Legislatura 19ª - Dossier n. 91 DE

Sostenere la qualità della vita: sicurezza alimentare, acqua e natura

Negli orientamenti politici si sottolinea come la qualità della vita in Europa dipenda dalla sicurezza e dall’accessibilità economica dell’approvvigionamento alimentare locale e di qualità. Si riconosce il ruolo essenziale dell’agricoltura e dei 9 milioni di aziende agricole europee che rappresentano il più ampio settore agroalimentare al mondo assicurando.

Si prende atto che in Europa agricoltori e aree rurali sono sempre più sotto pressione per l’impatto dei cambiamenti climatici, gli alti prezzi dell’energia e, per i giovani, le difficoltà di accesso al capitale.

Sono pertanto individuati quali obiettivi delle politiche agricole della prossima Commissione: 1) una retribuzione adeguata ed equa per gli agricoltori; 2) il sostegno alla competitività dell’intera catena del valore del settore agroalimentare; 3) la tutela della sovranità alimentare europea.

Con tali finalità sono annunciati:

  • l’imminente presentazione di un rapporto che dia conto degli esiti del Dialogo strategico sull’agricoltura, avviato negli scorsi mesi. Il rapporto dovrebbe costituire la base per la presentazione nei primi 100 giorni di una Visione per l’agricoltura e l’agroalimentare per promuovere la competitività e sostenibilità del settore agricolo;
  • la ricerca di un equilibrio tra incentivi, investimenti e regolamentazione nel bilancio dell’UE e nella Politica agricola comune, al fine di evitare oneri burocratici eccessivi e garantire un riconoscimento agli agricoltori che lavorano in modo sostenibile e nel rispetto della natura, preservando gli ecosistemi e contribuendo alla decarbonizzazione dell’economia europea e al raggiungimento della neutralità climatica nel 2050;
  • il sostegno alla competitività dell’intera catena agroalimentare e promozione della sovranità alimentare europea attraverso investimenti e innovazione in fattorie, cooperative, imprese agroalimentari e nelle piccole e medie imprese del settore, correggendo gli squilibri attuali, il rafforzamento della posizione degli agricoltori e una loro maggiore tutela dalle pratiche commerciali sleali;
  • la nomina di un Commissario per la pesca e gli oceani, cui affidare politiche per la sostenibilità, competitività e resilienza del settore;
  • la presentazione di un Patto europeo per gli oceani per rilanciare l’economia blu e garantirne una gestione sostenibile;
  • la prosecuzione, con un forte accento sugli incentivi e su di una implementazione efficiente ed equa, delle politiche per la tutela dell’ambiente, delle foreste, dei boschi e delle zone umide definiti essenziali per la regolazione del clima e l’approvvigionamento alimentare e idrico. In tale ambito è stata ribadita l’intenzione di mantenere gli impegni di tutela della biodiversità assunti a livello internazionale con l’Accordo di Kunming/Montreal.

Adattamento ai cambiamenti climatici, preparazione e solidarietà

Negli orientamenti politici si individua nell’impatto del cambiamento climatico uno dei maggiori rischi per la sicurezza europea, per l’incremento di condizioni meteorologiche estreme che causano la devastazione di territori sempre più estesi attraverso inondazioni, incendi e siccità.

Si ricordano i risultati raggiunti grazie al Meccanismo europeo di protezione civile ma si sottolinea tuttavia che il riscaldamento del pianeta comporterà danni alla vita, alla terra e alle proprietà più frequenti e più gravi, richiedendo una maggiore capacità di intervento.

Pertanto si afferma la necessità di: 1) disporre di maggiori risorse e migliorare la loro accessibilità in un approccio che coinvolga tutta la società e mobiliti tutti gli strumenti, anche militari; 2) intensificare il lavoro sulla resilienza e sulla preparazione climatica, dato che in Europa il clima si riscalda più velocemente della media globale; 3) di rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento idrico.

A questo scopo, negli orientamenti sono annunciati i seguenti interventi:

  • la creazione di un Meccanismo europeo di difesa civile - anche sulla base del rapporto sulla preparazione, prontezza e strumenti di difesa dell'UE che nei mesi scorsi la Presidente ha chiesto di redigere all’ex presidente finlandese Sauli Niinistö - che tenga conto di tutti gli aspetti della gestione di crisi e catastrofi e contribuisca alla resilienza della comunità;
  • la presentazione di un Piano europeo per l’adattamento al clima che sostenga gli Stati membri nella preparazione e nella pianificazione, garantisca valutazioni periodiche dei rischi su base scientifica, consenta di elaborare una mappa dei rischi e delle esigenze di preparazione per infrastrutture, energia, acqua, cibo e territorio nelle città e nelle aree rurali, assicuri l’elaborazione di dati e l’implementazione di sistemi di allarme rapido;
  • la presentazione di una nuova Strategia europea per la resilienza idrica che garantisca l’uso corretto delle sorgenti e la gestione della scarsità in un approccio fondato sui principi dell’economia circolare. La strategia dovrebbe prevedere misure per contribuire a mitigare e prevenire lo stress idrico anche a livello globale.