Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02665
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Atto n. 3-02665 (con carattere d'urgenza)
Pubblicato il 21 febbraio 2012, nella seduta n. 676
SPADONI URBANI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
il regio decreto-legge n. 246 del 1938, recante norme sulla "Disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni", utilizza all'articolo 1 termini che, oggi, si adattano molto bene ad identificare anche computer e altri apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni, ma che al tempo in cui la norma venne scritta erano riferiti ai soli apparecchi radio;
si apprende dai giornali che in questi giorni dalla Rai è stata manifestata l'intenzione di richiedere il pagamento di un "canone speciale" per il momento sollecitato esclusivamente ad artigiani, imprenditori, commercianti e altri liberi professionisti per il possesso non solo di televisori, ma anche di computer, videofonini, videoregistratori, Ipad e perfino per l'uso di apparecchi per la videosorveglianza;
Rete imprese Italia ha valutato la cifra che complessivamente è stata richiesta a 5 milioni di imprese in circa 980 milioni di euro;
a giudizio dell'interrogante è evidente l'assurdità di tale pretesa, giustificata solo formalmente dalla norma prima richiamata e non certo dalla sua ratio: il decreto è infatti del 1938, la prima trasmissione Rai del 1954. Computer, Ipad e quant'altro erano oggetti nemmeno immaginabili nel 1938;
considerato che:
la Rai non fornisce alcun servizio sulla rete web, né può sentirsi autorizzata ad applicare nuove tasse ad utenti per i quali non offre alcun servizio;
in ogni caso si ritiene necessario fare chiarezza sull'interpretazione da dare al regio decreto-legge n. 246 del 1938, già in buona parte emendato o cancellato, ristabilendo con chiarezza che l'oggetto della legge sono solo le radio e che solo i possessori di televisioni sono tenuti al pagamento della tassa nota come "canone Rai",
si chiede di sapere:
se il Governo non intenda intervenire sulla vicenda al fine di chiarire che non può essere chiesto il pagamento di un canone nei termini illustrati in premessa;
se non si intenda chiarire eventuali responsabilità per un'iniziativa del tutto gratuita ed estemporanea non degna di un Paese civile.