Legislatura 18ª - Dossier n. 149 DE
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Riforma dell’EASO (Agenzia dell’UE per l’asilo)
L’11 dicembre 2021 il Parlamento europeo ha adottato la sua prima lettura circa la riforma dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo, il cui iter legislativo era stato avviato già nel 2016 e aveva registrato un secondo tentativo da parte della Commissione europea, segnatamente con la proposta modificata di regolamento presentata nel settembre del 2018.
L’approvazione da parte della Plenaria conferma il testo negoziato con il Consiglio dell’UE, il cui via libera è atteso per quanto riguarda l’adozione formale del regolamento.
Secondo il nuovo quadro giuridico il mandato prevede che la nuova Agenzia fornisca assistenza operativa e tecnica su richiesta ai Paesi dell’Unione.
Le forme di sostegno prevedono, fra le altre cose, l'aiuto all'identificazione e alla registrazione di cittadini di paesi terzi e l'assistenza alle autorità nazionali nella gestione della procedura di protezione internazionale - anche in situazioni di crisi, di ricollocazione e di reinsediamento - e più in generale nell'attuazione del sistema europeo comune di asilo.
All’Agenzia L’agenzia avrà anche il compito di sviluppare standard operativi, indagini e linee guida, nonché di fornire formazione su questioni relative all'asilo.
Il nuovo regime prevede che l'Agenzia istituisca un responsabile per il rispetto dei diritti fondamentali a capo di un nuovo sistema di denuncia, e per la promozione di tali valori nella politica di asilo dell'UE.
In particolare, l’articolo 51 prevede che qualsiasi persona che sia direttamente interessata dalle azioni di un esperto che partecipa a una squadra di sostegno per l'asilo e che ritenga di essere stata oggetto di una violazione dei suoi diritti fondamentali a seguito di tali azioni, o un terzo che rappresenta tale persona, possa presentare una denuncia per iscritto all'Agenzia. Sono ricevibili esclusivamente le denunce comprovate riguardanti violazioni concrete dei diritti fondamentali; le denunce che impugnino una decisione di un'autorità nazionale su singole domande di protezione internazionale sono irricevibili. Le denunce anonime, futili, improprie, vessatorie, ipotetiche, imprecise o presentate in malafede sono anch'esse irricevibili.
Il regolamento prevede la creazione di una riserva di almeno 500 esperti in materia di asilo provenienti dagli Stati membri da impiegare rapidamente come membri delle squadre di sostegno per l'asilo accanto agli esperti dell'Agenzia e per fornire assistenza operativa sul campo.
La disciplina consente, dal 31 dicembre 2023, all'Agenzia di valutare in che modo i Paesi dell’Unione stiano applicando correttamente le varie procedure del sistema comune di asilo dell'UE, al fine di individuare eventuali carenze.
Il monitoraggio può includere la verifica dell'applicazione dei criteri utilizzati per valutare il bisogno di protezione e il tipo di tutela concessa ai richiedenti asilo. Tra i criteri si ricordano il rispetto dei diritti fondamentali, la garanzia di protezione dei bambini e il rispetto delle condizioni procedurali e di accoglienza.
Il sistema di monitoraggio e le disposizioni per sostenere la capacità e la preparazione dei Paesi UE in situazioni di pressione eccessiva sui loro sistemi di asilo dovrebbe entrare in vigore dopo la sostituzione dell'attuale regolamento di Dublino.