Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00966
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Atto n. 3-00966 (in Commissione)
Pubblicato il 27 settembre 2007
Seduta n. 223
SCARPA BONAZZA BUORA , BARBA , COMINCIOLI , PICCIONI , SANCIU , ZANETTIN - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle politiche agricole alimentari e forestali. -
Premesso che:
il ministro De Castro, con un comunicato stampa del 30 agosto 2007 ha rilanciato l’idea di organizzare in tempi rapidi una grande conferenza con gli Stati generali della pesca, definendo l’iniziativa come: “l’occasione migliore per esaminare congiuntamente le diverse problematiche ancora aperte anche in vista della prossima Legge Finanziaria, che dovrà garantire la stabilizzazione degli interventi a sostegno del settore, nonché nuove misure di carattere strutturale, tenuto conto anche della mancata applicazione dell’IVA agricola alla pesca”;
il mondo ittico ha accolto con particolare interesse le dichiarazioni del Ministro vedendo in prospettiva l’occasione opportuna per mettere finalmente a punto una strategia programmatica tale da fornire la tabella di marcia per il prossimo futuro, purché tale assise sia organizzata al più presto, comunque prima di importanti appuntamenti governativi, quali la finanziaria e la revisione dei decreti legislativi della pesca in virtù di quanto disposto dalla legge delega 228/2006;
nonostante le diverse e ripetute dichiarazioni di intento del Ministro, permangono tuttavia i ben noti e gravi problemi del mondo ittico relativi al continuo aumento del costo del carburante, alle sperequazioni create dal fisco con lo studio di settore della pesca SG90U, alla burocrazia spesso soffocante per le imprese, all’incertezza sull’applicazione delle normative di settore, al mancato avvio dell’agevolazione sull’IVA, eccetera;
in particolare la crescita senza sosta dei prezzi del carburante è in questi giorni sotto gli occhi di tutti con il barile di petrolio che ha ormai raggiunto prezzi record: tale situazione sta aggravando sempre più la portata di una crisi già molto pesante dei redditi degli addetti del mondo ittico con gravi conseguenze anche sull’occupazione, nonché sull’indotto;
la mancata applicazione del regime speciale IVA al settore, previsto dalla legge 81/2006, anche se motivata da “insormontabili difficoltà emerse in sede comunitaria”, rappresenta un altro vulnus alle aspettative del mondo della pesca ed è pertanto necessario fornire strumenti alternativi, con lo stesso impatto agevolativo per le imprese, giovando poco o nulla disquisire sulla superficialità dell’esecutivo che ha varato la norma;
lo studio di settore SG90U, relativo alla pesca in acque marine, non rappresenta equamente la redditività delle imprese, tanto che all’aumento del prezzo del carburante corrisponde un aumento di redditività, quando è logico che viceversa dovrebbe corrisponderne una diminuzione essendo – innegabilmente – il carburante una voce di costo;
è necessario porre a regime alcuni strumenti agevolativi fiscali e previdenziali, specialmente stabilizzando la legge 30/1998 (di conversione del decreto-legge 457/1997, recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo del settore dei trasporti e l’incremento dell’occupazione”), dando un seguito “di fatto” alle parole espresse in più occasioni dal ministro, De Castro, anche allo scopo di poter così fornire alle imprese ittiche un orizzonte temporale almeno triennale,
si chiede di sapere:
quali proposte innovative si intendano portare agli Stati generali della pesca, come contributo per un’efficace e duratura crescita delle imprese che operano nel mondo della pesca;
quali misure si intendano promuovere a favore delle imprese di pesca in alternativa alla mancata applicazione dell’agevolazione IVA, atteso che lo stanziamento di bilancio di 12 milioni di euro ad essa assegnata dovrebbe comunque andare a nuove ed inedite misure alternative e non a rifinanziare misure già esistenti;
se non si ritenga opportuno sollecitare l’Amministrazione delle finanze, nell’ambito della revisione – in corso – dello studio di settore SG90U, affinché provveda ad annullare l’effetto distorsivo del prezzo del gasolio sulla redditività.