Legislatura 19ª - Dossier n. 91 DE
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Adattamento ai cambiamenti climatici, preparazione e solidarietà
Negli orientamenti politici si individua nell’impatto del cambiamento climatico uno dei maggiori rischi per la sicurezza europea, per l’incremento di condizioni meteorologiche estreme che causano la devastazione di territori sempre più estesi attraverso inondazioni, incendi e siccità.
Si ricordano i risultati raggiunti grazie al Meccanismo europeo di protezione civile ma si sottolinea tuttavia che il riscaldamento del pianeta comporterà danni alla vita, alla terra e alle proprietà più frequenti e più gravi, richiedendo una maggiore capacità di intervento.
Pertanto si afferma la necessità di: 1) disporre di maggiori risorse e migliorare la loro accessibilità in un approccio che coinvolga tutta la società e mobiliti tutti gli strumenti, anche militari; 2) intensificare il lavoro sulla resilienza e sulla preparazione climatica, dato che in Europa il clima si riscalda più velocemente della media globale; 3) di rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento idrico.
A questo scopo, negli orientamenti sono annunciati i seguenti interventi:
- la creazione di un Meccanismo europeo di difesa civile - anche sulla base del rapporto sulla preparazione, prontezza e strumenti di difesa dell'UE che nei mesi scorsi la Presidente ha chiesto di redigere all’ex presidente finlandese Sauli Niinistö - che tenga conto di tutti gli aspetti della gestione di crisi e catastrofi e contribuisca alla resilienza della comunità;
- la presentazione di un Piano europeo per l’adattamento al clima che sostenga gli Stati membri nella preparazione e nella pianificazione, garantisca valutazioni periodiche dei rischi su base scientifica, consenta di elaborare una mappa dei rischi e delle esigenze di preparazione per infrastrutture, energia, acqua, cibo e territorio nelle città e nelle aree rurali, assicuri l’elaborazione di dati e l’implementazione di sistemi di allarme rapido;
- la presentazione di una nuova Strategia europea per la resilienza idrica che garantisca l’uso corretto delle sorgenti e la gestione della scarsità in un approccio fondato sui principi dell’economia circolare. La strategia dovrebbe prevedere misure per contribuire a mitigare e prevenire lo stress idrico anche a livello globale.