Legislatura 19ª - 9ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 94 del 16/01/2024
Azioni disponibili
9ª Commissione permanente
(INDUSTRIA, COMMERCIO, TURISMO, AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE)
MARTEDÌ 16 GENNAIO 2024
94ª Seduta
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 15.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell'indagine conoscitiva sugli effetti del cambiamento climatico in agricoltura: monitoraggio e strumenti di adattamento
Prosegue l'indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 12 dicembre.
Il PRESIDENTE riferisce che una delegazione della Commissione, composta da lui stesso e dai senatori Cantalamessa e Nave, si è recata a Doha, in Qatar, nei giorni dal 9 all'11 gennaio 2024, per partecipare all'evento "Strategie di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico: le nuove frontiere dell'acqua, dell'irrigazione e del riuso".
Tale evento è stato organizzato dall'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) unitamente all'Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (ANBI). Accanto all'iniziativa, fissata il 10 gennaio 2024, la quale si collocava tra le attività italiane all'interno dell'EXPO di Doha 2023, sono stati previsti anche incontri con le Istituzioni e con imprenditori locali sui temi dell'indagine conoscitiva.
In particolare, a livello istituzionale la delegazione ha incontrato Hassan bin Abdullah Al Ghanim, Presidente del Consiglio della Shura, assimilabile al Parlamento, nonché il neo Ministro dell'ambiente e del cambiamento climatico Abdulla bin Abdulaziz bin Turki Al Subaie.
Ulteriori incontri bilaterali con la delegazione italiana hanno visto la partecipazione del vertice dell'Associazione degli imprenditori, Omar Hussein Alfardan, Presidente e CEO di Alfardan Group, il direttore generale di Hassad Food Mohamed Ali Al-Ghaithani e con l'acting general manager Mubarak Al Mansouri, nonché i responsabili della fattoria organica Torba Farm.
Afferma infine che la missione ha offerto la possibilità di scambiare opinioni e buone pratiche sul tema delle strategie di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico in agricoltura, ed è stata accolta positivamente dalle Istituzioni locali.
Il senatore CANTALAMESSA (LSP-PSd'Az) manifesta compiacimento per l'ottima percezione che l'Italia riscuote in Qatar, nei confronti del quale l'Italia rappresenta il primo partner europeo e il terzo al mondo. Dichiara altresì di aver apprezzato l'intervento del Presidente durante l'evento organizzato nel padiglione italiano dell'EXPO, incentrato sull'equilibrio tra cambiamenti climatici e innovazioni in agricoltura, nella prospettiva di permettere a tutti l'accesso al cibo di qualità.
Il senatore NAVE (M5S) concorda con l'opinione del senatore Cantalamessa circa il successo dell'italianità all'estero. Dopo aver richiamato a sua volta l'incontro con il direttore generale di Hassad Food, riferisce che la missione ha rappresentato l'occasione anche per comprendere gli effetti del cambiamento climatico in aree desertiche e - tramite la visita ai padiglioni di altri Stati presenti all'EXPO - per conoscere le diverse strategie nazionali e i modelli di sviluppo. Nota peraltro che il Qatar sta compiendo numerosi sforzi, anche sul fronte agroalimentare, per appropriarsi del deserto e far germogliare la vita.
Il PRESIDENTE si sofferma conclusivamente sull'attenzione alla biodiversità, sottolineando l'importanza di tali scambi nell'ambito della procedura informativa.
Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.
IN SEDE CONSULTIVA
(969) Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2022-2023, approvato dalla Camera dei deputati
(Doc. LXXXVI n. 1) Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2023
(Doc. LXXXVII n. 1) Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2022
(Relazione alla 4ª Commissione sul disegno di legge n. 969. Pareri alla 4ª Commissione sul Doc. LXXXVI, n. 1 e sul Doc. LXXXVII, n. 1. Esame congiunto e rinvio)
Il relatore PAROLI (FI-BP-PPE) riferisce sul disegno di legge in titolo, precisando innanzitutto che lo stesso, a seguito delle modifiche apportate dalla Camera in prima lettura, consta di diciannove articoli, divisi in tre Capi. L'articolato contiene principi e criteri direttivi specifici per l'esercizio della delega relativa a dieci direttive, nonché per l'adeguamento della normativa nazionale a sette regolamenti europei.
