Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00048

Atto n. 1-00048

Pubblicato il 29 ottobre 2008, nella seduta n. 80
Ritirato

D'ALIA , PINZGER , FOSSON , CINTOLA , PETERLINI , THALER AUSSERHOFER , GIAI , CUFFARO

Il Senato,

premesso che:

negli ultimi mesi nell'est dell'India, ed in particolare nello Stato di Orissa, è in atto una sistematica persecuzione anticristiana, con atti di violenza inconcepibili contro religiosi, edifici religiosi e interi villaggi a maggioranza cristiana. In tale Stato sono 50.000 le persone in fuga, oltre 60 i morti, oltre a circa 12.000 persone scomparse dai campi profughi allestiti dal governo dell'Orissa;

tale situazione di fatto si prolunga da 15 anni con agguati, roghi di chiese, pestaggi, discriminazioni;

in Iraq, nell'area contesa tra curdi e sunniti con epicentro la città di Mosul, in ottobre sono state uccise 14 persone e, in particolare tra il 2004 e il 2008, oltre 50.000 famiglie cristiane sono state costrette a fuggire;

comunità cristiane vengono perseguitate in Cina, in molti Paesi africani ed in Asia, soprattutto dove vigono regimi islamici;

considerato che:

secondo l'articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani "ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione e credo, la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti";

sembrerebbe, citando l'opinionista del "Corriere della Sera", Angelo Panebianco, che "per noi e per l'Europa, il fatto che in tante parti del mondo persone di fede cristiana vengano perseguitate e, con frequenza, uccise, non sia un problema sul quale occorra sensibilizzare l'opinione pubblica", mentre in altre occasioni la stampa, le televisioni e gli stessi cittadini si sono mobilitati sensibilizzando l'opinione pubblica;

domenica 26 ottobre 2008 papa Benedetto XVI auspicava che i responsabili civili e religiosi di tutti i Paesi compiano dei gesti significativi ed espliciti di amicizia nei confronti delle minoranze,

impegna il Governo:

ad intervenire direttamente presso le autorità nazionali indiane affinché sia fatta chiarezza e siano individuati i responsabili che propugnano azioni di pulizia etnico-religiosa in India, affinché vengano adottate effettive misure di sicurezza nei confronti delle minoranze religiose cristiane, sia previsto l'effettivo risarcimento dei danni subiti dalle comunità religiose oggetto di atti vandalici e siano assicurati alla giustizia gli autori degli omicidi e degli attentati;

ad adottare inoltre identica iniziativa volta a contrastare le persecuzioni delle comunità cristiane in Iraq come negli altri Paesi menzionati.