Legislatura 16ª - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 95 del 03/12/2008

 

BILANCIO    (5ª) 

 

MERCOLEDÌ 3 DICEMBRE 2008

95ª Seduta (notturna) 

 

Presidenza del Presidente

AZZOLLINI 

indi del Vice Presidente

Massimo GARAVAGLIA 

 

Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vegas.                     

 

La seduta inizia alle ore 21,10.

 

IN SEDE REFERENTE 

 

(1210 e 1210-bis) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009 - 2011 e relativa Nota di variazioni, approvato dalla Camera dei deputati

  

- (Tabb. 1 e 1-bis) Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza)

- (Tabb. 2 e 2-bis) Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza)

(1209) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009), approvato dalla Camera dei deputati

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio) 

 

       Riprende l'esame, sospeso nella seduta pomeridiana nel corso della quale - ricorda il presidente AZZOLLINI - si era conclusa la votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 1 e dei relativi emendamenti aggiuntivi. Comunica altresì che il Governo ha depositato una nota illustrativa sulle Tabelle allegate al disegno di legge finanziaria nonché sulle dotazioni del Fondo aree sottoutilizzate, come richiesto dalla Commissione. Rende noto inoltre che sono stati ammessi gli emendamenti 2.4070, 2.6120, 2.6121, 3.Tab.D.3, nonché gli ordini del giorno G/1209/98/5 e G/1209/99/5 (pubblicati in allegato al resoconto della seduta odierna).

 

Si passa quindi all'illustrazione delle proposte emendative relative ai commi da 1 a 15 dell'articolo 2.

 

Il senatore MERCATALI (PD) aggiunge la sua firma agli emendamenti 2.3 e 2.75, sottolineando anzitutto le finalità della prima proposta emendativa per sostenere il settore agro-ittico-alimentare che comincia ad avere una notevole penetrazione commerciale. Rileva altresì che l'emendamento 2.75 è una misura minima di sostegno per le famiglie che si fanno carico dell'adozione di bambini. Dichiara infine di aggiungere la propria firma anche all'emendamento 2.200.

 

Il senatore MORANDO (PD) aggiunge la propria firma all'emendamento 2.9, segnalando criticamente che, nella manovra finanziaria, le politiche agricole hanno subìto decurtazioni di ingente entità con riguardo alle spese in conto competenza e in conto capitale. Si tratta di tagli insostenibili su un settore di importanza strategica.

 

La senatrice GHEDINI (PD) sottoscrive l'emendamento 2.14, volto a sostenere le famiglie attraverso maggiori detrazioni per i figli a carico, nella prospettiva di limitare l'impoverimento e l'eccessiva esposizione, soprattutto dei nuclei familiari numerosi, rispetto al potere di acquisto. Dà indi conto dell'emendamento 2.95, finalizzato ad aumentare le risorse del Fondo per i congedi parentali, a beneficio soprattutto delle donne lavoratrici, nonché dell'emendamento 2.141 in materia di regime IRAP per le onlus. In proposito, dopo aver rammentato che la disciplina attuale fissa al 1° gennaio 2008 il termine di emanazione, da parte delle Regioni, di un'apposita legge in materia, sottolinea che la proposta emendativa tende a dilazionare il predetto termine al 1° gennaio 2009 onde evitare che, a fronte di un'eventuale inadempienza di alcune Regioni, si imponga automaticamente una medesima aliquota per tutte le Onlus. Illustra altresì l'emendamento 2.188 che stanzia ulteriori risorse per il completamento del passante di Bologna, il quale costituisce un'opera di rilevanza nazionale per la funzionalità della circolazione stradale, tale da contribuire alla ripresa in termini di maggiore occupazione e di investimenti in infrastrutture.

 

Il senatore Alberto FILIPPI (LNP) aggiunge la sua firma all'emendamento 2.47 volto a sostenere le aziende che effettuano la stagionatura prolungata di alcuni prodotti agricoli, nei confronti delle quali gli istituti di credito non concedono facilmente liquidità.