L'annesso Allegato A elenca invece 7 direttive, per il recepimento delle quali non vengono proposti princìpi e criteri direttivi specifici; per l'esercizio delle deleghe relative al recepimento di tali direttive, trovano quindi applicazione, oltre ai princìpi e criteri delle stesse direttive, i soli princìpi e criteri direttivi di delega di cui all'articolo 32 della legge n. 234 del 2012, richiamati dall'articolo 1 del disegno di legge in esame.
Con riferimento alle competenze della Commissione, fa presente che il disegno di legge in esame introduce principi e criteri direttivi specifici di delega riferiti ai seguenti atti: direttiva (UE) 2022/2555, relativa alla cybersicurezza (articolo 3); direttiva (UE) 2021/2167, relativa ai gestori di crediti e agli acquirenti di crediti (articolo 7); direttiva (UE) 2022/431, relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (articolo 8); direttiva (UE) 2022/970, volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione (articolo 9); direttiva (UE) 2022/2380, relativa all'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri inerenti alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio (articolo 10); direttiva (UE) 2022/2438, relativa agli organismi nocivi delle piante (articolo 11); direttive (UE) 2023/958 e 959, in materia di riduzione di emissione di gas serra (articolo 12); direttiva (UE) 2022/2464, relativa alla rendicontazione societaria di sostenibilità (articolo 13); regolamento (UE) 2016/161, relativo alle caratteristiche di sicurezza che figurano sull'imballaggio dei medicinali per uso umano (articolo 6); regolamento (UE) 2022/2036, relativo al trattamento prudenziale degli enti creditizi (articolo 14); regolamento (UE) 2018/1672, relativo ai controlli sul denaro contante in entrata nell'Unione o in uscita dall'Unione (articolo 15); regolamento (UE) 2018/848, relativo alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario (articolo 16); regolamento (UE) 2017/625, relativo alla governance europea dei dati (articolo 17); regolamento (UE) 2023/1113, in materia di trasferimenti fondi e di cripto-attività e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo (articolo 18); regolamento (UE) 2023/1114 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 maggio 2023, relativo ai mercati delle cripto-attività (articolo 19).
Fra le direttive ricomprese nell'Allegato A, sono incluse la direttiva (UE) 2021/2101, che modifica la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione delle informazioni sull'imposta sul reddito da parte di talune imprese e succursali; la direttiva (UE) 2022/542, recante modifica delle direttive 2006/112/CE e (UE) 2020/285 per quanto riguarda le aliquote sull'imposta sul valore aggiunto; la direttiva (UE) 2022/2041, relativa a salari minimi adeguati nell'Unione europea e la direttiva (UE) 2022/2381 del Parlamento Europeo e del Consiglio riguardante il miglioramento dell'equilibrio di genere fra gli amministratori delle società quotate e relative misure.
L'articolo 11, di particolare rilevanza rispetto alle competenze della Commissione, elenca i principi e criteri direttivi specifici che il Governo è tenuto a osservare nell'esercizio della delega per il recepimento della direttiva (UE) 2022/2438. Tale direttiva modifica la direttiva 93/49/CEE e la direttiva di esecuzione 2014/98/UE con particolare riferimento agli elenchi degli organismi nocivi rilevanti per l'Unione, ai materiali di moltiplicazione delle piante ornamentali, ai materiali di moltiplicazione delle piante da frutto e alle piante da frutto destinate alla produzione di frutti.
Passa poi ad esaminare la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2023 (Doc. LXXXVI, n. 1), inviata alle Camere in base all'articolo 13, comma 1, della legge n. 234 del 24 dicembre 2012. La Relazione indica gli orientamenti e le priorità che il Governo intende perseguire nell'anno successivo con riferimento agli sviluppi del processo di integrazione europea.
