Legislatura 19ª - Dossier n. 91 DE
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Una nuova politica estera economica
Gli orientamenti indicano la necessità nell’attuale contesto geopolitico di una nuova politica estera economica che dovrà essere articolata in tre pilastri centrali:
1) la sicurezza economica;
2) il commercio;
3) gli investimenti nelle partnership.
Sotto il profilo della sicurezza economica, la Commissione darà priorità all’aumento della competitività interna e degli investimenti nella ricerca per tecnologie strategiche e a duplice uso.
Allo stesso tempo, l’UE dovrà essere più assertiva nel proteggere la sua economia da perdite di tecnologia chiave e da preoccupazioni per la sicurezza. Questo problema è particolarmente acuto nelle relazioni economiche e commerciali con Paesi che sono anche concorrenti strategici e rivali sistemici. Gli orientamenti indicano che l’approccio della Commissione si baserà sul principio del "ridurre i rischi senza dissociare". In tale ambito si annuncia che:
- verrà completata la revisione del quadro di screening degli investimenti diretti esteri;
- sarà promosso un approccio coordinato ai controlli sulle esportazioni;
- verranno valutati i rischi derivanti dagli investimenti in uscita;
- saranno sviluppati standard di sicurezza economica per le principali catene di fornitura con i partner del G7 e altri partner che condividono gli stessi principi.
Per quanto riguarda il secondo pilastro, quello relativo al commercio, gli orientamenti indicano le seguenti priorità:
- verrà proseguito l’approfondimento dei rapporti di libero ed equo commercio in tutto il mondo, garantendo reciprocità e parità di condizioni;
- saranno promosse una nuova gamma di partnership per il commercio e gli investimenti puliti e approfondite le relazioni su minerali e materie prime critiche, al fine di costruire catene di fornitura diversificate e resilienti;
- la Commissione sosterrà il miglioramento del commercio basato su regole, anche attraverso la riforma e il rafforzamento dell'Organizzazione mondiale del commercio;
- l’UE dovrà essere più ambiziosa nell'applicare gli accordi commerciali e utilizzare tutti gli strumenti di difesa commerciale.
Con riferimento al terzo pilatro, costituito dagli investimenti nelle partnership, si indica che:
- verrà rafforzata l’iniziativa del Global Gateway, proponendo un'offerta integrata ai nostri partner, con investimenti infrastrutturali, commercio, supporto macroeconomico come parte del pacchetto, sulla base dell’approccio Team Europe che mobiliterà gli Stati membri, le banche pubbliche di sviluppo e gli istituti di finanziamento allo sviluppo, la Banca europea per gli investimenti, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, le agenzie di credito all'esportazione e il settore privato;
Il Global Gateway è la strategia europea volta a mobilitare tra il 2021 e il 2027 fino a 300 miliardi di euro di investimenti per promuovere connessioni intelligenti, pulite e sicure nei settori digitale, energetico e dei trasporti e per rafforzare i sistemi sanitari, di istruzione e di ricerca in tutto il mondo.
- saranno promosse iniziative su aree di reciproco interesse con i Paesi e le economie dell'Indo-Pacifico, dell'Africa e dell'America Latina e dei Caraibi;
In particolare, sulla base della strategia attuale, verrà approfondito l’impegno dell’UE nella regione dell'Indo-Pacifico, proponendo una nuova agenda strategica UE-India e rafforzando la cooperazione con l'ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico). Allo stesso modo, si coopererà con Giappone, Corea, Nuova Zelanda e Australia, per le sfide comuni nel campo informatico, spaziale e nella fornitura sicura di minerali e tecnologie essenziali. In tale ambito si indica la partecipazione dell’UE allo sforzo collettivo per impedire alla Cina di cambiare unilateralmente lo status quo a Taiwan. Verrà promosso un nuovo slancio nella partnership con l'Africa in vista del prossimo vertice UE-Unione Africana nel 2025, in particolare promuovendo, attraverso il Global Gateway, investimenti nei corridoi di trasporto, nei porti, nell’energia rinnovabile, nella produzione di idrogeno verde e nelle catene del valore delle materie prime e lavorando insieme all'Africa, per affrontare riforma delle istituzioni internazionali, l'impatto del cambiamento climatico, della demografia e della migrazione sul continente europeo. Infine verrà approfondita la cooperazione tra l'UE e l'America Latina e i Caraibi attraverso gli investimenti di Global Gateway e la cooperazione sui interessi comuni, dalla sicurezza all'energia.