Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01036
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Atto n. 3-01036
Pubblicato il 20 marzo 2024, nella seduta n. 171
PIRONDINI - Al Ministro della cultura. -
Premesso che:
da anni si assiste alla progressiva chiusura e smantellamento di gran parte dei corpi di ballo stabili delle fondazioni lirico-sinfoniche, così disperdendo un grande patrimonio artistico e culturale nazionale;
attualmente permangono attivi solamente quattro corpi di ballo stabili (Milano, Roma, Napoli e Palermo) e questo nonostante il balletto sia nato in Italia e abbia fatto e faccia tuttora scuola nel mondo, con danzatori, coreografi e maestri di ballo di eccelsa qualità;
nonostante l’affezione del pubblico e il successo degli spettacoli, la danza in Italia sta diventando sempre più una “Cenerentola” delle arti, con la progressiva migrazione dei danzatori italiani verso altre istituzioni coreutiche europee e internazionali;
al fine di recepire le istanze del mondo della danza nazionale, la 7a Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport) del Senato ha avviato l’esame del disegno di legge n. 568, recante “Disposizioni per la promozione, la tutela e la salvaguardia della produzione artistica e culturale della danza” per il quale sono in corso delle audizioni;
considerato che:
a seguito dell’incontro tenutosi in data 19 marzo 2024 tra il sottosegretario Gianmarco Mazzi, gli artisti e gli operatori interessati dal nuovo codice dello spettacolo, è stata annunciata la creazione di due nuovi corpi di ballo condivisi tra le fondazioni lirico-sinfoniche, che coinvolgerebbero le città di Firenze-Bologna e Verona-Venezia con una diramazione su Trieste;
rimarrebbero esclusi territori di grande rilevanza culturale tra cui Bari, Genova, Torino e Cagliari e risultano ancora non identificate e note le risorse con cui il Ministero della cultura attuerà tale progetto e nessuna sicurezza occupazionale per gli artisti e informazioni sul modello organizzativo dei nuovi corpi di ballo annunciati,
si chiede di sapere:
a seguito delle notizie diffuse dopo l’incontro del 19 marzo, come il Ministro in indirizzo intenda attuare quanto annunciato, quali saranno le garanzie lavorative per i ballerini, in particolare se saranno garantiti contratti di lavoro dipendente con le fondazioni lirico-sinfoniche con le tutele previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro di settore;
se vi sia la previsione di inserire nei criteri del FUS (oggi “fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo”) forme di incentivi per la produzione di spettacoli di danza con un corpo di ballo stabile;
quali siano i criteri che hanno portato a individuare alcune città, escludendone altre, invece di comprendere tutte le fondazioni, anche con schemi di corpi di ballo condivisi, come previsto dal disegno di legge n. 568 in esame in Senato.