Si sofferma, quindi, sulla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2022 (Doc. LXXXVII, n. 1), specificando che essa, inviata dal Governo alle Camere il 20 dicembre 2023, dà conto delle azioni conseguite e dei risultati raggiunti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
I temi relativi a industria e agricoltura sono descritti nella parte II, dedicata alle politiche strategiche dell'Unione europea, in cui si illustrano, tra l'altro, le politiche relative al Green Deal europeo (parte II.1, schede 15 - 44), un'Europea pronta per l'era digitale (parte II. 2, schede 45 - 65), un'economia al servizio delle persone (parte II.3, schede 66 - 91).
Menziona poi i dossier legislativi e i temi che hanno improntato il dibattito europeo nel 2023, ponendo l'accento sulle materie prime critiche. In merito, fa presente che il 13 novembre 2023 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta di regolamento che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche. Le nuove norme fissano, tra l'altro, un obiettivo volto a fare in modo che almeno il 25 per cento del consumo annuo di materie prime critiche nell'Unione europea provenga dal riciclaggio interno.
Dopo aver accennato all'intelligenza artificiale, sottolinea che la Commissione europea ha proposto un rafforzamento mirato del bilancio in un numero limitato di settori, ritenuti prioritari: Ucraina; migrazione e sfide esterne; competitività tecnologica europea.
Infine, con riferimento al progressivo completamento del pacchetto "Fit for 55", volto a raggiungere gli obiettivi climatici dell'Unione europea, ricorda che nel corso del 2023 ne sono state approvate numerose componenti, tra cui: la direttiva (UE) 2023/959 che modifica le norme in materia di scambio di quote di emissione (ETS), rafforzandolo ed estendendolo alle emissioni prodotte dal trasporto (su strada e marittimo) e dagli edifici; il regolamento (UE) 2023/955, che istituisce un Fondo sociale per il clima; il regolamento (UE) 2023/956, che istituisce un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM); il regolamento (UE) 2023/839 sulle emissioni risultanti da uso del suolo, silvicoltura e agricoltura (LULUCF) nel quadro dell'ETS, che aumenta l'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra a livello dell'Ue fissandolo a -310 milioni di tonnellate di CO2 equivalente entro il 2030, ed assegna agli Stati membri obiettivi nazionali annuali vincolanti dal 2026 al 2030; il regolamento (UE) 2023/857, che modifica il regolamento sulla condivisione degli sforzi (Effort sharing regulation), che assegna agli Stati membri obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nei settori non soggetti alla normativa ETS o LULUCF portando l'obiettivo di riduzione ad almeno sotto il 40 per cento rispetto al 2005; la direttiva (UE) 2023/1791, che modifica la direttiva sull'efficienza energetica; la direttiva (UE) 2023/2413, che modifica la direttiva sulle fonti di energia rinnovabili (REDII), incrementando la quota nel sistema ad almeno il 42,5 per cento entro il 2030 fino ad arrivare al 45 per cento; il regolamento (UE) 2023/1804, che mira a realizzare un'infrastruttura capillare per i combustibili alternativi fissando obiettivi nazionali obbligatori.
Il PRESIDENTE, nel dichiarare aperta la discussione generale, fa presente che la proposta di parere sarà votata la settimana prossima, per consentire i dovuti approfondimenti.
Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.
(597) Anna Maria FALLUCCHI e altri. - Disposizioni per la promozione delle manifestazioni in abiti storici e delle rievocazioni storiche. Istituzione della «Giornata nazionale degli abiti storici»
(Parere alla 7ª Commissione. Esame. Parere favorevole)
Il relatore ANCOROTTI (FdI) illustra le disposizioni del disegno di legge in titolo, sul quale la Commissione è chiamata a rendere un parere alla 7a Commissione.
Evidenzia che, ai sensi del provvedimento in esame, la Repubblica riconosce e promuove la cultura e l'eredità degli abiti storici, anche in concomitanza di eventi e rievocazioni storiche, delle danze o dei balli popolari e della musica di tradizione, anche di carattere religioso, quali componenti fondamentali del patrimonio nazionale culturale, artistico, sociale ed economico e delle tradizioni popolari (articolo 1).
