno procedere alla conclusione dell'esame, confermando l'orientamento favorevole circa il rispetto dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità da parte della proposta in esame.

Il senatore LOREFICE (M5S) si riferisce al percorso di avvicinamento dell'Ucraina all'Unione europea, soprattutto con riguardo ai progressi nel rispetto degli standard democratici e di lotta alla corruzione, chiedendo se vi siano aggiornamenti rispetto alle forti criticità che l'Ucraina presenta in tale ambito.

Il presidente TERZI DI SANT'AGATA (FdI) ringrazia per l'occasione di poter rispondere, sia come relatore al provvedimento, sia in base alle numerose interlocuzioni svolte in qualità di Presidente della Commissione, per mettere in evidenza come, sin dalla vigilia del riconoscimento dello status di Paese candidato, l'Ucraina abbia compiuto progressi sorprendenti in termini di rapidità e di profondità delle riforme sullo Stato di diritto, sulla corruzione, sulla giustizia e sull'evoluzione verso un sistema pluralista.

Tale dinamica si è infatti tradotta nella rapida apertura del quadro negoziale per l'adesione. Conferma quindi che si tratta di un Paese democratico, che vuole confermare la sua democrazia, nonostante si trovi sotto aggressione militare e in guerra.

Il senatore LOREFICE (M5S) ritiene importante approfondire le notizie sulle misure non democratiche di reclutamento militare, mediante forme di sistematica costrizione all'arruolamento, anche di giovani.

Il senatore SALLEMI (FdI) sottolinea che quando un Paese si trova in guerra è normale che ricorra alla coscrizione obbligatoria.

Il senatore SENSI (PD-IDP) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo, che è favorevole all'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea e nella Nato, e al sostegno economico e militare per far fronte all'aggressione russa, da fornire nel modo più rapido possibile.

Esprime soddisfazione, al riguardo, per le chiare ed esplicite parole di ieri del Presidente del Consiglio.

Il senatore LOMBARDO (Misto-Az-RE) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo, ribadendo la sua posizione chiara nel ritenere l'aggressione russa un illecito internazionale e nel ritenere il ripristino della legalità internazionale come propedeutico all'apertura di negoziati.

Ieri il Presidente del Consiglio ha annunciato per il mese di luglio dell'anno prossimo lo svolgimento di una conferenza sulla ricostruzione. Chiede, al riguardo, che l'Italia promuova un confronto su come si intenda ricostruire il Paese, perché l'elevato livello di corruzione crea problemi per il futuro della trasparenza in Ucraina.

Il senatore ZANETTIN (FI-BP-PPE) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo, ritenendo che all'Ucraina vada riconfermato un sostegno pieno, per far fronte alla difesa da un'aggressione militare.

Per quanto riguarda il reclutamento militare ricorda che l'Ucraina, sotto attacco di una potenza nucleare, sta combattendo come con un braccio legato, per le resistenze e lentezze nel sostegno europeo. In tale contesto, la coscrizione obbligatoria va accolta favorevolmente.

La senatrice BEVILACQUA (M5S) preannuncia l'astensione del suo Gruppo, ritenendo che il sostegno all'Ucraina vada dato nell'ambito di una vera strategia di pace, che né l'Europa né l'Italia stanno in alcun modo perseguendo.

La riprova è nel fatto che l'utilizzo di materiale militare fornito dall'Italia può essere utilizzato dall'Ucraina ovunque e come ritenga di volerlo utilizzare, anche sul territorio russo. In questo senso, occorre fare chiarezza, perché un ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea e nella Nato significa entrare in guerra con la Russia. Serve quindi una strategia diplomatica che oggi è inesistente.

Il senatore MATERA (FdI) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo, esprimendo perplessità sulle posizioni espresse dai senatori del Gruppo M5S che, di fatto, aderiscono alla volontà russa che l'Ucraina non entri nell'Unione e nella Nato.

Ritiene invece che occorra fare di tutto perché l'Ucraina non cada del tutto nelle mani della Russia.

La Commissione conviene, quindi, sull'orientamento favorevole espresso dal Presidente relatore.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2023/1115 per quanto riguarda le disposizioni relative alla data di applicazione (COM(2024) 452 definitivo)

(Esame, ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento, e rinvio)

La senatrice MURELLI (LSP-PSd'Az), relatrice, introduce l'esame della proposta di regolamento in titolo, che interviene per prorogare di 12 mesi l'applicazione del regolamento (UE) 2023/1115, il quale stabilisce norme volte a frenare la deforestazione e il degrado forestale, per proteggere la biodiversità e mitigare i cambiamenti climatici.

In particolare, il regolamento oggetto di proroga stabilisce che, a decorrere dal 30 dicembre 2024, i prodotti che contengono o che sono stati nutriti o fabbricati usando le materie prime indicate nell'allegato (bovini, cacao, caffè, olio di palma, gomma, soia e legno), possono essere immessi sul mercato dell'Unione europea o esportati, solo se sono "prodotti a deforestazione zero", ovvero derivanti da terreni che non sono stati oggetto di deforestazione o degrado forestale dopo il 31 dicembre 2020.

La proposta in esame, quindi, non modifica alcuna norma sostanziale del regolamento (UE) 2023/1115, ma risponde alle preoccupazioni espresse da alcuni Paesi europei e da partner internazionali, in merito ai tempi di attuazione, valutati come troppo brevi, concedendo più tempo agli operatori e ai commercianti per apportare gli adeguamenti necessari, così da ridurre l'impatto sulle imprese che devono rispettare gli obiettivi del regolamento.

La data di applicazione del regolamento (UE) 2023/1115 verrebbe quindi prorogata, dal 30 dicembre 2024 al 30 dicembre 2025. Similmente, verrebbero prorogate di 12 mesi le date di applicazione previste per specifiche disposizioni, relative in particolare al conferimento del potere alla Commissione di classificare i Paesi o regioni che presentano un rischio basso o elevato, all'abrogazione del regolamento (UE) n. 995/2010 sui prodotti del legno, alle disposizioni transitorie e all'applicazione differita per le micro e piccole imprese.

La base giuridica è la medesima del regolamento oggetto di proroga, ovvero gli articoli 191, paragrafo 1, e 192, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), relativi alla protezione dell'ambiente.

L'iniziativa, per la Commissione europea, rispetta il principio di sussidiarietà, in quanto il suo obiettivo, ovvero la necessità di modificare il regolamento (UE) 2023/1115 rinviandone l'applicazione, non può essere conseguito dagli Stati membri stessi.

Sempre secondo la Commissione europea, la proposta è conforme altresì al principio di proporzionalità, poiché non va oltre quanto necessario per conseguire gli obiettivi prefissati, relativi in particolare al corretto funzionamento del mercato unico.

La proposta risulta al momento all'esame del solo Parlamento svedese, che non ha finora segnalato elementi di criticità.

Il termine delle 8 settimane, previste dal Protocollo n. 2 allegato ai Trattati, per l'esame della sussidiarietà, scadrà il 2 dicembre 2024.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 9,25.