Legislatura 16ª - Commissioni 5° e 8° riunite - Resoconto sommario n. 2 del 18/06/2008

Il senatore PAPANIA (PD) evidenzia come alla base dello scarso interesse degli investitori vi sia il dato indubbio dei notevoli costi che sostiene l'azienda, sia per il personale sia per la necessità di effettuare continui interventi di manutenzione dovuti all'obsolescenza delle strutture e dei veicoli. E' questo l'elemento principale su cui occorrerebbe riflettere, e su tale dato si colgono anche le ragioni dell'abbandono della trattativa da parte di Air France, che si è allontanata non soltanto perché sono stati evocati altri possibili investitori, ma soprattutto per l'atteggiamento dei sindacati e il peso dei costi aziendali. Di positivo, dell'offerta della compagnia aerea francese vi era l'esistenza di un piano industriale con interventi strutturali, investimenti ed un piano di rientro attraverso iniziative che interessavano anche il personale.

Col provvedimento in esame invece, quale risulta a seguito delle modifiche approvate dall'altro ramo del Parlamento, si indebolisce la possibilità concreta di ricevere offerte degli investitori, in quanto l'articolato in esame costituisce un intervento confuso che, consentendo l'impiego del cosiddetto prestito ponte per ripianare le perdite patrimoniali, contribuisce a dare un messaggio negativo circa le possibilità reali di risanamento dell'impresa e quindi sull’appetibilità dell’investimento.

La realtà è che i fondi erogati in tal modo sono attribuiti sostanzialmente a fondo perduto. Altro elemento di debolezza è la deroga che si introduce alle norme sulla privatizzazione, prefigurando un diverso percorso che coinvolge soggetti direttamente interessati all'acquisizione,  come è avvenuto consegnando a Banca Intesa San Paolo un potere decisionale grande nel processo di privatizzazione. Il provvedimento inoltre alimenta i contrasti con l'Unione europea, impegna risorse di cittadini che potevano essere diversamente utilizzate e non dà alcuna attenzione né al piano industriale per il risanamento, né a iniziative di partenariato con i principali vettori internazionali; aspetti questi a suo avviso necessari. Conclude osservando come si assista soltanto all'ennesimo tentativo di prendere tempo e si indebolisca ulteriormente la possibilità concreta di individuare investitori seriamente interessati.