Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 837 del 13/06/2017

GATTI (Art.1-MDP). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GATTI (Art.1-MDP). Signor Presidente, intervengo solo pochi minuti per esprimere il voto favorevole del Gruppo Articolo 1-Movimento democratico e progressista sulla mozione a prima firma del senatore Formigoni sulla politica agricola comune e su tutte le altre mozioni presentate e su cui sono state chieste delle riformulazioni.

Concordo sul fatto che la riforma del bilancio europeo, il cui negoziato impegnerà tutto il 2017, sarà fortemente condizionata dalla Brexit, imporrà una riflessione sulla prospettiva della politica agricola comune e imporrà una visione sicuramente rinnovata dello sviluppo agricolo europeo dopo il 2020. Allo stesso modo, bisognerà che a livello europeo si risponda in modo forte ed efficace ai problemi che sembrano addensarsi nei rapporti commerciali con gli Stati Uniti che minacciano l'inasprimento di dazi particolarmente pesanti anche per le produzioni agricole italiane.

Vorrei sottolineare solo alcuni punti del dispositivo della mozione, in particolare quello relativo alla necessità che la politica agricola comune diventi una delle politiche prioritarie dell'Unione europea (anche in termini di risorse a disposizione), in relazione alla funzione che l'agricoltura assolve per la sicurezza alimentare, per il rispetto dell'ambiente e, nel nostro Paese in particolare, per la cura dei paesaggi tradizionali, che la nostra Costituzione considera meritevoli di particolare tutela.

L'agricoltura italiana, da sempre connotata da grande biodiversità e dall'eccellenza di numerose produzioni, per continuare ad assolvere alle funzioni a cui facevo riferimento prima, ha assolutamente bisogno di innovazione e quindi di misure di sostegno, ad esempio, alle tecnologie di precisione che permettano sia di rispondere alla domanda crescente di alimenti, ma - come nel punto 9) del dispositivo della mozione a prima firma del senatore Formigoni - con minore impatto ambientale, con minor uso standardizzato di fitofarmaci e chimica, con maggior ricorso a pratiche basate sulla variabilità e rotazione colturale, sulla gestione differenziata dei fattori di rischio e delle caratteristiche agricole.

Altra richiesta che mi sembra interessante è quella relativa al fatto che la politica agricola comune arrivi a riguardare tutte le fasi della filiera agroalimentare, dalla produzione alla distribuzione, permettendo in questo modo di contrastare l'annoso problema della definizione dei prezzi dei nostri prodotti spalmando in modo più corretto i costi su tutti i nodi della filiera e operando anche sull'organizzazione comune di mercato favorendo le aggregazioni tra imprese, garantendo comunque l'accesso a misure di sostegno anche agli attori di minore dimensione.

I punti sottolineati in precedenza, l'ammodernamento con tecnologie ambientalmente compatibili e la visione unitaria della filiera sono passaggi essenziali affinché nel nostro Paese, ma forse anche in tutta Europa, sia possibile superare i problemi ormai divenuti intollerabili dello sfruttamento lavorativo in agricoltura. (Applausi dal Gruppo Art. 1-MDP e della senatrice De Petris).