Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00582

Atto n. 4-00582

Pubblicato il 20 settembre 2018, nella seduta n. 38

PRESUTTO , ORTOLANI , PUGLIA , URRARO , GRASSI , PESCO , ANGRISANI , GIANNUZZI , LANNUTTI , LANZI , ANASTASI , PARAGONE , GALLICCHIO , CASTIELLO , ACCOTO , FEDE , DESSI' , COLTORTI , SANTILLO , RICCIARDI , NATURALE , PIRRO , PELLEGRINI Marco , TURCO , GAUDIANO , L'ABBATE , QUARTO , VACCARO , CROATTI , MORONESE , MARINELLO , SILERI , MAUTONE , ROMAGNOLI , ENDRIZZI , CASTELLONE , PISANI Giuseppe , ROMANO , MATRISCIANO , ORTIS , MAIORINO , LOMUTI , TRENTACOSTE , GARRUTI , DI MICCO , DE FALCO , DE LUCIA , CORRADO , DE BONIS , MOLLAME , LEONE , DRAGO , MANTOVANI , DELL'OLIO , FERRERO - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che secondo quanto risulta agli interroganti:

la crescita esponenziale di fenomeni di criminalità nei territori di Napoli est e, segnatamente, nei quartieri di Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli, interessati da quotidiani episodi di delinquenza e da recenti cruente aggressioni alle Forze dell'ordine, riaccende paura e preoccupazione nell'intera comunità dei cittadini;

il fenomeno della microcriminalità e quello delle cosiddette "stese" rappresentano, ormai, non più episodi rari e isolati, ma costituiscono piuttosto espressione di pericoli costanti e continui, che ricadono in maniera negativa sulla città e sulla sicurezza dei cittadini che vivono nella paura, invocando aiuti seri e concreti da parte delle Istituzioni;

l'opera e l'impegno delle Forze dell'ordine presenti sul territorio non sono, purtroppo, sufficienti ad arginare fenomeni delinquenziali, che aumentano sempre più e avvengono a tutte le ore del giorno sotto gli occhi della cittadinanza inerme, con gravi ripercussioni sull'ordine e sulla sicurezza pubblica;

è lamentata da tutti i cittadini l'esigua presenza della Polizia municipale nella città di Napoli;

considerato che:

l'art.1 del Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, recante "Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza", stabilisce che "L'autorità di pubblica sicurezza veglia al mantenimento dell'ordine pubblico, alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità e alla tutela della proprietà; cura l'osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e speciali dello Stato, delle province e dei comuni, nonché delle ordinanze delle autorità" e che "Le attribuzioni dell'autorità provinciale di pubblica sicurezza sono esercitate dal prefetto e dal questore";

l'ordine pubblico e la sicurezza sono materie di rilievo costituzionale;

il Titolo V del Libro II del Codice penale punisce la categoria dei delitti contro l'ordine pubblico al fine di assicurare una convivenza pacifica, priva di violenza e di disordini, che mettono in serio pericolo la sicurezza dell'intera collettività e la pubblica incolumità;

l'art. 17, comma 1, della legge 26 marzo 2001, n. 128, recante "Interventi legislativi in materia di tutela della sicurezza dei cittadini", prevede che: "Il Ministro dell'interno impartisce e aggiorna annualmente le direttive per la realizzazione, a livello provinciale e nei maggiori centri urbani, di piani coordinati di controllo del territorio da attuare a cura dei competenti uffici della Polizia di Stato e comandi dell'Arma dei carabinieri e, per i servizi pertinenti alle attività d'istituto, del Corpo della Guardia di finanza, con la partecipazione di contingenti dei corpi o servizi di polizia municipale, previa richiesta al sindaco, o nell'ambito di specifiche intese con la predetta autorità, prevedendo anche l'istituzione di presidi mobili di quartiere nei maggiori centri urbani, nonché il potenziamento e il coordinamento, anche mediante idonee tecnologie, dei servizi di soccorso pubblico e pronto intervento per la sicurezza dei cittadini";

la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza sono materie in cui si è avvertita la necessità di un coordinamento tra le istituzioni centrali e quelle locali;

l'art. 7 del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 125, stabilisce che: " I piani coordinati di controllo del territorio di cui al comma 1 dell'articolo 17 della legge 26 marzo 2001, n. 128, che possono realizzarsi anche per specifiche esigenze dei comuni diversi da quelli dei maggiori centri urbani, determinano i rapporti di reciproca collaborazione fra i contingenti di personale della polizia municipale e provinciale e gli organi di Polizia dello Stato. Con decreto da adottare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia, con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro della difesa, determina le procedure da osservare per assicurare, nel corso dello svolgimento di tali piani coordinati di controllo del territorio, le modalità di raccordo operativo tra la polizia municipale, la polizia provinciale e gli organi di Polizia dello Stato";

a parere degli interroganti sussiste la necessità di adottare misure adeguate ad assicurare un pieno controllo del territorio da parte delle Autorità competenti e da parte delle Istituzioni,

si chiede di sapere:

quali misure il Ministro in indirizzo intenda adottare, al fine di prevenire e reprimere fenomeni delinquenziali che minacciano costantemente la sicurezza sul territorio della città di Napoli e, in modo rilevante, nelle periferie;

quali iniziative intenda assumere al fine di favorire un adeguato coordinamento tra le forze di Polizia presenti sui diversi livelli territoriali.