Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06201

Atto n. 4-06201

Pubblicato il 2 novembre 2021, nella seduta n. 373

ORTIS , ABATE , ANGRISANI , GIANNUZZI , BOTTO , GRANATO , LANNUTTI , LEZZI , MORONESE , TRENTACOSTE , DE BONIS , RICCIARDI , CASTALDI - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

il 9 settembre 2021 veniva adottato dalla Regione Molise, con decreto del commissario ad acta n. 94, il programma operativo straordinario regionale (POS) per il periodo 2019-2021: un documento di programmazione fondamentale per la definizione dell'assetto sanitario molisano, sia per quel che concerne l'ambito strettamente ospedaliero, che per le questioni di natura territoriale;

purtroppo, il commissario ad acta e presidente della Regione ha adottato tale piano senza alcun confronto con le parti sociali, i sindaci e il Consiglio regionale;

su questo grave fatto è stata depositata una mozione da alcuni consiglieri regionali dell'opposizione. Inoltre, oltre 30 sindaci del basso Molise hanno firmato una lettera di denuncia dell'accaduto, lamentando il mancato coinvolgimento della Conferenza dei sindaci (previsto dalla vigente normativa) e, soprattutto, "il ridimensionamento complessivo dell'ospedale San Timoteo di Termoli, unica struttura a servizio del territorio basso-molisano dopo il declassamento del Vietri di Larino a Casa della Salute";

si legge come "il PO adottato non crei le condizioni necessarie ad adeguare l'offerta di assistenza socio-sanitaria alle reali esigenze della popolazione molisana - anzi, non può che peggiorare i Livelli essenziali di assistenza (LEA) - non offra prestazioni commisurate ad una domanda in continua evoluzione e che, per giunta, non garantisca un Servizio sanitario regionale (SSR) universale e sostenibile dal punto di vista economico-finanziario";

sul tema, è da ricordare come l'ultimo rapporto pubblicato da AGENAS, relativo alle reti tempo-dipendenti regionali, abbia rilevato risultati insufficienti in settori cruciali per il raggiungimento dei LEA: si tratta della rete cardiologica per l'emergenza, della rete trauma e ictus, di neonatologia e infine dei punti nascita. A pesare maggiormente sul fosco quadro è la carenza di personale;

i sindaci, infine, non concordano "sull'ingente quantità di risorse e posti letto assegnati alle strutture private convenzionate, né sui meccanismi che regolano rimborsi per le prestazioni anticipati, a fronte delle compensazioni tra le Regioni che avvengono dopo due anni. Un siffatto governo della Sanità nella nostra Regione ha leso fortemente i nostri presidi pubblici e, soprattutto, ha sottratto risorse da utilizzare prioritariamente per la realizzazione ed il funzionamento dei percorsi di emergenza/urgenza per le patologie tempo-dipendenti";

sull'argomento, vale la pena ricordare la recente cessione, da parte del consiglio di amministrazione della fondazione policlinico universitario "Agostino Gemelli" IRCCS, del 90 per cento del capitale azionario dell'ospedale "Gemelli" del Molise, in esclusiva con una società di investimenti avente sede in Svizzera. L'operazione non permette di sapere quali servizi la Gemelli Molise S.p.A. continuerà ad erogare, quali saranno le prestazioni che la Regione Molise continuerà ad acquisire dalla Gemelli Molise, quale sarà il destino del personale attualmente impiegato presso l'ospedale Gemelli di Campobasso: per citare solo alcune delle svariate incognite che la cessione porta con sé;

ricordato che:

l'art. 117 della Costituzione riserva allo Stato la legislazione esclusiva in materia di "determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale";

sembra agli interroganti che per riorganizzare davvero la sanità molisana sia necessario l'intervento diretto del Governo nazionale, attraverso l'emanazione di un provvedimento ad hoc che, come anche suggerito dai sindaci molisani, "azzeri il debito e, nello stesso tempo, vada ad incrementare le risorse a disposizione, partendo anche dalla rivisitazione del decreto Balduzzi i cui criteri non possono essere applicati al Molise, che resta 'un quartiere di Roma' nel numero di abitanti, ma non nelle condizioni orografiche del territorio sul quale essi sono distribuiti",

si chiede di sapere:

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda mettere in atto al fine di garantire il diritto alla salute dei cittadini molisani;

se intenda verificare l'appropriatezza, l'efficacia e la legittimità del programma operativo straordinario adottato dalla Regione Molise per il periodo 2019-2021.