Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01836
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Atto n. 3-01836
Pubblicato il 23 aprile 2025, nella seduta n. 297
BASSO, ZAMPA, VERINI, NICITA, GIACOBBE, RANDO, FRANCESCHELLI, MISIANI, ROJC, TAJANI, GIORGIS, IRTO, MALPEZZI, D'ELIA, CAMUSSO, MANCA, ZAMBITO - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, dell'interno, della salute e della cultura. -
Premesso che:
l’articolo 9 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, ha disposto il divieto assoluto di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite in denaro, su qualunque mezzo, comprese le piattaforme digitali, le trasmissioni radiotelevisive, i siti web, le applicazioni mobili e i canali social;
il divieto è il risultato di un lungo percorso parlamentare e sociale, avviato già nel 2015 con una proposta di legge sottoscritta da oltre 200 deputati e presentata anche al Senato, espressione di un ampio consenso, per l’adozione di misure a tutela della salute pubblica, in particolare dei minori;
studi consolidati e l’esperienza delle strutture sociosanitarie attestano che l’esposizione alla pubblicità del gioco d’azzardo, in particolare in età precoce, costituisce un rilevante fattore di rischio per lo sviluppo di dipendenza;
nonostante il quadro normativo vigente, sui social network continuano a circolare messaggi pubblicitari, diretti o indiretti, che promuovono applicazioni di gioco con vincite in denaro, anche non autorizzate dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, veicolate attraverso post sponsorizzati, contenuti di influencer o tramite collegamenti a store digitali (“Google play store” e “Apple store”);
è documentata la diffusione di pubblicità occulta o mascherata, soprattutto da finti siti di notizie, del gioco d’azzardo durante eventi sportivi di ogni rilevanza e forte impatto soprattutto sul pubblico giovanile, tramite loghi, grafiche o sponsorizzazioni apparentemente legate a soggetti terzi, ma riconducibili a brand dell’azzardo o a nuovi portali di gioco on line;
il caso recentemente denunciato dallo scrittore per l’infanzia Bruno Tognolini, il cui storico dominio web è stato acquisito da terzi e reindirizzato a contenuti promozionali legati al gioco d’azzardo, sfruttando il suo nome e la reputazione costruita in oltre 30 anni di attività pubblica, segnala una grave criticità nella tutela dell’identità digitale e dei soggetti noti, in particolare se connessi al mondo dell’educazione. Lo scrittore è in lotta da ormai due anni per bloccare il sito, utilizzato ora da sconosciuti per indirizzare genitori e ragazzi che vi si collegano verso i giochi on line, scommesse e slot machine sfruttando il nome di Tognolini. La stessa AGCOM ha difficoltà ad intervenire perché il sito ha giurisdizione negli Stati Uniti,
si chiede di sapere:
quali iniziative urgenti si intenda assumere per garantire l’effettiva applicazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo di cui all’articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 2018, in particolare attraverso un rafforzamento dell’attività di monitoraggio, sanzione e controllo sui contenuti diffusi via social network e promossi mediante app digitali, anche non autorizzate dall’Agenzia delle dogane;
se si ritenga opportuno intervenire nei confronti delle società titolari di store digitali affinché impediscano la promozione, la pubblicazione o l’indicizzazione di applicazioni legate al gioco d’azzardo prive di autorizzazione, in conformità con la normativa italiana vigente;
come si intenda affrontare, anche attraverso la collaborazione con le autorità di vigilanza competenti, il fenomeno della pubblicità del gioco d’azzardo durante eventi sportivi, con particolare riferimento alla visibilità residua dei marchi del settore su piattaforme digitali, stadi e servizi di streaming;
se non si ritenga necessario predisporre, anche in raccordo con le autorità competenti e le associazioni di settore, misure di tutela specifica per i soggetti pubblici la cui identità digitale venga fraudolentemente sfruttata a fini di promozione del gioco d’azzardo, come nel caso del dominio “brunotognolini.com”;
se non si ritenga urgente la convocazione di un tavolo che coinvolga Ministeri, AGCOM, Agenzia delle dogane e dei monopoli, Garante per la protezione dei dati personali, rappresentanti della società civile e enti locali, finalizzato a rafforzare il sistema nazionale di prevenzione, vigilanza e contrasto al marketing del gioco d’azzardo.