Legislatura 16ª - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 98 del 05/12/2008
Azioni disponibili
(1210 e 1210-bis) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009 - 2011 e relativa Nota di variazioni, approvato dalla Camera dei deputati
- (Tabb. 1 e 1-bis) Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza)
- (Tabb. 2 e 2-bis) Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza)
(1209) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009), approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)
Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta notturna di ieri.
Prima di passare all'illustrazione delle proposte emendative recanti articoli aggiuntivi all'articolo 2, il presidente AZZOLLINI comunica che gli emendamenti 2.0.31, 2.0.37, 2.0.62, 2.0.68, 2.0.71, 2.0.12, 2.0.13, 2.0.14, 2.0.16, 2.0.17, 2.0.48, 2.0.50, 2.0.51, 2.0.59, 2.0.61, 2.0.64 e 2.0.72 risultano inammissibili.
Il PRESIDENTE informa poi che sono stati presentati gli ordini del giorno: G/1209/119/5, G/1209/120/5, G/1209/121/5, G/1209/122/5, G/1209/123/5, G/1209/124/5, G/1209/125/5 e G/1209/126/5.
Il senatore MORANDO(PD), nel sottoscrivere l'emendamento 2.0.3 solleva nuovamente la questione del definanziamento delle politiche agricole nella manovra di bilancio. Si tratta, a suo giudizio, di dati preoccupanti che penalizzano gravemente un settore strategico. Per fronteggiare tale circostanza, prosegue, l'emendamento tende a rafforzare il credito d'imposta a favore delle aziende agricole che si impegnano a produrre energia elettrica con biomasse secondo un meccanismo di tipo automatico. Coglie poi l'occasione per stigmatizzare che le positive disposizioni in materia di credito d'imposta siano state di fatto rese inefficaci dal decreto-legge n. 185.
Aggiunge inoltre la propria firma agli emendamenti 2.0.23 e 2.0.24 che vanno incontro alle rivendicazioni di alcuni sindaci in ordine all'ampliamento della compartecipazione al gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche in cambio di una riduzione dei trasferimenti. Lo scopo di tali richieste, rileva, è disporre di una finanza più dinamica per dare risposte ad un disagio crescente. Al riguardo, sottolinea altresì l'urgenza dell'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione, rispetto al quale il disegno di legge del Governo prevede tempi di transizione eccessivamente lunghi, acuendo così i problemi degli enti locali già aggravati dalla perdita del gettito ICI.
Il senatore MERCATALI (PD) appone la propria firma agli emendamenti 2.0.4, 2.0.5 e 2.0.6, volti a sostenere i comparti della pesca e dell'itticoltura, particolarmente esposti al mercato. Aggiunge altresì la propria firma agli emendamenti 2.0.39, 2.0.40 e 2.0.41, invitando l'Esecutivo a prestare loro particolare attenzione in quanto riguardano il Patto di stabilità.
Il senatore LANNUTTI (IdV) dà conto degli emendamenti 2.0.8, 2.0.15, 2.0.28 e 2.0.29, soffermandosi altresì sull'emendamento 2.0.38 finalizzato a ristorare i comuni per il mancato gettito ICI. Illustra quindi gli emendamenti 2.0.42, 2.0.43, 2.0.44 e 2.0.47, dando poi conto dell'emendamento 2.0.53 volto ad innalzare il tetto massimo detraibile per il mutuo sulla prima casa, nell'ottica di sostenere realmente le famiglie.
Delinea indi brevemente le finalità degli emendamenti 2.0.55, 2.0.56, 2.0.57 (che sottoscrive) e 2.0.65.
La senatrice GHEDINI (PD) si sofferma sull'emendamento 2.0.9 volto a rifinanziare il Fondo nazionale per gli asili nido. In proposito, lamenta che l'Italia è assai lontana dal garantire l'offerta di asili nido secondo gli obiettivi fissati dal Consiglio europeo di Lisbona, pari almeno al 60 per cento. Si tratta a suo avviso di conciliare i tempi di vita e di lavoro delle donne, onde garantire l'occupazione femminile. Si dichiara peraltro stupita dall'atteggiamento del Governo che, pur affermando l'intenzione di realizzare politiche di welfare to work, non assicura le condizioni minime.
