3ª Commissione permanente
(AFFARI ESTERI E DIFESA)
MERCOLEDÌ 16 APRILE 2025
127ª Seduta
Presidenza della Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Silli.
La seduta inizia alle ore 8,30.
IN SEDE CONSULTIVA
(1432) Conversione in legge del decreto-legge 28 marzo 2025, n. 36, recante disposizioni urgenti in materia di cittadinanza
(Parere alla 1a Commissione. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni)
Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 15 aprile.
Il relatore MENIA (FdI) illustra una versione riformulata dello schema di parere da lui già sottoposto all'attenzione dei commissari nella precedente seduta.
Non rilevando alcun intervento, il presidente Stefania CRAXI dichiara chiusa la discussione generale.
Il senatore SPAGNOLLI (Aut (SVP-PATT, Cb)) dichiara il voto contrario della propria parte politica, in quanto il provvedimento in esame rappresenta, effettivamente, una sorta di espropriazione di competenze da parte del Governo nei confronti dell'organo legislativo, che dovrebbe essere titolato prima facie a regolamentare una materia così delicata come quella della cittadinanza.
Conclude osservando come, nel merito, non possa essere condivisa la filosofia di fondo, sottesa al decreto-legge, che, nei fatti, tende a non facilitare la vita dei vari connazionali che all'estero vogliono sentirsi italiani.
Il senatore ALFIERI (PD-IDP), pur apprezzando il lavoro svolto dal relatore, che ha ulteriormente affinato la sua bozza di parere, rileva preliminarmente come le molteplici criticità menzionate nel dispositivo contraddicano il tenore stesso del parere, che risulta formalmente favorevole.
In ultima analisi, con il suddetto provvedimento d'urgenza, l'esecutivo ha deciso di passare, evitando ogni pur minima occasione di approfondimento, da una situazione che potrebbe essere definita di "lassismo", in materia di concessione della cittadinanza per le persone di origine italiana residenti all'estero, ad una situazione che improvvisamente dispone una disciplina tranchant e rigida nella materia.
Per tali ragioni, preannuncia il voto contrario del proprio Gruppo, confidando nella possibilità di enucleare possibili emendamenti al testo durante l'esame nella Commissione di merito.
Il senatore MARTON (M5S), condividendo le argomentazioni esposte dal collega Alfieri, reputa del tutto inopportuno l'impiego dello strumento legislativo d'urgenza per la trattazione di un tema come la concessione della cittadinanza.
La senatrice PUCCIARELLI (LSP-PSd'Az) annuncia il voto favorevole della propria parte politica, auspicando che gli enunciati di cui alla proposta di parere vengano accolti e attuati dal Governo.
Il senatore DREOSTO (LSP-PSd'Az), pur concordando con l'esposizione del relatore, esprime la posizione personale di astensione rispetto alla bozza di parere in titolo, stante la delicatezza e la complessità di una problematica come quella riguardante la cittadinanza.
Il senatore BARCAIUOLO (FdI), preannunciando il voto favorevole del proprio Gruppo, prende atto, in primo luogo, come gran parte degli interventi testé espressi contro lo schema di parere in disamina, abbiano comunque incorporato una complessiva condivisione dello schema di parere.
Rammenta a tutti costoro come, nella sede della Commissione di merito, sia possibile, in ogni caso, proporre e discutere eventuali proposte migliorative del testo in esame.
Il presidente Stefania CRAXI, verificata la presenza del prescritto numero di senatori, pone ai voti lo schema di parere favorevole con osservazioni del relatore (pubblicato in allegato), che risulta approvato.
La seduta termina alle ore 8,45.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
SUL DISEGNO DI LEGGE N. 1423
La Commissione affari esteri e difesa,
esaminato il disegno di legge in titolo per gli aspetti di propria competenza;
preso atto delle disposizioni di cui all'articolo 1, comma 1, che recano modifiche alle norme in materia di cittadinanza e che sono volte a rafforzare la necessità di un vincolo effettivo con l'Italia da parte dei figli nati all'estero da cittadini italiani;
valutate altresì le norme di cui all'articolo 1, comma 2, che dispongono in ordine alle controversie in materia di accertamento della cittadinanza, in particolare con riferimento all'onere della prova e all'inammissibilità di giuramento e prova testimoniale;
evidenziato come la materia oggetto del provvedimento risulti particolarmente complessa e necessiti di una valutazione attenta non solo in ordine alle conseguenze giuridiche derivanti dall'applicazione delle nuove norme ma anche in ordine ad un possibile affievolimento di diritti finora garantiti ai discendenti degli Italiani;
espressi sentimenti di preoccupazione circa la possibilità che interpretazioni eccessivamente restrittive delle nuove norme sulla cittadinanza per discendenza iure sanguinis potrebbero creare sentimenti di disaffezione nelle comunità degli Italiani all'estero e dei loro discendenti;
espresso il convincimento che il tema della cittadinanza italiana non riguardi unicamente uno status giuridico ma abbia a che fare con realtà vive, intessute di storia, di sacrifici e di legami familiari che andrebbero preservati, e ritenuto che la lingua costituisca un patrimonio e uno dei principi fondanti della trasmissione della cittadinanza stessa;
richiamata l'importanza anche di considerare il trend demografico in atto nel territorio nazionale al fine di individuare misure legislative che favoriscano l'aumento della popolazione italiana e il possibile ritorno in Italia di quanti abbiano un vincolo effettivo con il nostro Paese e intendano preservare e perpetuare tale legame anche attraverso l'accesso alla cittadinanza;
ritenuto altresì che le misure normative in via di approvazione debbano rafforzare i legami culturali e linguistici della comunità di origine italiana con la madrepatria, evitando, in particolare di escludere dall'accesso alla cittadinanza proprio coloro che intendano tenere viva l'italianità anche in contesti geografici lontani dal territorio nazionale;
auspicando attenzione crescente e maggiori risorse per la diffusione e valorizzazione della lingua e della cultura italiana all'estero ed in particolare presso le comunità degli Italiani iscritti all'Anagrafe Italiani residenti all'estero;
esprime, per quanto di competenza, parere favorevole, con le seguenti osservazioni:
- che il presupposto della nascita nel territorio nazionale di un ascendente di primo grado di genitore o adottante possa essere riconsiderato o ampliato;
- che nell'adozione delle nuove disposizioni in materia di cittadinanza si possano valutare elementi di riequilibrio del criterio territoriale della nascita;
- che si prevedano norme puntuali per il riacquisto della cittadinanza per quanti l'abbiano persa in ragione di normative restrittive previgenti, sia nazionali che estere;
- che si valuti l'opportunità di introdurre elementi per la valutazione della cittadinanza consapevole per i casi di nuovo accesso alla cittadinanza, accompagnando il percorso giuridico in direzione della cittadinanza con momenti di formazione e requisiti verificabili di conoscenze linguistiche e culturali;
- che si prevedano percorsi facilitati per l'accoglienza nella comunità nazionale a favore di discendenti di cittadini o ex cittadini italiani residenti in Paesi vittime di regimi dittatoriali, anche in direzione dell'acquisto agevolato della cittadinanza.