 

La senatrice CARLONI (PD) illustra l'emendamento 2.72, al quale aggiunge la propria firma, sottolineando che esso riguarda il Piano di azione nazionale per la promozione dell'infanzia. In proposito, ne enfatizza la rilevanza dal punto di vista educativo, di sostegno per l'occupazione femminile nonché di rilancio economico, tale da permettere un avvicinamento dell'Italia all'Europa. Nella medesima direzione si colloca altresì l'emendamento 2.87 che sottoscrive. Aggiunge infine la sua firma anche all'emendamento 2.200, che affronta il delicato tema del risanamento di edifici pubblici in cui è presente l'amianto.

 

La senatrice FIORONI (PD) illustra l'emendamento 2.148 inerente la devoluzione ai Comuni di risorse a compensazione ambientale per la presenza di impianti di lavorazione e stoccaggio di oli minerali e GPL nonché di produzione di energia elettrica. Illustra poi l'emendamento 2.151, secondo il quale nel tetto del credito di imposta non è ricompresa la spesa per investimenti in efficienza energetica.

 

Il senatore LUSI (PD) sottoscrive l'emendamento 2.181 che integra le risorse per la realizzazione del piano di 1.000 treni per il trasporto dei pendolari. Dichiara poi di aggiungere la propria firma all'emendamento 2.187.

Conclusa l'illustrazione degli emendamenti presentati ai commi da 1 a 15 dell'articolo 2, si passa all'espressione dei pareri da parte del relatore e del rappresentante del Governo.

 

Il relatore PICHETTO FRATIN (PdL) esprime parere contrario sugli emendamenti 2.1 e 2.2, invitando i firmatari a trasformare in ordine del giorno l'emendamento 2.3, facendo presente che altrimenti il parere sarebbe contrario. Si dichiara inoltre contrario sugli emendamenti 2.4, 2.5, 2.6 e 2.7, invitando nuovamente a trasformare in ordine del giorno la proposta emendativa 2.8. Il parere è altresì contrario sugli emendamenti 2.9 e 2.10, da 2.12 a 2.23, da 2.25 a 2.30, sul 2.32, da 2.34 a 2.45, sul 2.47, nonché dal 2.49 al 2.51. Si esprime in senso contrario anche sugli emendamenti da 2.53 a 2.63, da 2.65 a 2.74. Dopo aver invitato i firmatari a trasformare l'emendamento 2.75 in ordine del giorno, manifesta parere contrario sugli emendamenti da 2.76 a 2.94. Con riguardo agli emendamenti 2.95, 2.96, 2.97 e 2.98, invita i firmatari a trasformarli in ordini del giorno. L'orientamento è poi contrario anche sugli emendamenti da 2.99 a 2.103, 2.104 (per la parte giudicata ammissibile), nonché da 2.105 a 2.110. Dopo aver suggerito la trasformazione dell'emendamento 2.111 in ordine del giorno, esprime parere contrario sulla proposta emendativa 2.112, invitando invece a trasformare in ordine del giorno l'emendamento 2.113. Il parere è quindi contrario sugli emendamenti da 2.114 a 2.126, 2.137, da 2.139 a 2.141, nonché da 2.143 a 2.155. Suggerisce poi di trasformare in ordine del giorno l'emendamento 2.156, altrimenti il parere sarebbe contrario. Il parere è altresì contrario sugli emendamenti 2.158, da 2.160 a 2.171, mentre invita a trasformare la proposta 2.172 in ordine del giorno, altrimenti il parere sarebbe contrario. Si dichiara contrario anche agli emendamenti 2.173 e 2.175, mentre suggerisce la trasformazione in ordine del giorno degli emendamenti da 2.180 a 2.189, altrimenti il parere sarebbe contrario. Manifesta inoltre un avviso contrario sugli emendamenti 2.193, 2.194 e 2.195, invitando a trasformare l'emendamento 2.198 in ordine del giorno. Infine, esprime parere contrario anche sugli emendamenti 2.200, 2.201 e 2.202.

