Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01646
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Atto n. 3-01646
Pubblicato il 29 gennaio 2025, nella seduta n. 268
BASSO, BOCCIA, FINA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
da diversi mesi il servizio ferroviario è stato caratterizzato da pesanti difficoltà e gravi disservizi per gli utenti a causa di ritardi e cancellazioni di servizi di trasporto pressoché quotidiani, nella totale assenza di misure di coordinamento, di puntuali informazioni e di interventi efficaci per fronteggiare tali disservizi. Tale situazione ha aggravato il disagio di pendolari e dei viaggiatori occasionali, evidenziando carenze strutturali e gestionali che richiedono interventi immediati;
in data 27 gennaio 2025 il vicepresidente del Consiglio dei ministri Matteo Salvini, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha affermato che “il gruppo Ferrovie dello Stato è pronto ad aprirsi ai privati per fare meglio”;
tale affermazione ha suscitato preoccupazioni e interrogativi, atteso che il gruppo Ferrovie dello Stato italiane è l'ultima società pubblica privatizzabile di cui lo Stato possiede ancora il 100 per cento e che quello del trasporto ferroviario è un settore che continua ad attrarre investitori, come dimostra il caso “Italo”;
le difficoltà che vive il settore ferroviario non possono costituire, in alcun modo, un alibi per avviare un percorso di privatizzazione del gruppo Ferrovie dello Stato, al pari di quanto già tentato con Poste italiane, ma piuttosto devono essere l'occasione per costruire un piano di rilancio strategico dell’intero settore incentrato su servizi efficienti e di qualità, tenendo conto dei contributi dei cittadini e delle cittadine nonché dei turisti, e del necessario confronto con i sindacati che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori del settore;
da indicazioni di stampa emerge che, fra le novità della revisione del PNRR di febbraio c'è una "riforma ferroviaria" con la previsione di una trasformazione societaria di RFI con l'apertura del capitale ad altri soggetti, la revisione delle procedure di programmazione degli investimenti ferroviari con l'abbandono del contratto di programma con le Regioni e l'adozione di un modello con target e milestone e l'apertura, con un vincolo rafforzato, del mercato sui treni dei pendolari con la pubblicazione delle gare nel 2026;
tale riforma prevedrebbe anche la costituzione di una società di capitale proprietaria del materiale rotabile ferroviario, dove sarebbero trasferiti i finanziamenti PNRR alle opere ferroviarie non spesi,
si chiede di sapere:
quali siano le intenzioni del Ministro in indirizzo e del Governo sul tema dell'ingresso di privati nel gruppo FS e in particolare nel previsto percorso di trasformazione societaria di RFI;
quali urgenti azioni siano state adottate per consentire il superamento delle disfunzioni che da diversi mesi stanno causando pesanti disservizi nell’offerta del servizio ferroviario.