Su richiesta del senatore MORANDO(PD), il relatore PICHETTO FRATIN (PdL) descrive le finalità dell'emendamento 2.0.18 in ordine al contenimento dell'uso degli strumenti derivati e dell'indebitamento di regioni ed enti locali, sottolineando in particolare la possibilità di rinegoziare i contratti derivati assunti.
Conclusa l'illustrazione delle proposte emendative aggiuntive dopo l'articolo 2, il PRESIDENTE comunica che gli emendamenti 3.Tab.A.6, 3.Tab.A.25 (limitatamente all'annualità 2011) e 3.Tab.F.1 sono inammissibili.
Si passa indi all'illustrazione degli emendamenti presentati all'articolo 3.
Il senatore MERCATALI (PD) illustra l'emendamento 3.Tab.A.2 volto a concedere contributi statali alle associazioni combattentistiche.
La senatrice GHEDINI (PD) aggiunge la propria firma all'emendamento 3.Tab.A.2.
Il senatore LANNUTTI (IdV) dà conto della proposta emendativa 3.Tab.A.9 inerente le politiche abitative, la quale è finalizzata ad aumentare le risorse per l'edilizia residenziale pubblica e agevolata. L'emendamento 3.Tab.A.11 mira poi ad incrementare la dotazione del Fondo scorta del corpo nazionale dei Vigili del fuoco, mentre l'emendamento 3.Tab.A.17 riguarda nuovamente le politiche abitative e in particolare il Fondo per l'edilizia a canone speciale.
Dopo aver aggiunto la propria firma all'emendamento 3.Tab.C.17, dà conto infine dell'emendamento 3.Tab.C.24, in materia di prosecuzione degli interventi a favore delle zone colpite da eventi sismici, e dell'emendamento 3.Tab.C.25.
La senatrice BLAZINA (PD) illustra gli emendamenti 3.Tab.A.21 e 3.Tab.A.23, concernenti i contributi alle minoranze linguistiche slovene in Italia e a quelle italiane in Slovenia e Croazia. Si tratta infatti, a suo avviso, di assicurare il pieno godimento dei diritti delle minoranze, sanciti in Costituzione, consentendo peraltro la maggiore integrazione di tali territori di confine, scenario in passato di episodi di grave sofferenza. Nel rimarcare che le minoranze hanno collaborato positivamente al processo di pacificazione, auspica un segnale di attenzione del Governo in tale ambito, ricordando di aver presentato anche uno specifico ordine del giorno.
Dà indi conto dell'emendamento 3.Tab.C.3 volto a sostenere il Fondo per Trieste, nonché dell'emendamento 3.Tab.C.4 inerente l'incremento al Fondo per Gorizia.
Si sofferma altresì sull'emendamento 3.Tab.C.14, il quale interviene a sostegno del Fondo unico per lo spettacolo (FUS) che ha subito cospicui tagli, provocando la crisi del mondo dello spettacolo. Precisa al riguardo che la politica del Governo è disastrosa, tanto più che penalizza un comparto privo di ammortizzatori sociali.
Il senatore CECCANTI (PD) illustra l'emendamento 3.Tab.A.27, che sottoscrive, finalizzato a ripristinare le dotazioni del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità.
Il senatore VITA (PD) segnala che l'emendamento 3.Tab.A.28 eleva le - pur esigue - risorse dedicate al diritto all'istruzione universitaria, mente l'emendamento 3.Tab.A.33 interviene a favore della ricerca di base. Descrive altresì le finalità dell'emendamento 3.Tab.A.34, concernente i siti italiani inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO, nonché dell'emendamento 3.Tab.C.16, che sottoscrive, il quale implementa il Fondo per i beni culturali. Sollecita inoltre particolare attenzione rispetto all'emendamento 3.Tab.C.18 il quale tenta di porre rimedio alla drammatica situazione delle testate giornalistiche, che rischiano nei prossimi mesi di non essere in grado di funzionare.
Sull'emendamento 3.Tab.C.18 aggiungono la propria firma i senatori BLAZINA (PD), GHEDINI (PD), LANNUTTI (IdV), LUMIA (PD) e DEL VECCHIO (PD).
Il senatore LEGNINI (PD) illustra l'emendamento 3.Tab.A.31 domandando altresì al Governo chiarimenti in ordine alla situazione delle comunità montane che costituiscono attualmente la principale forma di associazionismo dei comuni di montagna. Esse, tuttavia, rischiano il collasso a fronte del cospicuo decremento del relativo Fondo, con una forte penalizzazione per l'erogazione dei servizi.