 

Il sottosegretario VEGAS manifesta un parere conforme a quello del relatore. In particolare, soffermandosi sugli emendamenti riguardanti misure di agevolazioni fiscali, fa presente la difficoltà di accogliere talune proposte emendative che recano spese considerevoli, seppur formalmente coperte, in quanto si pone un problema di compatibilità finanziaria complessiva, tanto più che spesso tutti gli oneri gravano sulla Tabella C. Pur esprimendo la piena condivisione del Governo su temi particolarmente delicati, evidenzia l'impossibilità di assicurare finanziamenti adeguati per tali misure. Rileva inoltre che altri emendamenti riguardano interventi sulle infrastrutture, rispetto alle cui finalità l'Esecutivo farà in modo di operare in occasione della prossima programmazione del CIPE con le risorse disponibili. Circa gli emendamenti inerenti i rimborsi da danni energetici, fa presente che il parere contrario è motivato dal rischio di pericolosi effetti emulativi.

 

Si passa quindi alle votazioni.

 

Per dichiarazione di voto favorevole sull'emendamento 2.1 prende la parola il senatore MORANDO (PD), il quale ribadisce che i tagli alle risorse per le politiche agricole sono assolutamente insostenibili. Nel rammentare che le scelte essenziali di bilancio per il prossimo triennio sono state compiute dall'Esecutivo in occasione della manovra di giugno, giudica disastrose le decurtazioni previste, che colpiscono un settore strategico, nel silenzio generale anche dei relativi portatori di interesse. Raccomanda pertanto l'approvazione dell'emendamento, invitando la maggioranza e il Governo a valutare con particolare attenzione tale materia.

 

Previa verifica del prescritto numero di senatori richiesta dal senatore MORANDO(PD), l'emendamento 2.1 non è approvato.

 

In esito a successive e distinte votazioni, sono respinti altresì gli emendamenti dal 2.2 al 2.66.

 

Per dichiarazione di voto favorevole sull'emendamento 2.67 interviene il senatore MORANDO (PD), il quale rammenta anzitutto che i due schieramenti, durante l'ultima campagna elettorale, hanno presentato soluzioni simili circa il trattamento fiscale dell'affitto percepito, nell'ottica di contrastare l'evasione fiscale in materia di locazioni. La situazione attuale non incentiva la regolarità nella registrazione del contratto, indebolendo in tal modo l'economia.

In relazione alle finalità sottese alla proposta emendativa in questione, coglie poi l'occasione per stigmatizzare le disposizioni contenute nel decreto-legge n. 185 in materia. Dopo aver sottolineato la positiva ricaduta delle norme previste in materia di ristrutturazioni edilizie dall'ultima finanziaria del precedente Governo, deplora i pericolosi cambiamenti introdotti con il predetto decreto-legge, sollecitando l'abrogazione delle disposizioni summenzionate, che si pongono assolutamente in contrasto rispetto agli interessi di sviluppo del Paese.

 

Il PRESIDENTE, pur condividendo nel merito i rilievi testé formulati dal senatore Morando, ritiene che tale emendamento non possa essere accolto in ragione dei problemi di carattere finanziario che esso pone. Auspica, tuttavia, che tale proposta possa essere, adeguatamente, presa in considerazione nell'ambito dell'esame di un diverso provvedimento.

 

La Commissione respinge, quindi, con successive e distinte votazioni, tutti gli emendamenti  da 2.67 a 2.74.

 

Con riguardo all'emendamento 2.75, il senatore MERCATALI (PD) accoglie la proposta formulata dal Relatore e si riserva di trasformare l'emendamento 2.75 in un ordine del giorno.

 

Il sottosegretario VEGAS si impegna sin d'ora ad accoglierlo.

