Seguito dell'indagine conoscitiva sulle conseguenze occupazionali derivanti dagli effetti della crisi economico-finanziaria: audizione del Sindaco di Taranto.
Riprende l'indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 13 novembre scorso.
Il presidente GIULIANO comunica che è giunta una richiesta di audizione da parte di Confidustria per l'indagine conoscitiva in titolo e propone di darvi corso, inoltrando pertanto la prescritta richiesta al Presidente del Senato.
La Commissione concorda.
Il dottor STEFANO, sindaco di Taranto, illustra la situazione della città dal punto di vista occupazionale ed analizza le attività produttive del territorio. Si sofferma in particolare sulla situazione del polo siderurgico, evidenziando l'alto tasso di disoccupazione presente nel capoluogo pugliese, nonché il forte indice di mortalità per neoplasia. Ritiene importante coniugare il diritto alla salute con quello al lavoro; a questo scopo reputa necessario che il Gruppo Ilva fornisca idonee garanzie nella prospettiva di un risanamento ambientale. Infine, evidenzia il grande sostegno che il comune di Taranto fornisce ai cittadini in termini di welfare e la situazione di grave disagio della città.
Il presidente GIULIANO ringrazia il Sindaco per la pacatezza e la fermezza con la quale ha rappresentato la situazione di Taranto. Rileva che nel corso delle precedenti audizioni sono state rappresentate da vari soggetti istituzionali situazioni talora contraddittorie e che se l'obiettivo di coniugare il diritto all'occupazione con il diritto alla salute è unanimemente condiviso, non risulta tuttavia ancora individuato il percorso allo scopo necessario. Domanda dunque al Sindaco quali misure ritenga possano essere adottate al fine di conseguire risultati apprezzabili con chiarezza e speditezza.
Il dottor STEFANO evidenzia che il Comune si trova stretto fra istanze rappresentate da altri soggetti più forti e intende innanzitutto rappresentare i diritti dei cittadini. Lamenta un difetto di comunicazione da parte dell'Ilva, che non ha ancora chiarito con quali modalità intenda ridurre i parametri in base ai quali la Magistratura ha disposto il sequestro dell'impianto. Ritiene comunque che il Governo non possa lasciare il polo siderurgico nelle mani di un complesso imprenditoriale che di fatto ha compromesso sia la salute che i livelli occupazionali dei tarantini. Illustra altresì la situazione complessiva che riguarda anche l'Arsenale della Marina militare, nonché la grave emergenza sanitaria e la carenza di posti letto nell'area.
A giudizio del senatore COSTA (PdL) all'Ilva non si può chiedere di più di quanto si possa domandare a qualsiasi imprenditore. Concorda sull'opportunità che una valorizzazione del territorio tarantino comprenda anche il riavvio del dialogo con la Marina militare ai fini della rivalorizzazione dell'Arsenale. Ritiene di grande importanza l'adozione di un piano industriale dell'area.
Secondo il senatore NESSA (PdL) il Sindaco ha perfettamente analizzato e spiegato la situazione di disagio nella quale versano tante famiglie di Taranto; sollecita dunque l'adozione di una soluzione efficace per la città ed il suo territorio, che veda la piena partecipazione della famiglia Riva, che tanto ha ricavato dall'azienda nel momento in cui il settore dell'acciaio aveva un andamento favorevole. Ritiene importante che i senatori facciano sentire la loro vicinanza alle popolazioni tarantine.
La senatrice SBARBATI (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) richiama il significato strategico del polo siderurgico in Italia. Preso atto di quanto detto dal Sindaco, ritiene importante che la questione venga portata direttamente all'attenzione del Governo e sollecita un'audizione dei Ministri dell'ambiente e dello sviluppo economico.
