Legislatura 16ª - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 91 del 02/12/2008
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IN SEDE CONSULTIVA
(1230) Conversione in legge,con modificazioni, del decreto-legge 9 ottobre 2008, n. 155, recante misure urgenti per garantire la stabilità del sistema creditizio e la continuità nell'erogazione del credito alle imprese e ai consumatori, nell'attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere all’Assemblea su testo ed emendamenti. Seguito e conclusione dell’esame del testo. Parere non ostativo con osservazioni. Rinvio del seguito dell’esame degli emendamenti. )
Il PRESIDENTE ricorda che si era in attesa, dall’inizio dei lavori della seduta odierna, dei chiarimenti da parte del Governo in ordine ai profili del testo del provvedimento.
Il senatore MORANDO, intervenendo incidentalmente osserva che si sta verificando sempre più frequentemente l’assenza del rappresentante del Governo nel corso dell’esame in Commissione, che impedisce lo svolgimento dei lavori in termini utili per l’espressione del parere della Commissione bilancio prima dell’inizio della discussione in Assemblea. Rileva, dunque, la necessità che si intervenga in tal senso, con un richiamo al Governo, posto che il dibattito presso la Commissione bilancio ed il conseguente parere che ne scaturisce è volto a sottolineare aspetti particolarmente qualificanti del provvedimento e costituisce un elemento di chiarezza necessario anche al fine dell’esame in Assemblea.
Il PRESIDENTE, dichiara di concordare con le osservazioni del senatore Morando, impegnandosi quindi al pieno rispetto dell’ordinario svolgimento procedurale dei lavori, con l’espressione del parere della Commissione bilancio prima dell’inizio della discussione in Assemblea. Dà quindi la parola al rappresentante del Governo per i chiarimenti richiesti.
Il sottosegretario CASERO dà lettura di una nota della Ragioneria generale dello Stato, che deposita agli atti, nella quale si evidenzia che il provvedimento non reca oneri immediati ma solo eventuali, in quanto precostituisce gli strumenti per l’attivazione di interventi a garanzia del sistema bancario, tenuto conto, peraltro, della straordinarietà ed urgenza della situazione economica anche sul piano internazionale.
Il senatore MORANDO (PD) evidenzia come il testo del provvedimento ponga numerose questioni problematiche in ordine ai profili di copertura finanziaria. E’ dunque particolarmente necessario che, almeno in sede di discussione sul provvedimento, si metta in dovuta evidenza il contesto di straordinarietà della situazione economica e congiunturale nella quale il provvedimento viene adottato, posto che in situazioni di ordinario esame del provvedimento lo stesso risulterebbe meritevole di esplicite censure, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione. Il testo del decreto-legge prevede, infatti, apposite garanzie da parte dello Stato a favore del sistema bancario in relazione alle quali dovrebbero essere iscritte risorse in bilancio anche considerando la natura eventuale dell’escussione di tali garanzie. Dopo aver richiamato i provvedimenti già adottati in passato in materia di prestazione di garanzie pubbliche, nei quali si è ricorso ad un razionale calcolo di probabilità delle successive escussioni, al fine della stima degli oneri, sottolinea quindi la necessità che in sede di parere della Commissione bilancio sia evidenziata, con particolare enfasi, l’assoluta straordinarietà posta a base del decreto-legge, che altrimenti potrebbe costituire un pericoloso precedente in ordine ai profili di copertura finanziaria. Si sofferma, poi, sul previsto ricorso all’emissione di titoli di debito pubblico previsto dal testo del decreto, ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera b), che risulta non accettabile in quanto comporta un aumento dello stock del debito pubblico, nonché un incremento in termini di deficit. La legge n. 468 del 1978 vieta, inoltre, espressamente la previsione, nell’ambito di leggi di spesa, del ricorso al mercato, atteso che i limiti di tale ricorso sono fissati nella risoluzione relativa al DPEF e poi nell’ambito della legge finanziaria annuale. Esprime, quindi, una posizione di contrarietà su tale specifico punto del testo, che risulterebbe meritevole di un parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione. Dopo aver richiamato il dibattito svolto in ordine ai disegni di legge finanziaria e di bilancio, ed in particolare l’intervento del senatore Rossi, in ordine alla possibile emissione di titoli finalizzati al pagamento di crediti d’imposta, sottolinea che l’ipotesi in tal senso profilata dalla propria parte politica risulterebbe più coerente in quanto si ricorrerebbe ad un aumento del debito solo per il pagamento del debito pubblico e non già per il pagamento delle escussioni a carico delle banche. Rileva, inoltre, che con il provvedimento in esame si consente l’impegno di ingenti risorse di bilancio in via successiva e con mero atto amministrativo, ciò costituendo un profilo contrario al quadro contabile in materia di decisione di bilancio, nonché ai profili costituzionali. La condizione in tal senso posta nel corso dell’esame presso l’altro ramo del Parlamento, ove sia prevista la sottoposizione dei provvedimenti amministrativi di rimodulazione del bilancio al parere delle competenti commissioni parlamentari non risulta idonea a superare i dubbi di costituzionalità e conformità al sistema contabile posti dalla disposizione, per la quale è dunque necessario formulare una rigorosa osservazione in sede di espressione del parere.
Il relatore Alberto FILIPPI (LNP) illustra una proposta di parere sul testo che tiene conto delle osservazioni emerse nel corso del dibattito, del seguente tenore: "La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminato il disegno di legge in titolo, esprime, per quanto di propria competenza, parere di nulla osta.
La Commissione osserva che il testo fonda la propria straordinaria connotazione, sia per quanto riguarda i profili di copertura che per quanto concerne l'attuazione della spesa attraverso provvedimenti di natura amministrativa - difficilmente inquadrabile nei normali parametri di giudizio della legge di contabilità di Stato - sulla eccezionalità della congiuntura internazionale che ha registrato anche in altri Paesi europei interventi del medesimo segno.".
Il senatore MORANDO (PD), in dichiarazione di voto sulla proposta di parere testé illustrata, pur prendendo atto delle osservazioni formulate nella medesima, ribadisce la necessità di un parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, sulla previsione di cui alla lettera d) dell’articolo 1.
Il PRESIDENTE, verificata la presenza del numero legale, pone quindi ai voti la proposta di parere illustrata dal relatore, che risulta approvata dalla Commissione, risultando pertanto non accolta la proposta di parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, sull’articolo 1, comma 1, lettera d).
Il seguito dell’esame è dunque rinviato.
La seduta termina alle ore 17,05.