 

Sono quindi respinti con distinte e successive votazioni gli emendamenti da 2.76 a 2.86.

 

Il senatore MORANDO (PD) interviene per dichiarazione di voto favorevole sull'emendamento 2.87. Al riguardo, pur comprendendo le ragioni sottese al parere contrario formulato dal Relatore, sollecita una riflessione generale sull'importanza di tale proposta, la quale reca un vero e proprio piano straordinario sugli asili nido. Invita in particolare a riflettere non solo sugli aspetti sociali, ma anche sulle conseguenze sul piano dello sviluppo economico  di tale questione.

 

La Commissione respinge quindi con distinte e successive votazioni gli emendamenti da 2.88 a 2.94.

 

Dopo che è stato respinto l'emendamento 2.95, il senatore FOSSON (UDC-SVP-Aut) accoglie, con riguardo all'emendamento 2.96, la proposta formulata dal Relatore e si riserva di trasformarlo in un ordine del giorno.

 

Il rappresentante del GOVERNO si impegna fin da ora ad accoglierlo.

 

La Commissione, con distinte e successive votazioni, respinge gli emendamenti da 2.97 a 2.104 (quest'ultimo limitatamente alla parte ammissibile) e da 2.105 a 2.112.

 

Con riguardo all'emendamento 2.113, il senatore FOSSON (UDC-SVP-Aut) accoglie la richiesta formulata dal Relatore e si riserva di trasformarlo in un ordine del giorno.

 

Il sottosegretario VEGAS si impegna fin da ora ad accoglierlo.

 

Sono quindi respinti, con distinte e successive votazioni, gli emendamenti da 2.114 a 2.118, nonché da 2.120 a 2.140.

 

Relativamente all'emendamento 2.141 la senatrice GHEDINI (PD) invita il Relatore e la maggioranza a rivedere il proprio orientamento e a valutare con maggiore attenzione le conseguenze pratiche derivanti dall'entrata in vigore di tale previsione. Al riguardo oltre ad evidenziare come da tale norma possa derivare un vuoto normativo, osserva come le previsioni in esame finiscano  per penalizzare oltremodo le ONLUS, alle quali dovrebbe, a prescindere da ogni normazione a livello regionale, applicarsi, a partire dal 1 gennaio 2009, l'aliquota ordinaria dell'IRAP.

 

Il relatore PICHETTO FRATIN(PdL), nel prendere atto della delicatezza della questione, invita la senatrice a riformulare l'emendamento suddetto in un ordine del giorno.

 

La senatrice GHEDINI (PD) accoglie la richiesta testé formulata dal Relatore e si riserva di riformulare l'emendamento 2.141 in un ordine del giorno.

 

Il rappresentante del GOVERNO si impegna fin da ora ad accogliere l'ordine del giorno.

 

La Commissione respinge quindi con distinte e successive votazioni gli emendamenti da 2.143 a 2.156, nonché da 2.158 a 2.173.

 

Sono altresì respinti in esito a  successive e distinte votazioni gli emendamenti 2.175 e 2.180.

 

Il senatore LUSI (PD) interviene poi per dichiarazione di voto favorevole sull'emendamento 2.181. Al riguardo ricorda come, nella passata legislatura, nel corso dell'esame della legge finanziaria per il 2008, la Commissione bilancio abbia approvato all'unanimità un emendamento di analogo tenore. Per tale ragione auspica che l'attuale esecutivo muti il proprio orientamento sulla proposta.

 

La Commissione respinge quindi con distinte e successive votazioni gli emendamenti da 2.181 a 2.189.

 

Sono respinti altresì, con distinte e successive votazioni, gli emendamenti da 2.193 a 2.195.

 

Con riguardo all'emendamento 2.198 il senatore FOSSON (UDC-SVP-Aut), nel farlo proprio, dichiara di accogliere la richiesta formulata dal Relatore e si riserva di trasformarlo in un ordine del giorno.

