Legislatura 16 Risposta ad interrogazione scritta n° 864


Risposta all'interrogazione n. 4-02825
Fascicolo n.84

Risposta. - In primo luogo appaiono condivisibili le affermazioni dell'interrogante con riguardo alla necessità di realizzare, anche nella pubblica amministrazione, un considerevole risparmio nell’uso della carta, così come di altre risorse quali l'energia elettrica, l’acqua e, in generale, di tutte le risorse/forniture necessarie.

Come correttamente rilevato, il risparmio di carta costituisce un importante obiettivo non solo per l’abbattimento dei costi della pubblica amministrazione,. ma anche per contribuire, in modo concreto, alla riduzione dell’impatto ambientale che deriva dal suo smodato utilizzo.

In via preliminare, occorre segnalare che obiettivo primario del Governo e in particolare del Ministro è sviluppare cd incrementare quella forma di organizzazione denominata e-government, ovvero quel processo di informatizzazione il quale, unitamente ad azioni di cambiamento organizzativo, consente di trattare la documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi digitali, grazie all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; ciò allo scopo di ottimizzare il lavoro degli enti e di offrire agli utenti (cittadini ed imprese) sia servizi più rapidi, che nuovi servizi, attraverso, ad esempio, i siti web delle amministrazioni, ovvero a livello strutturale la cosiddetta dematerializzazione della documentazione prodotta nell’ambito dell’attività della pubblica amministrazione.

In tal senso, il codice dell’amministrazione digitale (CAD), che ha lo scopo di assicurare e regolare la disponibilità, la gestione, l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale utilizzando, con le modalità più appropriate, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e nei rapporti tra amministrazione e privati, permette, attraverso la dematerializzazione che ne consegue, di ridurre notevolmente i costi di carta e del relativo impatto ecologico.

Anche lo strumento della posta elettronica certificata (PEC), che permette di dare ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento, va in questa direzione, consentendo ai cittadini e alla pubblica amministrazione di liberarsi dei costi, economici e di impatto ambientale, dell’invio delle lettere raccomandate.

Tanto rilevato, a livello normativo diversi sono i provvedimenti adottati dal Governo con lo specifico scopo di perseguire le iniziative sollecitate dall'interrogazione.

Infatti, il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ha disposto la trasformazione online degli abbonamenti alla Gazzetta Ufficiale e la drastica riduzione della spesa per la stampa di relazioni e di altro materiale cartaceo, consentendo di velocizzare il servizio e di risparmiare grandi quantitativi di carta a vantaggio della razionalizzazione della spesa, dell’ottimizzazione dei servizi e del rispetto dell’ambiente.

In particolare, l’articolo 27 (taglia-carta) del citato provvedimento ha disposto la riduzione del 50 per cento rispetto all’anno precedente della spesa per la stampa di relazioni e di ogni altra pubblicazione.

Inoltre, la legge 27 febbraio 2009, n. 13, di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, sulle misure straordinarie in materia di risolse idriche e di protezione dell’ambiente, all’articolo 7-bis interviene, specificamente, sulla modalità di riduzione dell’utilizzo di carta per i documenti presso le pubbliche amministrazioni, dando seguito a quanto già previsto e inserito nei provvedimenti che attengono agli acquisti verdi nella pubblica amministrazione e al piano di azione nazionale GPP (Green Public Procurement o Acquisti sostenibili della pubblica amministrazione), definito tramite decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con quello dello sviluppo economico.

La disposizione in esame, che si occupa esclusivamente della carta e dei modi per ridurla, promuove inoltre l’organizzazione di iniziative, di strumenti di monitoraggio e di verifiche, di progetti e campagne di comunicazione finalizzate alla diffusione presso le pubbliche amministrazioni di comportamenti, prassi, procedure e mezzi di gestione che consentano, attraverso un’adeguata informazione, un'effettiva riduzione dell’uso della carta.

In dettaglio, il citato art. 7-bis annovera poi alcune “pratiche” per ridurre concretamente l’utilizzo della carta come, ad esempio, riduzione dei formati di stampa e uso “fronte-retro”, utilizzo della carta con spessore ridotto o di carta generata da macero, utilizzo di testi in formato elettronico in alternativa alla stampa cartacea e riutilizzo delle stampe di prova e dei vecchi documenti per funzionalità di carta per appunti.

Il legislatore, infine, attribuisce al Ministero dell’ambiente il compito di provvedere all’attuazione delle norme attinenti alla riduzione dell’uso della carta “con l'utilizzo delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente”.

Infine, l’articolo 32 (Eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento di documenti in forma cartacea) della legge 18 giugno 2009, n. 69, ha disposto che gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale sono assolti con la pubblicazione degli stessi documenti in formato elettronico sui siti istituzionali delle amministrazioni o enti obbligati.

A conclusione di quanto esposto e rilevato, occorre, però, evidenziare che il richiamo ai dipendenti pubblici e alle amministrazioni centrali e locali finalizzato a favorire la razionalizzazione e il risparmio della carta, come sollecitato dall'interrogante, costituisce un mero atto di organizzazione interna, rimesso all’adozione degli organi di vertice delle singole strutture amministrative che provvedono in propria autonomia.

Il Ministro per la la pubblica amministrazione e l'innovazione
BRUNETTA

(10 giugno 2010)