Legislatura 16ª - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 91 del 02/12/2008

Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico (n. 36)

(Parere al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ai sensi dell'articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Esame e rinvio)

           

Il senatore Massimo GARAVAGLIA (LNP), in sostituzione del relatore Latronico, illustra l'atto del Governo in titolo segnalando, per quanto di competenza, che la legge finanziaria per l’anno 2007 (articolo 1, comma 605) ha previsto interventi per il rilancio della scuola pubblica quali: misure per la formazione delle classi per incrementare il valore medio nazionale del rapporto alunni/classe dello 0,4, la riduzione degli organici ATA, un piano di assunzioni triennali, la trasformazione di graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento. Al riguardo fa presente che la legge finanziaria per l’anno 2008 (articolo 2, commi 411 e 412) ha poi previsto misure strutturali quali incrementi del numero delle classi, ed il completamento del piano di riconversione del personale docente in soprannumero sull’organico provinciale. Rileva che il comma 412 della stessa legge finanziaria ha quantificato i risparmi di tali misure in 535 milioni per l’anno 2008, 897 milioni per l’anno 2009, 1.218 milioni per l’anno 2010 e 1.432 milioni a decorrere dall’anno 2011. Fermo restando tali risparmi, rileva che il decreto-legge  n. 112 del 2008 (articolo 64) ha poi previsto l’incremento di un punto del rapporto alunni/docenti, la riduzione del 17 per cento del personale ATA nel triennio 2009-2011 ed il piano programmatico in esame. I risparmi associati a tali misure sono quantificati in misura non inferiore a 456 milioni di euro per l’anno 2009, a 1.650 milioni di euro per l’anno 2010, a 2.538 milioni di euro per l’anno 2011 e a 3.188 milioni di euro a decorrere dal 2012. A ciò si aggiungano i risparmi stimati dall’introduzione del maestro unico (decreto-legge n. n. 137 del 2008). Nell’ambito di questa cornice finanziaria, rileva che il piano programmatico si inserisce dando conto degli interventi e dei tagli di personale considerando sia quelli previsti dalla legge finanziaria per l’anno 2008, sia quelli previsti dal decreto-legge n. 112 citato. Osserva, innanzitutto, come rilevato durante il dibattito presso l’altro ramo del Parlamento, che il piano risulta al momento sprovvisto della verifica della Ragioneria generale dello Stato sulla relazione tecnica. Rileva, poi, che nella relazione tecnica allegata è indicato soltanto il numero di personale da ridurre, anche indicando i tagli previsti dalla legge finanziaria per l’anno 2008. Elementi di quantificazione sono riportati nella relazione tecnica al decreto-legge n. 112 del 2008 ma limitatamente alle norme del decreto stesso. Tuttavia, posto che il piano dà conto anche di alcuni effetti della legge finanziaria per l’anno 2008 e che successivamente è stato emanato il decreto-legge n. 137 citato, informa che sarebbe opportuno disporre di una relazione tecnica integrata con elementi di quantificazione dei risparmi (e non solo delle unità di personale) associati a ciascun intervento normativo (legge finanziaria per l’anno 2008, decreti-legge n. 112 e n. 137) al fine di consentire la verifica delle economie scontate a legislazione vigente e di far chiarezza sui singoli effetti addizionali di risparmio dei diversi provvedimenti legislativi. Inoltre, sarebbe opportuno chiarire quanta parte delle riduzioni di personale derivi dal turn over e se si tratti di riduzioni di posti relativi a personale effettivamente in servizio. Come segnalato, poi, dal Servizio del bilancio della Camera dei deputati, in relazione alla determinazione dell’organico della scuola primaria (punto 2), segnala che occorre acquisire chiarimenti circa il dato di 14.003 riduzioni stimate, tenuto conto che esso sembrerebbe basarsi sull’ipotesi che tutte le classi a tempo normale vengano ricondotte ad un orario di 24 ore settimanali, mentre il piano prevede che potrà essere realizzato anche un tempo scuola di 27 e 30 ore. Viene poi indicato come obiettivo il perseguimento di un rapporto complessivo alunni/classe pari a 0,40 mentre il decreto-legge n. 112 ha associato risparmi all’incremento di punto del rapporto alunni-docente: andrebbero forniti chiarimenti sul raccordo tra i due parametri. Andrebbero poi chiariti i criteri in base ai quali viene mantenuta la previsione di un tempo scuola articolato su 27, 30 e 40 ore settimanali a fronte di un’articolazione in 24 ore settimanali che deve essere privilegiata e dalla quale conseguono risparmi. Rileva che occorrerebbe poi acquisire elementi di quantificazione rispetto agli oneri relativi alla formazione linguistica obbligatoria prevista dal piano per i docenti della scuola primaria, anche al fine di valutarne la compatibilità rispetto alle risorse disponibili in bilancio, preordinate alla formazione dei docenti, a cui rinvia la relazione tecnica. Quanto infine alla riduzione del personale ATA, il piano prevede che si proceda alla "costituzione dell’organico di area C, nell’ambito delle risorse finanziarie e di organico" previste dal piano stesso: occorrerebbe acquisire una quantificazione dell’onere e acquisire indicazioni sulle risorse attualmente stanziate.

 

Il presidente AZZOLLINI, in attesa dei necessari chiarimenti da parte del Governo, propone di rinviare il seguito dell’esame del provvedimento in titolo.

 

Il seguito dell’esame viene quindi rinviato.

 

Il PRESIDENTE, stante l’assenza del rappresentante del Governo, propone di sospendere la seduta.

 

La seduta, sospesa alle ore 15,25, riprende alle ore 16,15