Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00052

Atto n. 1-00052

Pubblicato il 5 novembre 2008, nella seduta n. 85
Esame concluso nella seduta n. 259 dell'Assemblea (29/09/2009)

PISTORIO , CINTOLA , CUFFARO , D'ALIA , OLIVA , PETERLINI , PINZGER , FOSSON , GIAI , POLI BORTONE

Il Senato,

premesso che:

il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) costituisce, fin dalla sua istituzione con legge n. 289 del 2002 (legge finanziaria per il 2003), lo strumento principale di governo della nuova politica regionale nazionale per la realizzazione di investimenti nelle aree sottoutilizzate;

la strategia unitaria nella programmazione degli interventi e la flessibilità nell'allocazione delle risorse consentono di impostare una politica regionale nazionale coerente con i principi e le regole di quella comunitaria e di conseguire una maggiore capacità di spesa in conto capitale, condizione essenziale per soddisfare anche il principio di addizionalità, scaturente dagli impegni assunti dall'Italia con l'Unione europea;

la legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria per il 2004), che ha rimodulato le modalità applicative del Fondo, al fine di un maggiore equilibrio tra incentivi e investimenti a favore di questi ultimi, ha affidato al FAS l'obiettivo di accelerare la spesa in conto capitale, prevedendo che questo sia incluso tra i criteri che presiedono alla rimodulazione delle risorse. In particolare, per gli interventi infrastrutturali ha stabilito che la loro attuazione avvenga secondo le procedure previste dagli accordi di programma quadro, con priorità per gli interventi nei settori della sicurezza, dei trasporti, della ricerca, dell'acqua e del rischio idrogeologico;

la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), attribuiva alla programmazione settennale del FAS 64 miliardi di euro da destinare ad interventi per l'85 per cento in favore del Mezzogiorno anche attraverso il co-finanziamento dei programmi a valere sui fondi strutturali 2007-2013;

i maggiori provvedimenti finanziari e di politica economica emanati nel 2008 dal Governo in carica ripropongono i problemi dei tagli di risorse relative al FAS e delle modalità e finalità del relativo utilizzo, già sottolineato dai Presidenti delle Regioni in sede di confronto sulla "manovra d'estate", di cui alla legge n. 133 del 2008;

in quella sede il Governo aveva condiviso la richiesta avanzata dalle Regioni di attivare un tavolo di confronto per ogni aspetto riguardante il FAS, così come previsto anche dalle disposizioni normative e programmatiche riguardanti il fondo;

le ingenti risorse impiegate finora in maniera difforme ammontano complessivamente a circa 12,8 miliardi e sono suddivise tra i seguenti provvedimenti: il decreto-legge n. 112 del 2008, cosiddetta "manovra di luglio", ha ridotto gli stanziamenti di 7.972 milioni di euro ai fini della parziale correzione dei saldi di finanza pubblica; il decreto-legge n. 93 del 2008, cosiddetto decreto ICI, ha utilizzato 450 milioni di euro nel 2008 per la crisi dei rifiuti in Campania, nonché 500 milioni di euro per il 2008 e 500 per il 2009 per la parziale copertura dell'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale; il decreto-legge n. 97 del 2008 ha sottratto al fondo 240 milioni di euro nel triennio per la crisi relativa alla gestione dei rifiuti di altre città del Mezzogiorno; il decreto-legge n. 154 del 2008 ha disposto una riduzione per complessivi 1.945 milioni di euro: in particolare, è previsto un taglio di 780 milioni di euro per l'anno 2008 e di 525 milioni di euro per l'anno 2009 a copertura, da un lato, dei minori introiti dell'ICI per i Comuni e, dall'altro, dei maggiori oneri per il servizio sanitario nazionale (ticket sulla diagnostica), ai quali si sommano quelli in favore del Comune di Roma e del Comune di Catania per un importo complessivo di 800 milioni di euro nel 2008; il decreto-legge n. 162 del 2008 ha utilizzato 900 milioni per alimentare il fondo finalizzato a compensare gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, 233 milioni di euro per interventi in materia di protezione civile e 45 milioni ai fini della copertura delle agevolazioni fiscali e tributarie a favore di Umbria e Marche a seguito degli eventi sismici del 1997;

alla somma di 12,8 miliardi vanno poi aggiunti gli ulteriori tagli e rimodulazioni disposti dai disegni di legge 1441-bis(AS 1082), 1441-tere 1441-quater(AS 1167), in corso di approvazione da parte del Parlamento, tra cui 800 milioni di euro destinati alla banda larga e 150 alle zone franche urbane (tre annualità);

infine, le tabelle allegate al disegno di legge finanziaria per il 2009 dispongono uno slittamento delle previsioni finanziarie delle risorse, che risulteranno disponibili, in misura preponderante, solo a partire dal 2012 (47 miliardi di euro). A valere sul 2009, la tabella F prevede una riduzione, rispetto alla legge finanziaria per il 2008, di 4 miliardi di euro (imputazione da circa 10 miliardi a circa 6 miliardi). Per il 2010 la differenza fra le due previsioni è di circa 7 miliardi di euro,

impegna il Governo:

ad applicare rigorosamente i principi generali di riparto delle risorse tra Mezzogiorno e Centro Nord (rispettivamente 85 e 15 per cento) mantenendo, altresì, per quelle destinate agli investimenti pubblici in infrastrutture materiali e immateriali, secondo le procedure fissate dalla legge n. 208 del 1998, il consolidato criterio di distribuzione tra amministrazioni centrali e Regioni (pari, rispettivamente, al 20 e all'80 per cento del totale);

a ricostituire le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, impiegate nel corso della XVI Legislatura in maniera difforme rispetto alle finalità proprie, con i tempi e con i modi già individuati in precedenti atti di indirizzo e accolti dal Governo;

a garantire che le risorse disponibili siano strettamente riservate alle finalità istituzionali proprie dello stesso Fondo e che non vengano distratte per coprire azioni con finalità diverse o destinate anche a quei territori non rientranti nella definizione giuridica di area sottoutilizzata così come individuata ai sensi e nelle forme stabiliti dalla normativa vigente.