Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01794

Atto n. 4-01794

Pubblicato il 19 aprile 2007
Seduta n. 144

SCARPA BONAZZA BUORA , COMINCIOLI , PICCIONI , SANCIU , ZANETTIN , COSTA , BARBA - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

già a partire dalla metà di novembre 2006 sono stati osservati affioramenti mucillaginosi in strisce parallele in gran parte dell’Adriatico, in particolare con segnalazioni dalle marinerie di Ravenna, Rimini, Pesaro, Ancona, San Benedetto del Tronto, Pescara, Ortona, Termoli, Manfredonia, Bari e Brindisi, interessando in maniera più o meno estesa l’intera fascia costiera;

nei mesi invernali il fenomeno ha raggiunto in maniera estesa e preoccupante anche le marinerie ioniche sia pugliesi che calabresi;

l'emergenza dovuta al progredire dei fenomeni mucillaginosi lungo le coste adriatiche e dello Jonio sta creando sensibili problemi al mondo della pesca, giungendo in taluni casi al blocco forzato dell’attività, in quanto la presenza di mucillagini rende sempre più difficoltoso per tutte le tipologie di pesca l’esercizio dell’attività, stante l’occlusione totale degli attrezzi da pesca utilizzati ed il surriscaldamento degli apparati motore delle imbarcazioni a causa dell'intasamento dei filtri;

secondo recenti dati anticipati dall’ICRAM (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare) il fenomeno si sta estendendo in maniera molto preoccupante anche al Tirreno, interessando a macchia di leopardo ampi tratti di mare ad una distanza dalla costa di circa 30 miglia;

la situazione sta assumendo risvolti drammatici in alcune zone della costa, come dimostra il fermo forzato di circa 500 imbarcazioni tra Gallipoli, Leuca e Porto Cesareo;

le associazioni nazionali di categoria hanno sollecitato in diverse occasioni la Direzione generale della pesca a prendere urgenti provvedimenti in materia;

le associazioni della pesca hanno chiesto al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di adottare immediati provvedimenti, tra i quali l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale per il riconoscimento della calamità naturale prevista dal decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154;

ad oggi risultano ancora non attuate le disposizioni di legge previste dall’art. 14 e 14-bis del citato decreto legislativo 154/2004 relative al nuovo FSNPA (Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura);

le marinerie stanno attraversando un momento difficile anche per altri problemi quali, tra gli altri, la difficile applicazione della nuova disciplina europea per il Mediterraneo, l’aumento dei costi energetici, le difficoltà imposte alle imprese di pesca dal sistema di controllo satellitare c.d. blue box (VMS, Vessel Monitoring System), il mancato avvio del regime IVA agevolato introdotto con il decreto legge n. 2/2006;

la difficoltà del momento nel settore ittico è anche dimostrata dagli esiti dell’Assemblea di più marinerie dell’Adriatico, tenutasi a Chioggia il 14 aprile scorso, nel corso della quale i presenti hanno minacciato l’avvio di diverse forme di mobilitazione sia a livello regionale che nazionale per rivendicare il diritto alla soluzione dei problemi principali del comparto, quali, in primis, l’applicazione dell’Iva agevolata, ma anche l’eliminazione degli oneri per la gestione delle blue box, la definizione del fermo pesca 2007, e non ultimo il problema della mucillagine;

il Parlamento non può essere insensibile alle problematiche che affliggono il mondo della pesca marittima professionale e pertanto è auspicabile un’iniziativa da parte del Governo per far fronte ai problemi suesposti,

si chiede di sapere:

se si ritenga di intervenire prontamente con un apposito atto legislativo urgente, con la finalità di portare a soluzione le problematiche esposte nelle premesse, in particolare per evitare ulteriori problemi alle imprese ittiche, costrette al perdurare della presenza mucillaginosa a fermare l’attività, con ricadute socioeconomiche notevoli;

se non si ritenga di prevedere misure specifiche a favore delle marinerie danneggiate dalla presenza della mucillagine, attivando tempestivamente sia le provvidenze necessarie per sostenere il reddito delle imprese attraverso il fondo di solidarietà nazionale di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 154/2004, sia mettendo a punto un programma di fermo biologico o tecnico che, nel quadro del FEP (Fondo europeo per la pesca), consenta attraverso l’anticipazione dell’interruzione della pesca, una gestione rapida dell’emergenza;

se non si ritenga opportuno dare completa attuazione a quanto previsto dagli artt. 14 e 14-bis del citato decreto legislativo 154/2004 al fine di fornire alle imprese di pesca e all’Amministrazione Pubblica tutti gli strumenti utili a fronteggiare situazioni di crisi come quella che sta vivendo il settore negli ultimi mesi;

se non si ritenga di avviare, attraverso organismi scientifici riconosciuti, un programma di ricerca per far fronte alla sempre più diffusa presenza di mucillagini in mare.