Legislatura 19ª - Dossier n. 91 DE

Un’Europa Globale: sfruttare il suo potere e i partenariati

Gli orientamenti affermano che, in un contesto così pericoloso come non lo era da generazioni, l'Europa deve essere più assertiva nel perseguire i suoi interessi strategici. In particolare, secondo la Presidente della Commissione:

  • la guerra di aggressione della Russia all'Ucraina e al suo futuro europeo fa parte di un attacco più ampio e sistematico all'Europa, ai suoi valori e all'ordine internazionale basato sulle regole. Pertanto il supporto all’Ucraina continuerà ad essere la massima priorità dell’UE sia a livello nazionale che internazionale, per sostenere le esigenze a breve termine e gli sforzi di ricostruzione a lungo termine;
  • la nuova politica estera dell’UE dovrà essere progettata tenendo conto di un contesto globale segnato da una serie di rivalità geostrategiche. La postura più aggressiva e la concorrenza economica sleale della Cina, la sua amicizia "senza limiti" con la Russia e le dinamiche della sua relazione con l'Europa riflettono un passaggio dalla cooperazione alla competizione;
  • si assiste a una militarizzazione di tutti i tipi di politiche, dall'energia alla migrazione e al clima. Complessivamente, l’ordine internazionale basato sulle regole si sta sfilacciando e le istituzioni globali sono diventate meno efficaci;
  • è fondamentale la collaborazione di Paesi partner e amici all'interno del G7 e oltre. In tale ambito sarà data anche priorità al rafforzamento delle relazioni con il Regno Unito su questioni di interesse comune, come energia, sicurezza, resilienza e contatti interpersonali.

L’allargamento come imperativo geopolitico

Gli orientamenti politici indicano l’allargamento dell’UE come un imperativo morale, politico e geostrategico, indicando che sarà nominato un Commissario dedicato.

Nella legislatura 2019-2024 il Commissario europeo Várhelyi era responsabile per l’allargamento e il vicinato.

L'adesione all'UE sarà sempre un processo basato sul merito e ogni candidato sarà valutato in base ai propri progressi verso il rispetto di tutti i criteri. Lo Stato di diritto e i valori fondamentali continueranno a essere i capisaldi della politica di allargamento dell'UE.

Sarà intensificato il supporto per preparare i Paesi candidati, in particolare utilizzando gli investimenti e le riforme nel Piano di crescita per i Balcani occidentali e lo Strumento per l'Ucraina, aiutandoli ad integrarsi in parti dell'acquis dell'UE e del mercato unico e ad acquisire familiarità con l'approccio dell’UE ai fondi.

Un approccio più strategico al vicinato

La priorità dell'allargamento dovrebbe essere accompagnata da un approccio al vicinato più ampio, in particolare al Mediterraneo.

In tale ambito, gli orientamenti annunciano la nomina di un Commissario per il Mediterraneo che si concentrerà su investimenti e partenariato, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e altre aree di interesse reciproco, lavorando a stretto contatto con l'Alto Rappresentante.

L'Europa deve anche svolgere un ruolo attivo in Medio Oriente, nell'interesse di tutte le parti e per la stabilità della regione, continuando a prendere parte agli sforzi diplomatici per una risoluzione giusta e completa al conflitto in corso a Gaza, e lavorando per un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi e un aumento significativo e sostenuto del flusso di assistenza umanitaria a Gaza.

Sulla base delle riforme concordate, gli orientamenti indicano l’intenzione di lavorare su un pacchetto di supporto pluriennale per l'Autorità Palestinese efficace nell’ambito di una strategia globale UE-Medio Oriente che dovrebbe concentrarsi sulla promozione della soluzione a due Stati e sul rafforzamento delle partnership con i principali stakeholder regionali.

Una nuova politica estera economica

Gli orientamenti indicano la necessità nell’attuale contesto geopolitico di una nuova politica estera economica che dovrà essere articolata in tre pilastri centrali:

1) la sicurezza economica;

2) il commercio;

3) gli investimenti nelle partnership.

Sotto il profilo della sicurezza economica, la Commissione darà priorità all’aumento della competitività interna e degli investimenti nella ricerca per tecnologie strategiche e a duplice uso.