Il senatore DEL VECCHIO (PD) aggiunge la propria firma all'emendamento 3.Tab.A.35 finalizzato all'istituzione del Fondo per lo sminamento umanitario.
Anche il senatore PERDUCA (PD) sottoscrive l'emendamento 3.Tab.A.35.
Il senatore LUMIA (PD) appone la propria firma all'emendamento 3.Tab.C.2 e lamenta che l'Esecutivo abbia destinato ad altri fini le risorse già stanziate a favore degli interventi strutturali in Sicilia e in Calabria, invocando maggiore coerenza.
Il senatore ESPOSITO (PdL) dà conto dell'emendamento 3.Tab.C.9 rispetto al quale, pur riconoscendo l'impossibilità di coprire l'onere mediante la riduzione della Tabella C, auspica un intervento dell'Esecutivo quanto meno in occasione dell'esame del decreto-legge n. 185.
La senatrice GHEDINI (PD), dopo avere apposto la propria firma all'emendamento 3.Tab.C.14, illustra l'emendamento 3.Tab.C.15, che incrementa le dotazioni della legge n. 328 del 2000, inerente la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Stigmatizza in proposito le contraddizioni del Governo, atteso che, da un lato, viene decurtato il Fondo per le politiche sociali e, dall'altro, si introducono strumenti assistenziali di altra natura che impongono oneri burocratici pesanti per il cittadino, penalizzando così l'effettività dei diritti di cittadinanza.
Illustra poi l'emendamento 3.Tab.C.23, in materia di risorse per il servizio civile, sottolineando come esso abbia consentito rilevanti interventi in ambito culturale e sociale. Nel deplorare che il relativo fondo sia stato pesantemente ridotto, paventa il rischio che ciò penalizzi tanto i comuni quanto i giovani, nei confronti dei quali il servizio civile ha rappresentato un valido strumento di crescita e di responsabilità sociale.
Il senatore LUMIA (PD) aggiunge la propria firma all'emendamento 3.Tab.C.15.
Il senatore MORANDO (PD) dà indi conto dell'emendamento 3.Tab.C.29, che sottoscrive, domandando al Governo chiarimenti in ordine al bilancio a legislazione vigente del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca a fronte delle successive riforme inerenti i settori di competenza. Dopo aver rammentato che le leggi finanziarie per il 2007 e il 2008 avevano già introdotto meccanismi di riduzione delle spese per il comparto accompagnati da una riorganizzazione delle attività di formazione, chiede come essi si configurino alla luce del decreto-legge n. 112, il quale a sua volta prevede cospicui risparmi per il triennio 2008-2010. Precisa inoltre che il predetto decreto-legge subordinava la realizzazione dei risparmi alla presentazione di un Piano programmatico di riordino del sistema scolastico, attualmente all'esame della Commissione.
A seguito di tale Piano è stata poi presentata una ulteriore relazione integrativa che di fatto smentisce le indicazioni del Piano medesimo, soprattutto con riguardo ai modelli didattici della scuola primaria, ponendo seri dubbi di compatibilità economica. Nel ricordare le modifiche apportate all'articolo 3 del decreto-legge n. 154 sul dimensionamento delle scuole, ribadisce l'urgenza di acquisire dati certi in ordine alla situazione effettiva del bilancio del Dicastero.
Il senatore LANNUTTI (IdV) illustra l'emendamento 3.Tab.C.33, relativo al settore energetico, e gli emendamenti 3.Tab.C.34, 3.Tab.C.35 e 3.Tab.C.37, soffermandosi in particolare sulla necessità di potenziare le misure a tutela dei consumatori. A tale riguardo critica la decisione dell'Esecutivo di ridurre in maniera consistente le risorse destinate alle autorità indipendenti a partire proprio dall'Autorità garante per la concorrenza e il mercato.
Il senatore LUMIA (PD) aggiunge la propria firma all'emendamento 3.Tab.C.38 che illustra, soffermandosi sull'importanza di garantire adeguate risorse finanziarie per le politiche sociali e gli interventi a favore della famiglia.
Il senatore CECCANTI (PD) aggiunge la propria firma agli emendamenti 3.Tab.C.40 e 3.Tab.C.42 che illustra.