 

Il rappresentante del GOVERNO si impegna sin d'ora ad accoglierlo.

 

Con distinte e successive votazioni sono infine respinti gli emendamenti da 2.200 a 2.202.

 

            Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.

 

La seduta termina alle ore 22,50.

 

 

EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE 

1209

2.4070

DI GIOVAN PAOLO, DELLA SETA

All'articolo 2, dopo il  comma 42, inserire il seguente comma 42-bis:

"42-bis. A decorrere dal 2009 le aliquote di base di cui all'articolo 5 della legge 7 marzo 1985, n. 76, per il calcolo sull'imposta dei tabacchi lavorati destinati alla vendita al pubblico del territorio soggetto a monopolio sono incrementate del 3 per cento con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. Parte delle maggiori entrate sono destinate quanto ad euro 180 milioni ad incremento dell'autorizzazione di spesa di cui alla legge 26 febbraio 1987, n. 49".

 

2.6120

D'ALÌ, VICECONTE, ALICATA, BATTAGLIA, CORONELLA, DIGILIO, FLUTTERO, NESSA, ORSI, SCOTTI

All'articolo 2, dopo il comma 43, inserire il seguente 43-bis:

"43-bis. Per il Fondo da ripartire per esigenze di tutela ambientale di cui all'articolo 1, comma 432, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, è stanziata, per l'anno 2009, la somma aggiuntiva di euro 83.494.521. Al relativo onere si provvede mediante riduzione di pari importo dell'autorizzazione di spesa relativa al Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, di cui all'articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, di cui all'articolo 2, comma 329, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, di cui all'articolo 1, comma 352, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, di cui all'articolo 28 della legge 17 maggio 1999, n. 144, di cui all'articolo 4, comma 19, della legge 9 dicembre 1998, n. 426, e di cui all'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 19 gennaio 1993, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 marzo 1993, n. 68".

2.6121

D'ALÌ, VICECONTE, ALICATA, BATTAGLIA, CORONELLA, DIGILIO, FLUTTERO, NESSA, ORSI, SCOTTI

All'articolo 2, dopo il comma 43, inserire il seguente 43-bis:

"43-bis. Per il Fondo da ripartire per esigenze di tutela ambientale di cui all'articolo 1, comma 432, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, è stanziata, per l'anno 2009, la somma aggiuntiva di euro 58.106.968. Al relativo onere si provvede mediante riduzione di pari importo dell'autorizzazione di spesa relativa al Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, di cui all'articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133".

 

3.Tab.D.3

DI GIOVAN PAOLO

Alla Tabella D, inserire la seguente voce: Ministero dell'economia e delle finanze, competitività e sviluppo delle imprese, incentivi alle imprese, legge n. 730 del 1983 (legge finanziaria 1984): Art. 18, commi ottavo e nono: Fondo per il finanziamento di esportazioni a pagamento differito (8.1.6 investimenti - Cap. 7298) (Set. 9)

2009:   300

Conseguentemente, alla Tabella E, apportare la seguente riduzione alla voce: Programmazione economico-finanziaria e politiche di bilancio, Ministero dell'economia e delle finanze, decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008: Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria:

- art. 63, comma 10: Fondo per interventi strutturali di politica economica (1.2.3 - oneri comuni di parte corrente - Cap. 3075)

2009:   - 300

 

G/1209/98/5

DI GIOVAN PAOLO, ADAMO, DEL VECCHIO, FONTANA, LUSI, MARINARO, MAURO MARIA MARINO, PIGNEDOLI, RANUCCI, SOLIANI, TOMASELLI

Il Senato,

premesso che:

            nel provvedimento in esame risulta una diminuzione degli stanziamenti rispetto al 2008 di 344,113 milioni di euro al Programma 21.3 che fa capo alla missione n. 21 (Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri), cui afferisce anche il Dipartimento per le politiche comunitarie, quale centro di responsabilità di spesa della Presidenza del Consiglio;