Specifica poi che gli abiti storici sono quelli che rispettano documentati criteri di veridicità storica, mediante forme di espressione artistica appartenenti al patrimonio nazionale culturale, artistico e di tradizione popolare, ai sensi degli articoli 9 e 33 della Costituzione.
Per quanto di competenza della Commissione, segnala che essi, unitamente alle manifestazioni inerenti alla loro celebrazione, rappresentano un fattore di sviluppo sociale ed economico, attraverso la valorizzazione del turismo culturale nazionale ed estero.
Dà inoltre conto dell'articolo 3, ai sensi del quale è istituito, presso il Ministero del turismo, il Comitato scientifico per il riconoscimento e la riproduzione degli abiti storici, con i seguenti compiti generali: ricognizione, approfondimento storico e valutazione della documentazione presentata, al fine del riconoscimento e della certificazione di attendibilità delle fonti relative agli abiti storici, della loro storicità, veridicità e fedeltà; espressione del parere in merito alla richiesta di iscrizione all'Albo nazionale o all'elenco di cui all'articolo 4 da parte dei soggetti richiedenti, nonché acquisizione di ulteriore documentazione qualora ritenuto necessario; individuazione dei criteri e valutazione delle richieste per l'assegnazione di eventuali sovvenzioni a valere sulle risorse a disposizione del Ministero del turismo.
I componenti e il presidente del Comitato scientifico sono nominati con decreto del Ministro del turismo, che disciplina altresì le modalità di svolgimento dei compiti.
Passa poi all'articolo 4, che prevede l'istituzione, presso il Ministero del turismo, dell'Albo nazionale delle associazioni per gli abiti storici e la rievocazione storica, nonché dell'elenco delle manifestazioni, delle rievocazioni storiche e dei giochi storici, delle danze o dei balli popolari e della musica di tradizione. Alla tenuta dell'Albo nazionale - pubblicato annualmente nel sito internet istituzionale del Ministero del turismo - e dell'elenco provvede il Comitato scientifico, che assicura anche l'aggiornamento annuale dei dati.
Accenna, infine, all'articolo 5, sulla base del quale la Repubblica riconosce il giorno 11 novembre come Giornata nazionale degli abiti storici, al fine di celebrare gli abiti storici in tutte le loro forme, gli artisti, gli artigiani, i cultori e i lavoratori del settore, di promuovere lo sviluppo, la diffusione e la fruizione degli abiti storici e di riconoscere il loro ruolo sociale e il loro contributo allo sviluppo della cultura e all'arricchimento dell'identità culturale e del patrimonio spirituale della società italiana.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale.
La senatrice Sabrina LICHERI (M5S), nell'anticipare il voto favorevole del suo Gruppo, dichiara di condividere l'iniziativa in esame, anche per le prevedibili ricadute positive sul settore del turismo.
Chiede poi se si preveda la destinazione di specifiche risorse per la promozione delle manifestazioni in abiti storici e delle rievocazioni storiche.
Il PRESIDENTE concede la parola alla senatrice Fallucchi, prima firmataria dell'iniziativa legislativa in esame, perché fornisca chiarimenti in merito alla richiesta della senatrice Licheri.
La senatrice FALLUCCHI (FdI) chiarisce che per il momento non si prevede lo stanziamento di specifiche risorse a favore delle manifestazioni in abiti storici e delle rievocazioni storiche. Precisa che la promozione di tali iniziative è tuttavia assicurata dalla istituzione della «Giornata nazionale degli abiti storici» il giorno 11 novembre di ogni anno, prevedendo per tre giorni l'organizzazione di eventi ad impatto turistico.
Chiarisce che la scelta della ricorrenza di San Martino, protettore dei sarti e dei conciatori, è diretta ad estendere fino alla suddetta data la durata simbolica della stagione estiva, nonché a valorizzare le connessioni con l'agricoltura legate a tale festività.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento in discussione generale, il PRESIDENTE invita il relatore a formulare una proposta di parere sul disegno di legge in titolo.
Il relatore ANCOROTTI (FdI) formula una proposta di parere favorevole.
Interviene il senatore MARTELLA (PD-IDP) il quale, pur apprezzando la finalità del testo, dichiara il voto di astensione del suo Gruppo.