Il senatore VITA (PD) illustra gli emendamenti 3.Tab.C.44 e 3.Tab.C.46.
Il senatore SAIA (PdL) ritira la propria firma all'emendamento 3.Tab.C.52.
Il senatore MORANDO (PD) illustra l'emendamento 3.Tab.C.54 ed evidenzia le distorsioni che, a suo giudizio, sono presenti nell'attuale sistema di finanziamento dell'editoria. Ricorda, in particolare, che alcuni quotidiani, destinatari dei contributi statali appartengono a società che in alcuni casi sono quotate in borsa e che, comunque, procedono alla distribuzione di utili ai propri soci. In secondo luogo evidenzia che gli interventi a favore dell'editoria minore, in alcuni casi, consentono di mantenere in vita delle piccole testate che vengono stampate e diffuse con il mero scopo di poter usufruire dei relativi contributi. Osserva che il taglio trasversale delle risorse, operato dal Governo, non eliminerà queste distorsioni e rischia di penalizzare quelle piccole testate che essendo distribuite in larga parte del territorio nazionale costituiscono una garanzia di pluralismo. Da ultimo rileva che nel disegno di legge n. 1195, approvato dalla Camera dei deputati e attualmente all'esame del Senato, è previsto un intervento nel settore dell'editoria diametralmente opposto rispetto a quello contenuto nella manovra finanziaria.
Il senatore LANNUTTI (IdV) aggiunge la propria firma all'emendamento 3.Tab.C.54 e ricorda l'attuale stato di crisi che sta attraversando il settore dell'editoria evidenziando come il contratto dei giornalisti, ormai scaduto da diversi mesi, non sia ancora stato rinnovato.
Il sottosegretario VEGAS illustra brevemente le ragioni sottese all'emendamento 3.Tab.C.56 del Governo, che prevede una modifica di tenore formale.
Si passa quindi all'espressione del parere del relatore e del rappresentante del Governo.
Il relatore PICHETTO FRATIN (PdL) esprime parere contrario su tutte le proposte emendative da 2.0.1 a 3.1, ad eccezione dell'emendamento 3.Tab.C.56, presentato dal Governo.
Il sottosegretario VEGAS riconosce che vi sono alcune questioni particolarmente sensibili come quella dell'editoria per la quale risulta tuttavia più opportuna una trattazione complessiva in occasione dell'esame del disegno di legge n. 1195 e si rimette alla Commissione sull'emendamento 2.0.15 relativo alla riduzione del trattamento economico spettante ai Ministri, ai Vice ministri e ai Sottosegretari di Stato che sono membri del Parlamento nazionale. In relazione agli emendamenti 3.Tab.A.2 e 3.Tab.A.3 propone ai presentatori una riformulazione delle proposte emendative volta a ridurre gli importi previsti, formulando in tal caso un parere favorevole ed invitando il relatore a rivedere in tal senso il proprio parere. Da ultimo si sofferma sull'importanza dell'emendamento proposto dal relatore con cui si limita la possibilità per gli enti locali dell'uso degli strumenti derivati.
Esprime, infine, parere contrario su tutte le altre proposte emendative da 2.0.1 a 3.1.
Si passa alle votazioni.
Con distinte votazioni, la Commissione respinge gli emendamenti 2.0.1, 2.0.2 e 2.0.3.
Il senatore MORANDO (PD) dichiara il proprio voto favorevole sull'emendamento 2.0.4 e ricorda come numerose imprese agricole, situate prevalentemente al Centro-Nord Italia abbiano compiuto dei significativi investimenti, negli ultimi anni, per aumentare la produzione di energia elettrica da biomasse.
Previa verifica del prescritto numero di senatori, su richiesta del senatore MORANDO (PD), la Commissione respinge l'emendamento 2.0.4, nonché gli emendamenti da 2.0.5 a 2.0.15.
Il senatore LEGNINI (PD) dichiara il voto contrario sull'emendamento 2.0.18, del relatore, ritenendo che le misure previste per il contenimento dell'uso degli strumenti derivati e dell'indebitamento delle regioni e degli enti locali non produrranno gli effetti auspicati. Si sofferma, inoltre, sulla grave situazione di difficoltà economiche in cui versano un numero sempre maggiore di enti locali.
