Legislatura 16ª - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 91 del 02/12/2008

       Il senatore MORANDO (PD) evidenzia come il testo del provvedimento ponga numerose questioni problematiche in ordine ai profili di copertura finanziaria. E’ dunque particolarmente necessario che, almeno in sede di discussione sul provvedimento, si metta in dovuta evidenza il contesto di straordinarietà della situazione economica e congiunturale nella quale il provvedimento viene adottato, posto che in situazioni di ordinario esame del provvedimento lo stesso risulterebbe meritevole di esplicite censure, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione. Il testo del decreto-legge prevede, infatti, apposite garanzie da parte dello Stato a favore del sistema bancario in relazione alle quali dovrebbero essere iscritte risorse in bilancio anche considerando la natura eventuale dell’escussione di tali garanzie. Dopo aver richiamato i provvedimenti già adottati in passato in materia di prestazione di garanzie pubbliche, nei quali si è ricorso ad un razionale calcolo di probabilità delle successive escussioni, al fine della stima degli oneri, sottolinea quindi la necessità che in sede di parere della Commissione bilancio sia evidenziata, con particolare enfasi, l’assoluta straordinarietà posta a base del decreto-legge, che altrimenti potrebbe costituire un pericoloso precedente in ordine ai profili di copertura finanziaria. Si sofferma, poi, sul previsto ricorso all’emissione di titoli di debito pubblico previsto dal testo del decreto, ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera b), che risulta non accettabile in quanto comporta un aumento dello stock del debito pubblico, nonché un incremento in termini di deficit. La legge n. 468 del 1978 vieta, inoltre, espressamente la previsione, nell’ambito di leggi di spesa, del ricorso al mercato, atteso che i limiti di tale ricorso sono fissati nella risoluzione relativa al DPEF e poi nell’ambito della legge finanziaria annuale. Esprime, quindi, una posizione di contrarietà su tale specifico punto del testo, che risulterebbe meritevole di un parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione. Dopo aver richiamato il dibattito svolto in ordine ai disegni di legge finanziaria e di bilancio, ed in particolare l’intervento del senatore Rossi, in ordine alla possibile emissione di titoli finalizzati al pagamento di crediti d’imposta, sottolinea che l’ipotesi in tal senso profilata dalla propria parte politica risulterebbe più coerente in quanto si ricorrerebbe ad un aumento del debito solo per il pagamento del debito pubblico e non già per il pagamento delle escussioni a carico delle banche. Rileva, inoltre, che con il provvedimento in esame si consente l’impegno di ingenti risorse di bilancio in via successiva e con mero atto amministrativo, ciò costituendo un profilo contrario al quadro contabile in materia di decisione di bilancio, nonché ai profili costituzionali. La condizione in tal senso posta nel corso dell’esame presso l’altro ramo del Parlamento, ove sia prevista la sottoposizione dei provvedimenti amministrativi di rimodulazione del bilancio al parere delle competenti commissioni parlamentari non risulta idonea a superare i dubbi di costituzionalità e conformità al sistema contabile posti dalla disposizione, per la quale è dunque necessario formulare una rigorosa osservazione in sede di espressione del parere.