Poiché non vi sono richieste ulteriori di intervento per dichiarazioni di voto, verificata la presenza del numero legale, la proposta di parere favorevole del relatore è posta in votazione e approvata.
(855) Modifiche alla legge 9 luglio 1990, n. 185, recante nuove norme sul controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento
(Parere alla 3ª Commissione. Esame. Parere favorevole)
Il relatore POGLIESE (FdI) illustra le disposizioni del disegno di legge in titolo, sul quale la Commissione è chiamata a rendere un parere alla 3a Commissione.
Evidenzia che esso reintroduce, con composizione e compiti lievemente diversi, il Comitato interministeriale per gli scambi di materiali di armamento per la difesa (CISD), che era stato istituito dalla legge n. 185 del 1990. Il Comitato era stato poi soppresso, nell'ambito di un più ampio intervento di riorganizzazione delle strutture ministeriali, dalla legge n. 537 del 1993.
Ricorda, quindi, che il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 373, all'articolo 6, comma 1, ha attribuito le funzioni di indirizzo del CISD al Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), stabilendo che esse siano esercitate su proposta del Ministro degli affari esteri (ora Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale).
Segnala altresì che i profili di interesse della Commissione concernono il coinvolgimento del Dicastero delle imprese. Nel disegno di legge infatti - come si legge nella relazione illustrativa - la reintroduzione dell'organismo ha lo scopo di "assicurare un appropriato coordinamento al massimo livello politico delle scelte strategiche in materia di scambi di materiali di armamento" e tale attività "richiede un coordinamento stretto delle decisioni tra i vari Dicasteri coinvolti, in quanto tale materia comporta una serie di valutazioni complesse, caratterizzate da profonde interconnessioni tra la politica estera, la politica di sicurezza e di difesa e la politica economica ed industriale".
Per tali ragioni - prosegue il relatore - il CISD è composto dal Presidente del Consiglio dei ministri, che lo presiede, e dai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dell'interno, della difesa, dell'economia e delle finanze e delle imprese e del made in Italy. Al Comitato è attribuita la competenza di stabilire gli indirizzi generali per l'applicazione della legge n. 185 del 1990, nonché le direttive generali per i trasferimenti di materiali di armamento. Il Comitato ha anche il nuovo compito di definire criteri generali per l'applicazione dei divieti alle cessioni di materiali.
Non essendovi richieste di intervento in discussione generale, il PRESIDENTE invita il relatore a formulare una proposta di parere sul disegno di legge in titolo.
Il relatore POGLIESE (FdI) formula una proposta di parere favorevole.
Il senatore MARTELLA (PD-IDP) dichiara la contrarietà del suo Gruppo al provvedimento in titolo, alla luce del fatto che la maggioranza e il Governo, in sede di esame di merito, non hanno accordato ad esso l'attenzione e i tempi di discussione che lo stesso avrebbe meritato in ragione della delicatezza dei contenuti affrontati.
Si rammarica, in particolare, che nessuna delle proposte emendative presentate dal Gruppo del Partito Democratico, a suo parere migliorative del testo d'iniziativa governativa, sia stata oggetto di accoglimento o almeno di confronto nella sede di merito.
Dichiara pertanto il voto contrario del suo Gruppo sulla proposta di parere della maggioranza.
La senatrice Sabrina LICHERI (M5S) si dichiara contraria alla scelta, posta in essere con il provvedimento in esame, di affidare a un organo politico le decisioni relative agli scambi di materiali di armamento per la difesa, finora assunte da un'agenzia indipendente. Lamenta, al riguardo, sia la concentrazione di potere nel Governo e nella maggioranza sia il venir meno delle garanzie di imparzialità nei processi di trasferimento di materiali di armamento.
In ragione delle considerazioni esposte, dichiara il voto contrario del suo Gruppo sulla proposta di parere della maggioranza.
Constatato che non vi sono ulteriori richieste di intervento per dichiarazioni di voto, il PRESIDENTE, verificata la presenza del prescritto numero di senatori, pone in votazione la proposta di parere favorevole del relatore, che risulta approvata.
La seduta termina alle ore 15,25.