Il senatore LANNUTTI (IdV) dichiara voto contrario sull'emendamento 2.0.18 e ricorda, criticandole, le recenti dichiarazioni di alcuni esponenti del Governo che hanno paragonato la situazione economica dell'Italia a quella che caratterizzò la crisi in Argentina. Rileva come l'emendamento presentato dal relatore si ponga in contrasto con i principi del federalismo fiscale e lamenta l'assenza di un adeguato confronto su questo tema.
Previa verifica del prescritto numero di senatori, su richiesta del senatore LANNUTTI (IdV), la Commissione approva quindi l'emendamento 2.0.18, mentre respinge gli emendamenti da 2.0.19 a 3.Tab.A.1.
In ordine alla proposta 3.Tab.A.2 e 3.Tab.A.3, i proponenti accettano la proposta di riformulazione avanzata dal rappresentante del Governo, recante una riduzione degli importi rispettivamente a 1,5 milioni di euro e a 500 mila euro per tutti i tre anni.
I senatori BLAZINA (PD) e MERCATALI (PD) aggiungono la propria firma alla proposta 3.Tab.A.3 (testo 2).
Con distinte votazioni la Commissione approva, quindi, gli emendamenti 3.Tab.A.2 (testo 2) e 3.Tab.A.3 (testo 2).
L'emendamento 3.Tab.A.4 risulta respinto, mentre viene riformulato l'emendamento 3.Tab.A.5, in accoglimento della proposta del rappresentante del Governo, nel senso di ridurre a 500 mila euro gli importi per tutti i tre anni. Posto ai voti, l'emendamento 3.Tab.A.5 (testo 2), a cui aggiungono la propria firma i senatori BLAZINA (PD) e MERCATALI (PD), risulta quindi approvato
Sono quindi respinti, con successive e distinte votazioni, gli emendamenti da 3.Tab.A.7 a 3.Tab.A.27.
Il senatore VITA (PD) dichiara voto favorevole sull'emendamento 3.Tab.A.28.
Con distinte votazioni la Commissione respinge gli emendamenti da 3.Tab.A.28 a 3.Tab.C.13.
Il senatore VITA (PD) dichiara voto favorevole sull'emendamento 3.Tab.C.14 che, posto ai voti, risulta respinto.
La senatrice GHEDINI (PD) dichiara il voto favorevole sull'emendamento 3.Tab.C.15.
Con distinte votazioni la Commissione respinge gli emendamenti 3.Tab.C.15 e 3.Tab.C.16.
Il senatore MORANDO (PD), in sede di dichiarazione di voto sull'emendamento 3.Tab.C.17, evidenzia, come rilevato in precedenza, che le misure contenute nel disegno di legge n. 1195 a favore dell'editoria si pongono in contrasto con quanto stabilito dal Governo nella manovra finanziaria.
Prende quindi la parola il senatore VITA (PD), il quale rileva come la proposta emendativa in discorso abbia l’effetto di garantire la sopravvivenza di testate giornalistiche altrimenti destinate alla chiusura.
Il senatore Massimo GARAVAGLIA (LNP), nel rilevare che l’emendamento pone problemi in ordine ai profili di copertura finanziaria, fa comunque presente come la materia del sostegno all’editoria necessiti di un riassetto organico. Occorrerebbe, infatti, nel rimeditare le modalità di finanziamento pubblico al settore, anche individuare specifiche normative e limitazioni, ad esempio in materia pubblicitaria e di trattamento economico dei giornalisti.
Previa verifica del numero legale su richiesta del senatore MORANDO (PD), posto in votazione, l’emendamento 3.Tab.C.17 risulta respinto.
Con separate votazioni sono altresì respinti gli emendamenti da 3.Tab.C.18 a 3.Tab.C.55.
Con successiva votazione viene quindi accolto l’emendamento 3.Tab.C.56, presentato dal Governo.
Posti separatamente ai voti sono poi respinti gli emendamenti da 3.Tab.C.57 a 3.Tab.C.61.
Interviene per dichiarazione di voto favorevole sull’emendamento 3.Tab.C.62 il senatore LANNUTTI (IdV), il quale fa presente che la proposta emendativa a propria firma tende a garantire l’effettività del diritto allo studio nell’istruzione universitaria. Sollecita l’attenzione del Governo e della maggioranza su detta problematica, di grande rilevanza, facendo altresì presente che l’emendamento ha una limitata portata dal punto di vista finanziario e avrebbe, invece, una notevole efficacia.