il Dipartimento delle politiche comunitarie è la struttura di cui si avvale la Presidenza del Consiglio nell'ambito dei rapporti tra il Governo italiano e le istituzioni europee;

tra le varie attività svolte da questo dipartimento vanno menzionate, per la loro importanza, quelle relative al funzionamento del CIACE, ossia del Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei, che rappresenta una sorta di "gabinetto per gli affari europei", dedicato all'approfondimento delle tematiche riguardanti la partecipazione italiana all'Unione europea, e che si avvale, per il proprio funzionamento, di un comitato tecnico permanente istituito presso il Dipartimento politiche comunitarie dove opera anche l'ufficio di segreteria;

altrettanto importante, all'interno del Dipartimento per le politiche comunitarie, è la struttura di missione per le procedure di infrazione; essa, infatti, assume iniziative dirette a prevenire l'insorgere del contenzioso comunitario e rafforza il coordinamento delle attività finalizzate a risolvere le procedure di infrazione nei casi di contestazione da parte della Commissione europea di violazioni del diritto comunitario da parte dell'Italia; vigila altresì sulla corretta e tempestiva attuazione delle disposizioni comunitarie da parte delle amministrazioni pubbliche e delle regioni e promuove tra le amministrazioni nazionali, sia centrali che locali, l'elaborazione di una difesa unitaria, adeguata e coerente;

del resto lo stesso Ministro Ronchi, nella sua prima audizione del 16 luglio presso la XIV Commissione della Camera, illustrando le linee guida del suo ministero, non solo confermò la struttura di missione, ma ne preannunciò un rafforzamento dell'azione in vista di nuovi e più ambiziosi traguardi, nonché per far fronte all'accelerazione impressa dalla Commissione e dalla Corte di giustizia delle Comunità europee nella trattazione dei casi di inadempimento al diritto comunitario;

nella medesima audizione il Ministro per le politiche comunitarie inserì tra gli obiettivi prioritari del suo dicastero quello del rafforzamento dell'azione di coordinamento interno al fine di definire una strategia negoziale in grado di rappresentare adeguatamente gli interessi dell'Italia; un'azione di coordinamento, come esplicitò il Ministro, che ha la sua sede naturale proprio nel CIACE;

nell'ambito del previsto taglio di 344,113 milioni di euro al Programma 21.3,  non è ancora disponibile il bilancio di previsione per il 2009 della Presidenza del Consiglio, e dunque non sono ancora conoscibili le ripartizioni delle somme spettanti a ciascun centro di responsabilità; la Commissione XIV non è stata dunque in grado di valutare la consistenza dell'eventuale ridimensionamento del Dipartimento per le politiche comunitarie, specie con riferimento a possibili ricadute sul funzionamento di organi che hanno provato la loro efficienza come il CIACE o la struttura di missione per le procedure di infrazione,

impegna il Governo:

a garantire che nell'ambito del taglio di risorse a carico del Programma 21.3, quando verrà effettuata la ripartizione delle somme spettanti a ciascun centro di responsabilità, sia assicurato il pieno funzionamento del Dipartimento per le politiche comunitarie, con particolare riferimento ad attività di importanza strategica quali quelle svolte per il tramite del CIACE o della struttura di missione per le procedure di infrazione.

 

G/1209/99/5

DI GIOVAN PAOLO

La 5a Commissione permanente,

in sede di esame del disegno di legge finanziaria per il 2009, considerate le riduzioni delle autorizzazioni di spesa del Fondo contributi agli interessi per il credito all'esportazione di cui alla legge n. 295 del 1973 e la prossima sospensione dell'operatività del Fondo 295/73 per assenza di disponibilità impegnabili,

impegna il Governo,

ad assicurare lo stanziamento delle risorse necessarie a garantire la continuità nel triennio 2009-2011 del finanziamento delle esportazioni a pagamento differito, a sostegno delle esportazioni delle imprese italiane di beni di investimento.