Legislatura 16ª - Commissioni 5° e 8° riunite - Resoconto sommario n. 2 del 18/06/2008

Il senatore VIMERCATI (PD) ,riferendosi all'intervento del senatore Gallo reso nel corso della precedente seduta, nel quale lo stesso richiamava tutte le forze politiche ad un approccio costruttivo e di non contrapposizione, ritiene necessario evidenziare allo stesso come alle Commissioni riunite i dati oggettivi della crisi, quali risultanti dall'ultimo bilancio. Risulta inequivocabilmente che la compagnia aerea di bandiera ha  registrato per il 2007 una perdita di 495 milioni di euro, mentre sono 215 i milioni di euro di perdite riferiti al primo trimestre 2008. I certificatori del bilancio di Alitalia hanno sottolineato come sia un dato evidente che l'azienda non ha liquidità sufficiente per i prossimi dodici mesi, sottolineando che, se i fornitori pretendessero pagamenti puntuali, l'azienda non avrebbe liquidità sufficiente per assicurare l'operatività corrente.

Ricorda quindi che in occasione della prima lettura del provvedimento in esame l'atteggiamento della sua parte politica è stato quello evocato dal senatore Gallo, anche perché si auspicava l'esistenza di una cordata di imprenditori per la privatizzazione della compagnia aerea di bandiera in relazione alla quale appariva necessario intervenire con un prestito finalizzato a consentire il perfezionamento dell'operazione.

Il provvedimento che perviene dall'altro ramo del Parlamento è stato invece stravolto, per cui da un prestito con la sopra ricordata finalizzazione si è giunti ad un contributo sostanzialmente alla cieca e senza prospettiva. Muta quindi la natura dell'intervento, ed è perciò che alla sua parte politica non può essere imputato un cambiamento di posizione, anche perché non si è ancora manifestata la tanto evocata "cordata" di imprenditori. Si è quindi in presenza dell'ennesimo provvedimento che disperde risorse finanziarie degli italiani senza assicurare alcuna concreta prospettiva di risanamento.

Ricorda poi brevemente le principali fasi del processo di privatizzazione, a partire dal fallimento dell'accordo con KLM e rivendica al  Governo Prodi il merito di aver compiuto un'operazione di grande trasparenza, ponendo in essere ben due procedure in esito alle quali Air France fu ritenuto il miglior offerente e l'unica seria prospettiva per il rilancio dell'azienda. Sono quindi sopraggiunte le dichiarazioni del Presidente del Consiglio che hanno contribuito al fallimento definitivo della trattativa e di cui oggi non rimane nulla di concreto  mentre rispetto ad una situazione in cui, stante l'incremento dei prezzi del carburante, le condizioni di mercato sono notevolmente peggiorate, è da interrogarsi seriamente su chi possa essere in grado oggi di formulare proposte migliori. In realtà, bocciando la proposta di Air France si è allontanato l'unico possibile compratore senza offrire in cambio nulla. Chiede quindi che il Governo si assuma le proprie responsabilità innanzi al Parlamento sulle quali ritiene necessario richiamare l'attenzione del Paese.

Ricorda come si disse, tra le ragioni del mancato consenso del centro-destra, che il piano di Air France penalizzasse Malpensa, ed al riguardo non si può che constatare come oggi, a fronte dei trecento milioni di euro erogati per Alitalia, nulla venga fatto per Malpensa. Non comprende quindi come la Lega Nord possa continuare a dare il suo sostegno al provvedimento quando risulta con evidenza che il Governo non soltanto non pone attenzione alla situazione di Malpensa, ma ritiene di non intervenire neanche in favore dell'Esposizione Universale, ricevendo perciò le critiche anche del sindaco Moratti.

Conclude quindi preannunciando il voto contrario della sua parte politica e ribadendo la richiesta al Governo di fornire al più presto indicazioni sulla reale situazione della compagnia di bandiera e sul processo di dismissione della partecipazione statale in Alitalia.