Legislatura 15ª - 12ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 42 del 31/01/2007

PROCEDURE INFORMATIVE 

Seguito dell'indagine conoscitiva sull'esercizio della libera professione medica intramuraria, con particolare riferimento alle implicazioni sulle liste di attesa e alle disparità nell'accesso ai servizi sanitari pubblici: audizione di organizzazioni sindacali e di categoria   

 

            Riprende l'indagine conoscitiva sospesa nella seduta del 23 gennaio 2007.

 

            Il dottor COZZA svolge alcune considerazioni sui vantaggi ai fini della libera scelta degli utenti che l'adozione dell'intramoenia dovrebbe comportare. Dopo essersi soffermato sulle cause del problema relativo alle liste d'attesa, si pronuncia a favore dell'esclusività del rapporto di lavoro dei medici. Tiene quindi a sottolineare l'importanza di una gestione trasparente dell'attività libero-professionale intramuraria, mettendo in evidenza le condizioni essenziali a tale finalità.

 

            Ha quindi la parola il dottor GARRAFFO, il quale specifica le ragioni strutturali alla base della perdurante questione della lunghezza delle liste d'attesa. A questo proposito, ritiene che l'attività libero-professionale intramuraria non sia da annoverare tra le cause del fenomeno. Prosegue esprimendo considerazioni sulle caratteristiche di una miglior organizzazione delle strutture al fine di una buona resa dell'attività libero-professionale dei medici.

 

            Il dottor MASUCCI esprime le proprie opinioni circa la valorizzazione degli studi professionali nell'ambito di un generale riassetto organizzativo dell'assistenza medica sul territorio, quale efficace risposta al problema delle liste d'attesa e adeguata modalità di esercizio dell'attività libero-professionale.

 

            La signora ROCCATANI si esprime favorevolmente circa la possibilità dei medici di svolgere attività libero-professionale in regime di intramoenia. Prosegue soffermandosi in particolare sulla necessità di un conseguente adeguamento strutturale.

           

            Seguono indi domande e richieste di chiarimento da parte dei senatori.

 

Il senatore TOMASSINI (FI), pone quesiti relativamente al rapporto tra l'adozione dell'intramoenia e il fenomeno delle liste d'attesa, alla possibilità di un effettivo svolgimento della libera professione intramuraria oltre il previsto termine del 31 luglio prossimo, nonché sulla congruenza della previsione dell'obbligo di rapporto esclusivo per i medici.

 

Il senatore CURSI(AN), dopo aver ribadito l’inidoneità dell’attività libero professionale intramuraria a ridurre le liste di attesa, lamenta la scarsa attenzione dell’Esecutivo su quest’ultimo aspetto. Esprime, indi, stupore per le dichiarazioni del rappresentante della Cisl nelle quali si richiama la disponibilità del Governo ad una proroga triennale del termine entro cui le aziende sanitarie sono chiamate ad adeguare le proprie strutture per l’esercizio dell’intramoenia. Chiede infine ragguagli in ordine al ritardo delle regioni nell’utilizzare gli stanziamenti per adeguare le strutture sanitarie e alla questione dell’esclusività, richiamando le ragioni che inducono a ritenere fallimentare la normativa vigente in materia di intramoenia.

 

La senatrice VALPIANA (RC-SE) chiede un approfondimento in merito all’incidenza dei DRG sulla spesa sanitaria e sulla lunghezza delle liste di attesa.

 

Il senatore MASSIDDA (DC-PRI-IND-MPA) invita a fornire indicazioni su come migliorare la disciplina dell’intramoenia, alla luce delle originarie finalità.

 

Il senatore GRAMAZIO(AN), dopo aver sottolineato l’inadeguatezza della normativa che presiede all’esercizio della libera professione intramuraria, chiede conferma del disagio degli operatori del settore rispetto alle iniziative ministeriali.

 

Il PRESIDENTE sottolinea che l'Ufficio di Presidenza di ieri ha ribadito la necessità di una rapida conclusione dei lavori relativi all'indagine conoscitiva in titolo, per consentire, attesa la disponibilità del Ministro, un risultato utile per future iniziative legislative.

 

Ai quesiti posti, risponde anzitutto il dottor COZZA, il quale ribadisce che fra le cause che sottendono la consistenza delle liste di attesa non si può disconoscere il ruolo svolto dall’esercizio della libera professione, per la quale auspica l’individuazione di regole trasparenti. Svolge indi talune riflessioni con riferimento al tema dell’esclusività.

 

Il dottor GARRAFFO conferma l’iniziale disponibilità del Governo ad una proroga triennale del termine entro cui le aziende sanitarie sono tenute ad assicurare l'esercizio generalizzato dell'attività intramuraria. Propone indi che tale attività sia svolta in strutture convenzionate con le aziende sanitarie e si sofferma, da un lato, sulle vigenti disposizioni in materia, invitando a rafforzare il ruolo della contrattazione, e, dall'altro, sul tema dell’esclusività.

 

Il dottor  MASUCCI, dopo essersi soffermato sulla necessità di adeguare l’indennità di esclusività, ribadisce l'importanza di valorizzare le realtà ambulatoriali, nelle quali consentire l'esercizio dell'intramoenia.

 

La dottoressa ROCCATANI sottolinea che le principali criticità derivano dalla mancata applicazione della disciplina dell’intramoenia e sottolinea che l’esclusività costituisce uno strumento indispensabile per assicurare la qualità del Servizio sanitario.

 

Il PRESIDENTE, dopo aver espresso l’auspicio che si possa giungere sollecitamente ad individuare soluzioni condivise, dichiara chiusa l’audizione, rinviando il seguito della procedura informativa.