Posto quindi in votazione, l’emendamento 3.Tab.C.62 viene respinto.
Con separate votazioni risultano altresì respinti gli emendamenti da 3.Tab.C.63 a 3.1.
Il presidente AZZOLLINI, apprezzate le circostanze, dispone una breve sospensione della seduta.
La seduta, sospesa alle ore 12,15, è ripresa alle ore 13,10.
Il presidente AZZOLLINI informa che sono stati presentati ulteriori emendamenti ai disegni di legge in titolo, a firma dei relatori.
Il relatore PICHETTO FRATIN (PdL) illustra l’emendamento 2.1000, sottolineando come lo stesso provveda all’ulteriore rifinanziamento del Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale.
Si sofferma quindi sui contenuti dell’emendamento 2.2000, in materia di programmi a sostegno dell’istruzione scolastica, anche per quanto concerne le scuole paritarie.
Relativamente all’emendamento 2.3000, ricorda che esso interviene sul tema dei vincoli al rispetto del patto di stabilità interno, nel presupposto della necessità di osservare i limiti stabiliti in sede comunitaria. La proposta emendativa prevede che non possano essere applicate sanzioni per il superamento dei detti vincoli in relazione a nuovi interventi infrastrutturali, appositamente autorizzati con decreto del Ministero dell’economia, sentita la Conferenza unificata Stato-Regioni, e purché sussista adeguata copertura finanziaria.
Illustra, infine, l’emendamento 2.4000, in materia di oneri dovuti dai concessionari dei giochi pubblici e di ripartizione delle risorse tra UNIRE e CONI.
Il relatore SAIA (PdL) illustra a propria volta gli emendamenti 2.Tab.2.100-5 e 2.Tab.2.200-5 concernenti, rispettivamente, il finanziamento delle politiche per gli italiani nel mondo e di interventi in materia di istruzione.
Alla richiesta di chiarimenti del senatore LEGNINI (PD), il relatore PICHETTO FRATIN (PdL) risponde facendo presente che gli emendamenti 2.2000 e 2.Tab.2.200-5 sono da leggersi in modo correlato.
Interviene il sottosegretario VEGAS osservando che il collegamento esistente tra gli emendamenti 2.2000 e 2.Tab.2.200-5 delinea un quadro in cui viene assegnato un ulteriore finanziamento al programma sugli interventi in materia di istruzione nell’ambito dello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, per il cui riparto vengono stabiliti criteri che garantiscano il rispetto delle prerogative regionali in materia di istruzione scolastica, il concerto interministeriale tra i Dicasteri competenti e il parere della Conferenza Stato-Regioni.
Fa presente, a tale proposito, come il finanziamento attribuito mediante l’emendamento 2.Tab.2.200-5 avrebbe potuto essere assegnato anche senza ulteriori specificazioni e come, invece, la scelta effettuata dai relatori di presentare l’ulteriore emendamento 2.2000 abbia la precisa finalità di stabilire meccanismi trasparenti di riparto delle risorse, con il coinvolgimento del Parlamento a tutela delle attribuzioni delle autonomie locali.
Si sofferma quindi sull’emendamento 2.3000 in materia di patto di stabilità interno, facendo presente come la precipua finalità della proposta sia quella di assicurare, nel rispetto dei vincoli comunitari, il pieno utilizzo delle risorse spendibili, consentendo un meccanismo di trasferimento tra Regioni degli stanziamenti di pertinenza non integralmente utilizzati. Sottolinea come tale possibilità consentirà lo sviluppo e la realizzazione di nuovi interventi infrastrutturali nei diversi contesti territoriali mediante una corretta e flessibile programmazione finanziaria complessiva.
Il senatore MORANDO (PD) chiede, alla luce della complessità delle proposte emendative testé presentate ed illustrate dai relatori, che la Commissione disponga di un margine temporale per l’esame delle stesse.
Il presidente AZZOLLINI fa presente come i nuovi emendamenti intervengano su materie già sottoposte all’esame della Commissione e oggetto di discussione, rispondendo alle richieste emerse nel corso dell'esame. Accogliendo, peraltro, la richiesta del senatore Morando, rinvia il seguito dell’esame.
Il seguito dell’esame congiunto viene quindi rinviato.