Allo stesso tempo, l’UE dovrà essere più assertiva nel proteggere la sua economia da perdite di tecnologia chiave e da preoccupazioni per la sicurezza. Questo problema è particolarmente acuto nelle relazioni economiche e commerciali con Paesi che sono anche concorrenti strategici e rivali sistemici. Gli orientamenti indicano che l’approccio della Commissione si baserà sul principio del "ridurre i rischi senza dissociare". In tale ambito si annuncia che:

  • verrà completata la revisione del quadro di screening degli investimenti diretti esteri;
  • sarà promosso un approccio coordinato ai controlli sulle esportazioni;
  • verranno valutati i rischi derivanti dagli investimenti in uscita;
  • saranno sviluppati standard di sicurezza economica per le principali catene di fornitura con i partner del G7 e altri partner che condividono gli stessi principi.

Per quanto riguarda il secondo pilastro, quello relativo al commercio, gli orientamenti indicano le seguenti priorità:

  • verrà proseguito l’approfondimento dei rapporti di libero ed equo commercio in tutto il mondo, garantendo reciprocità e parità di condizioni;
  • saranno promosse una nuova gamma di partnership per il commercio e gli investimenti puliti e approfondite le relazioni su minerali e materie prime critiche, al fine di costruire catene di fornitura diversificate e resilienti;
  • la Commissione sosterrà il miglioramento del commercio basato su regole, anche attraverso la riforma e il rafforzamento dell'Organizzazione mondiale del commercio;
  • l’UE dovrà essere più ambiziosa nell'applicare gli accordi commerciali e utilizzare tutti gli strumenti di difesa commerciale.

Con riferimento al terzo pilatro, costituito dagli investimenti nelle partnership, si indica che:

  • verrà rafforzata l’iniziativa del Global Gateway, proponendo un'offerta integrata ai nostri partner, con investimenti infrastrutturali, commercio, supporto macroeconomico come parte del pacchetto, sulla base dell’approccio Team Europe che mobiliterà gli Stati membri, le banche pubbliche di sviluppo e gli istituti di finanziamento allo sviluppo, la Banca europea per gli investimenti, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, le agenzie di credito all'esportazione e il settore privato;

Il Global Gateway è la strategia europea volta a mobilitare tra il 2021 e il 2027 fino a 300 miliardi di euro di investimenti per promuovere connessioni intelligenti, pulite e sicure nei settori digitale, energetico e dei trasporti e per rafforzare i sistemi sanitari, di istruzione e di ricerca in tutto il mondo.

  • saranno promosse iniziative su aree di reciproco interesse con i Paesi e le economie dell'Indo-Pacifico, dell'Africa e dell'America Latina e dei Caraibi;

In particolare, sulla base della strategia attuale, verrà approfondito l’impegno dell’UE nella regione dell'Indo-Pacifico, proponendo una nuova agenda strategica UE-India e rafforzando la cooperazione con l'ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico). Allo stesso modo, si coopererà con Giappone, Corea, Nuova Zelanda e Australia, per le sfide comuni nel campo informatico, spaziale e nella fornitura sicura di minerali e tecnologie essenziali. In tale ambito si indica la partecipazione dell’UE allo sforzo collettivo per impedire alla Cina di cambiare unilateralmente lo status quo a Taiwan. Verrà promosso un nuovo slancio nella partnership con l'Africa in vista del prossimo vertice UE-Unione Africana nel 2025, in particolare promuovendo, attraverso il Global Gateway, investimenti nei corridoi di trasporto, nei porti, nell’energia rinnovabile, nella produzione di idrogeno verde e nelle catene del valore delle materie prime e lavorando insieme all'Africa, per affrontare riforma delle istituzioni internazionali, l'impatto del cambiamento climatico, della demografia e della migrazione sul continente europeo. Infine verrà approfondita la cooperazione tra l'UE e l'America Latina e i Caraibi attraverso gli investimenti di Global Gateway e la cooperazione sui interessi comuni, dalla sicurezza all'energia.

Rimodellare il multilateralismo per il mondo di oggi

La Presidente von der Leyen ritiene che l'Europa debba svolgere un ruolo di primo piano nella riforma del sistema internazionale.

Ciò a partire dell'imminente Summit delle Nazioni Unite per il futuro al fine di lavorare verso una rappresentanza più equa per tutte le regioni e affrontare le questioni legate allo sviluppo e al debito.

Occorre inoltre adattare il sistema internazionale al mondo di oggi, in particolare sulle questioni digitali in cui sono necessarie forti garanzie e una nuova forma di governance e rispondere meglio alle preoccupazioni dei partner colpiti dalla legislazione europea, segnatamente quelle legate al Green Deal europeo, attraverso un approccio più sistematico per valutare l'impatto della legislazione europea sui Paesi extra-UE, fornendo a tali Paesi un supporto più mirato per aiutarli ad adattarsi e a trarre vantaggio dalla normativa dell’UE.