Legislatura 16ª - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 95 del 03/12/2008
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EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE
N° 1209
All'articolo 2, dopo il comma 42, inserire il seguente comma 42-bis:
"42-bis. A decorrere dal 2009 le aliquote di base di cui all'articolo 5 della legge 7 marzo 1985, n. 76, per il calcolo sull'imposta dei tabacchi lavorati destinati alla vendita al pubblico del territorio soggetto a monopolio sono incrementate del 3 per cento con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. Parte delle maggiori entrate sono destinate quanto ad euro 180 milioni ad incremento dell'autorizzazione di spesa di cui alla legge 26 febbraio 1987, n. 49".
D'ALÌ, VICECONTE, ALICATA, BATTAGLIA, CORONELLA, DIGILIO, FLUTTERO, NESSA, ORSI, SCOTTI
All'articolo 2, dopo il comma 43, inserire il seguente 43-bis:
"43-bis. Per il Fondo da ripartire per esigenze di tutela ambientale di cui all'articolo 1, comma 432, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, è stanziata, per l'anno 2009, la somma aggiuntiva di euro 83.494.521. Al relativo onere si provvede mediante riduzione di pari importo dell'autorizzazione di spesa relativa al Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, di cui all'articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, di cui all'articolo 2, comma 329, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, di cui all'articolo 1, comma 352, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, di cui all'articolo 28 della legge 17 maggio 1999, n. 144, di cui all'articolo 4, comma 19, della legge 9 dicembre 1998, n. 426, e di cui all'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 19 gennaio 1993, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 marzo 1993, n. 68".
D'ALÌ, VICECONTE, ALICATA, BATTAGLIA, CORONELLA, DIGILIO, FLUTTERO, NESSA, ORSI, SCOTTI
All'articolo 2, dopo il comma 43, inserire il seguente 43-bis:
"43-bis. Per il Fondo da ripartire per esigenze di tutela ambientale di cui all'articolo 1, comma 432, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, è stanziata, per l'anno 2009, la somma aggiuntiva di euro 58.106.968. Al relativo onere si provvede mediante riduzione di pari importo dell'autorizzazione di spesa relativa al Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, di cui all'articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133".
Alla Tabella D, inserire la seguente voce: Ministero dell'economia e delle finanze, competitività e sviluppo delle imprese, incentivi alle imprese, legge n. 730 del 1983 (legge finanziaria 1984): Art. 18, commi ottavo e nono: Fondo per il finanziamento di esportazioni a pagamento differito (8.1.6 investimenti - Cap. 7298) (Set. 9)
2009: 300
Conseguentemente, alla Tabella E, apportare la seguente riduzione alla voce: Programmazione economico-finanziaria e politiche di bilancio, Ministero dell'economia e delle finanze, decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008: Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria:
- art. 63, comma 10: Fondo per interventi strutturali di politica economica (1.2.3 - oneri comuni di parte corrente - Cap. 3075)
2009: - 300
DI GIOVAN PAOLO, ADAMO, DEL VECCHIO, FONTANA, LUSI, MARINARO, MAURO MARIA MARINO, PIGNEDOLI, RANUCCI, SOLIANI, TOMASELLI
Il Senato,
premesso che:
nel provvedimento in esame risulta una diminuzione degli stanziamenti rispetto al 2008 di 344,113 milioni di euro al Programma 21.3 che fa capo alla missione n. 21 (Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri), cui afferisce anche il Dipartimento per le politiche comunitarie, quale centro di responsabilità di spesa della Presidenza del Consiglio;
il Dipartimento delle politiche comunitarie è la struttura di cui si avvale la Presidenza del Consiglio nell'ambito dei rapporti tra il Governo italiano e le istituzioni europee;
tra le varie attività svolte da questo dipartimento vanno menzionate, per la loro importanza, quelle relative al funzionamento del CIACE, ossia del Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei, che rappresenta una sorta di "gabinetto per gli affari europei", dedicato all'approfondimento delle tematiche riguardanti la partecipazione italiana all'Unione europea, e che si avvale, per il proprio funzionamento, di un comitato tecnico permanente istituito presso il Dipartimento politiche comunitarie dove opera anche l'ufficio di segreteria;
altrettanto importante, all'interno del Dipartimento per le politiche comunitarie, è la struttura di missione per le procedure di infrazione; essa, infatti, assume iniziative dirette a prevenire l'insorgere del contenzioso comunitario e rafforza il coordinamento delle attività finalizzate a risolvere le procedure di infrazione nei casi di contestazione da parte della Commissione europea di violazioni del diritto comunitario da parte dell'Italia; vigila altresì sulla corretta e tempestiva attuazione delle disposizioni comunitarie da parte delle amministrazioni pubbliche e delle regioni e promuove tra le amministrazioni nazionali, sia centrali che locali, l'elaborazione di una difesa unitaria, adeguata e coerente;
del resto lo stesso Ministro Ronchi, nella sua prima audizione del 16 luglio presso la XIV Commissione della Camera, illustrando le linee guida del suo ministero, non solo confermò la struttura di missione, ma ne preannunciò un rafforzamento dell'azione in vista di nuovi e più ambiziosi traguardi, nonché per far fronte all'accelerazione impressa dalla Commissione e dalla Corte di giustizia delle Comunità europee nella trattazione dei casi di inadempimento al diritto comunitario;
nella medesima audizione il Ministro per le politiche comunitarie inserì tra gli obiettivi prioritari del suo dicastero quello del rafforzamento dell'azione di coordinamento interno al fine di definire una strategia negoziale in grado di rappresentare adeguatamente gli interessi dell'Italia; un'azione di coordinamento, come esplicitò il Ministro, che ha la sua sede naturale proprio nel CIACE;
nell'ambito del previsto taglio di 344,113 milioni di euro al Programma 21.3, non è ancora disponibile il bilancio di previsione per il 2009 della Presidenza del Consiglio, e dunque non sono ancora conoscibili le ripartizioni delle somme spettanti a ciascun centro di responsabilità; la Commissione XIV non è stata dunque in grado di valutare la consistenza dell'eventuale ridimensionamento del Dipartimento per le politiche comunitarie, specie con riferimento a possibili ricadute sul funzionamento di organi che hanno provato la loro efficienza come il CIACE o la struttura di missione per le procedure di infrazione,
impegna il Governo:
a garantire che nell'ambito del taglio di risorse a carico del Programma 21.3, quando verrà effettuata la ripartizione delle somme spettanti a ciascun centro di responsabilità, sia assicurato il pieno funzionamento del Dipartimento per le politiche comunitarie, con particolare riferimento ad attività di importanza strategica quali quelle svolte per il tramite del CIACE o della struttura di missione per le procedure di infrazione.
La 5a Commissione permanente,
in sede di esame del disegno di legge finanziaria per il 2009, considerate le riduzioni delle autorizzazioni di spesa del Fondo contributi agli interessi per il credito all'esportazione di cui alla legge n. 295 del 1973 e la prossima sospensione dell'operatività del Fondo 295/73 per assenza di disponibilità impegnabili,
impegna il Governo,
ad assicurare lo stanziamento delle risorse necessarie a garantire la continuità nel triennio 2009-2011 del finanziamento delle esportazioni a pagamento differito, a sostegno delle esportazioni delle imprese italiane di beni di investimento.