Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02677
Azioni disponibili
Atto n. 4-02677
Pubblicato il 16 settembre 2014, nella seduta n. 311
AMATI , CIRINNA' , GRANAIOLA , VALENTINI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che la drammatica uccisione dell'orsa Daniza, che ha sollevato in tutta Italia un'ondata di proteste al di là di ogni aspettativa, risulta tanto più grave anche perché inserita nel quadro normativo nazionale ed internazionale che riguarda i principi di conservazione di questa specie, particolarmente severi;
considerato che:
l'Orso bruno (Ursus arctos) è una specie di interesse comunitario inserita: nella Convenzione di Berna, ratificata dall'Italia con la legge n. 503 del 1981, quale specie di fauna rigorosamente protetta (Allegato II); nella Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (normativa CITES), resa esecutiva dall'Italia con legge n. 150 del 1992 e modificata dalla legge n. 59 del 1993, integrata dal decreto legislativo n. 275 del 2001, quale specie il cui commercio è regolamentato per evitare uno sfruttamento incompatibile con la loro sopravvivenza (Appendice II); nella direttiva Habitat 92/43/CEE (recepita dall'Italia con decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997 n.357, modificato e integrato dal decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003 n.120) quale specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa (Allegato IV). Inoltre la legge nazionale 11 febbraio 1992 n.157 inserisce l'Orso bruno tra le specie particolarmente protette (art. 2, comma 1);
il quadro normativo comunitario, europeo e nazionale impone dunque allo Stato italiano la responsabilità di assicurare un soddisfacente stato di conservazione alle popolazioni di orso bruno presenti sul territorio nazionale ed ai loro habitat, ed impegna le Regioni a mettere in atto le azioni di tutela, gestione e monitoraggio delle stesse;
il quadro normativo nazionale e internazionale appena citato prevede un rigoroso divieto di abbattimento, cattura e disturbo in particolare durante le fasi del ciclo riproduttivo e di ibernazione, oltre che di detenzione e commercio;
la Direzione generale protezione della natura e del mare (DPNM) del Ministero dell'ambiente ha assunto attivamente l'impegno per la conservazione delle due popolazioni di Orso bruno, alpina e appenninica, attualmente presenti sul territorio italiano ed entrambe a forte rischio di estinzione (come emerge dalla scheda di valutazione della lista rossa della IUCN);
il DPNM ha avviato una fase di concertazione e collaborazione attiva con tutti gli enti territorialmente competenti, che ha portato alla realizzazione del Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'Orso bruno sulle Alpi centro-orientali (denominato PACOBACE), tendente a scongiurare la scomparsa dell'orso nelle Alpi centrali, promosso dal Parco naturale dell'Adamello Brenta, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e l'Istituto nazionale per la fauna selvatica;
tutto ciò a parere degli interroganti viene vanificato dall'atteggiamento assolutamente ignobile che ha portato all'abbattimento di Daniza. Altro non si può chiamare l'intervento di telenarcolessi che ne ha provocato il decesso, non è noto se per dose sbagliata o per luogo di inoculazione,
si chiede di sapere:
se al Ministro in indirizzo risulti se dalle analisi a seguito dell'autopsia eseguita dall'Istituto zooprofilattico nel quale l'animale è stato trasferito, siano emerse responsabilità quanto alle dosi dei farmaci somministrate preposti alla telenarcolessi;
se sia a conoscenza che il personale deputato all'operazione farmacologica fosse idoneo alla medesima;
in che modo si intenda provvedere alla gestione dei cuccioli orfani per evitare da un lato la morte, dall'altro il distacco dall'ambiente naturale, con la conseguente difficoltà di successivo reinserimento;
in che modo il Ministro in indirizzo voglia corrispondere opportunamente alle disposizioni nazionali e internazionali citate, prendendo anche opportuni provvedimenti di competenza nei confronti di quanti si siano dimostrati responsabili di gravi inadempienze;
in che modo si intenda far proseguire il programma di conservazione dell'orso bruno evitando nel contempo situazioni analoghe a quella qui presentata.