Legislatura 16ª - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 91 del 02/12/2008
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Il presidente AZZOLLINI, ad ulteriore specificazione dei criteri di inammissibilità, per quanto riguarda gli emendamenti al bilancio precisa che, sulla base di una interpretazione letterale dell'articolo 129,comma 3, R.S.,quando una parte di una u.p.b. risulti modulata dalla legge finanziaria gli emendamenti relativi alla u.p.b. stessa debbono essere presentati al ddl finanziaria. Poiché, però, con la nuova struttura del bilancio le u.p.b. hanno subìto un processo di ampliamento circa la propria portata e d'altra parte si è avuta una proliferazione del numero dei capitoli, ciò può aver implicato in molti casi che una parte quantitativamente poco significativa di una u.p.b. risulti modulata in legge finanziaria, mentre la restante, cospicua parte rimanga fissata con legge di bilancio. Data anche la difficoltà a ricostruire in ogni caso le quote in cui questa diversa sede di modulazione trova sviluppo, per un motivo di economicità si è inteso non dichiarare inammissibili emendamenti presentati al ddl bilancio nell'ipotesi in considerazione, fermo rimanendo che con Nota di variazioni si avrà il completo allineamento contabile tra i diversi strumenti legislativi.
Dichiara quindi inammissibili gli emendamenti 2.Tab.2.25-5, 2.Tab.2.26-5, 2.Tab.2.30-5, 2.Tab.2.43-5, 3.Tab.3.1-5, 8.1, 8.2, 8.3.
Si passa all’illustrazione degli emendamenti presentati relativamente al disegno di legge n. 1210.
Il sottosegretario VEGAS, nell’illustrare gli emendamenti governativi 2.TAB.2.22-5, 2.TAB.2.23-5, 2.TAB.2.28-5, 2.TAB.2.29-5 e 2.1, evidenzia che gli stessi non recano alcuna modifica sostanziale agli stanziamenti previsti, limitandosi ad apportare mere correzioni di errori materiali. Precisa inoltre che l’emendamento 2.TAB.2.29-5 accoglie una specifica richiesta della Presidenza della Repubblica, finalizzata alla riduzione delle risorse finanziarie destinate a tale organo costituzionale.
Tutti i restanti emendamenti vengono dati per illustrati.
Si passa all’espressione del parere del relatore e del rappresentante del Governo sugli emendamenti presentati.