Legislatura 16ª - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 90 del 27/11/2008
Azioni disponibili
Il senatore PICHETTO FRATIN (PdL), relatore sul disegno di legge n. 1209, rivendica la scelta operata dal Governo di attribuire alla legge finanziaria il compito di fissare i saldi di finanza pubblica. Essa reca, peraltro, risorse aggiuntive per la contrattazione, stanziamenti aggiuntivi per l’ordine pubblico e interventi sugli ammortizzatori sociali. Non si tratta di interventi parziali se si considera un contesto più ampio nel quale ricomprendere il decreto-legge n. 112 del 2008 ed i provvedimenti collegati. A breve ciò si completerà con i provvedimenti che il Governo intende adottare per affrontare la crisi in atto. Pur apprezzando il richiamo ad un maggior coraggio nelle scelte svolto dal senatore Nicola Rossi, ritiene, tuttavia, che non si possa prescindere dalle risorse disponibili e che la fiducia, da più parti invocata, si realizza nel fatto di aver mantenuto i conti in ordine. D’altro canto, una manovra aggiuntiva finanziariamente non sostenibile per la dimensione degli interventi sarebbe penalizzata dai mercati finanziari in termini di crescita dei tassi d’interesse, con effetti controproducenti. In relazione alle misure per incentivare i consumi - che a suo giudizio hanno una forte componente psicologica - fa presente che occorre esprimere un giudizio solo dopo aver esaminato i provvedimenti anticiclici all’attenzione del Governo. Conclude rilevando che il percorso finora avviato dimostra che il Governo è riuscito a mantenere una posizione di assoluto equilibrio.
Il sottosegretario VEGAS, dopo aver ringraziato i relatori e gli intervenuti, rileva come sia stato sviluppato un dibattito diverso dal passato e connotato dallo sforzo comune a fornire le soluzioni migliori per fronteggiare l’attuale situazione congiunturale. Ciò appare il risultato di un cambiamento di approccio politico che sta caratterizzando questo periodo storico del paese e assolutamente condivisibile in una situazione di difficoltà economica.
La principale critica al Governo è stata quella di approvare una legge finanziaria che non tiene conto dell’attualità, ostinandosi a non modificarla. A ciò contrappone l’opportunità sia di contenere gli ambiti di intervento della finanziaria rinviando misure più specifiche a normative di settore, sia di valorizzare il ruolo allocativo del bilancio per agire sullo stock, anziché sui flussi. La legge finanziaria si è limitata a mantenere inalterati i saldi fissati con la manovra di luglio, assicurando trasparenza e stabilità. A sua volta, la manovra operata con il decreto-legge n. 112 del 2008 è finalizzata a conseguire il pareggio nel 2011 attraverso il contenimento della spesa. Sebbene la congiuntura economica attuale possa determinare uno slittamento di tali obiettivi, sia attraverso una riduzione del tasso di crescita del PIL, sia attraverso un incremento delle spese automatiche, quali gli ammortizzatori sociali, tuttavia non appare opportuno operare interventi aggiuntivi perché l’andamento tendenziale a legislazione vigente potrebbe già determinare uno sforamento del limite del 3 per cento, discusso in ambito europeo. Per questo motivo il decreto-legge che adotterà il Governo per attuare misure di sostegno avrà una copertura finanziaria e sarà quindi neutrale rispetto ai saldi fissati con la manovra di luglio. D’altro canto, uno sforamento eccessivo dei vincoli europei non determinerebbe effetti positivi per il paese e soprattutto sugli strati più deboli della popolazione, posto che l’espansione della spesa ha un carattere generalmente regressivo. Occorre mantenere un sistema di conti pubblici stabile e, possibilmente, entro i limiti stabiliti dal patto di stabilità e crescita. Interventi di sostegno all’economia sono auspicabili, purché non raggiungano dimensioni elevate che determinerebbero effetti controversi sull’economia del paese. Ritiene indispensabile affrontare il tema degli ammortizzatori sociali, operare misure strutturali e ridurre permanentemente la spesa corrente. Su questi temi il confronto tra maggioranza e opposizione è davvero prezioso. Le misure volte a ridurre i meccanismi di formazione della spesa corrente dovranno essere esaminati in un prossimo futuro. Infine, per quanto concerne il patto di stabilità interno, rileva che durante l’esame presso la Camera dei deputati è stato fatto lo sforzo di accelerare gli investimenti degli enti locali senza tuttavia modificare la struttura finanziaria del patto di stabilità interno. Probabilmente, in questa direzione dovrà essere fatto uno sforzo ulteriore, facendo tuttavia appello al senso di responsabilità che ha sempre distinto gli amministratori locali.
Il presidente AZZOLLINI ringrazia gli intervenuti e ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti ai disegni di legge in titolo è fissato per le ore 20 di venerdì 28 novembre.
Il seguito dell’esame congiunto viene quindi rinviato.