Secondo il senatore NEROZZI (PD) il Sindaco ha effettuato un'analisi molto dettagliata della complessiva situazione della città di Taranto, che travalica le stesse vicende dell'Ilva. Una particolare accentuazione va a suo giudizio messa sulle vicende che riguardano l'Arsenale della Marina militare, la cui eventuale rivalorizzazione non sarà né semplice né veloce. Anche le potenzialità connesse al porto industriale pongono in gioco il sistema delle infrastrutture, nel quale Taranto presenta problemi rilevanti. Quanto all'Ilva, ricorda che l'azienda venne a suo tempo acquistata a prezzi di svendita e ritiene doveroso che oggi la proprietà dia conto di quanto è accaduto e di quali azioni intenda intraprendere. In questo quadro, giudica importante che i Commissari avanzino una serie di richieste specifiche al Governo e che il Governo per parte sua avanzi richieste specifiche all'azienda. Si tratta di azioni da intraprendere in tempi rapidi, scongiurando quella che potrebbe altrimenti rivelarsi una sorta di lenta agonia, al termine della quale ci sono il disastro ecologico e il disastro occupazionale.
La senatrice SPADONI URBANI (PdL) domanda se il Comune abbia richiesto iniziative specifiche agli uffici della Regione.
Il senatore MORRA (PdL) osserva che il Sindaco di Taranto si è soffermato soprattutto sulla situazione odierna della città, evidenziando l'esistenza di gravi problemi sociali ed economici. Ritiene perciò che, oltre ad ascoltare i Ministri dell'ambiente e dello sviluppo economico, la Commissione debba altresì acquisire la posizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Di fatto, se anche lo volesse, Taranto non è più in grado di tracciare un efficace piano di sviluppo dell'area, essendo state gravemente compromesse le potenzialità del territorio. La situazione della città mette comunque capo a responsabilità anche molto risalenti nel tempo e che coinvolgono il Governo centrale: da ciò la necessità che anche l'Esecutivo metta oggi in cantiere iniziative specifiche per la città, in modo da consentirle di risollevarsi dai gravi problemi sociali, ambientali ed occupazionali nei quali versa.
La senatrice CARLINO (IdV) concorda con le considerazioni della senatrice Sbarbati e del senatore Morra, chiedendo che sulla vicenda venga chiamato a prendere posizione anche il Ministro della sanità.
La senatrice MONGIELLO (PD) ricorda che nel corso della scorsa legislatura la Commissione lavoro del Senato svolse un sopralluogo a Taranto, nel corso del quale fu possibile verificare la situazione dell'Ilva, che già allora destava forti preoccupazioni per la salute dei cittadini, visitare gli impianti e confrontarsi con le maestranze ed i rappresentanti sindacali. Dà quindi atto al Sindaco di trovarsi a gestire una città non facile, reduce da un dissesto finanziario. Non si può però chiedere alle persone di scegliere fra salute e lavoro; il problema è ora come conciliare queste due realtà, chiarendo quali siano le responsabilità dell'imprenditoria legata all'Ilva, nonché quali azioni l'azienda debba intraprendere, anche alla luce della nuova AIA. Per parte sua, il Governo deve evidenziare se intenda ancora l'acciaio come un settore strategico, quali misure si possano adottare nel settore sanitario per tranquillizzare i cittadini e quali strategie di carattere economico, a cominciare da un eventuale allentamento del patto di stabilità.
Il senatore VIESPOLI (CN:GS-SI-PID-IB-FI) sottolinea che nel tempo Taranto è stata anche sede di accordi importanti, che hanno portato alla firma di un Protocollo per il sostegno in deroga a talune aziende. Chiede al Sindaco, che a suo giudizio merita ogni sostegno, un particolare impegno sul tema della riqualificazione urbana, non limitata all'area adiacente all'Ilva. Pur se la situazione è drammatica, occorre collegare l'immagine della città ad iniziative di promozione del territorio, che a maggior ragione vanno considerate e praticate nei momenti di crisi.
A tutti replica brevemente il dottor STEFANO, il quale ringrazia per i suggerimenti ricevuti e soprattutto per l'attenzione, la solidarietà e il sostegno alle richieste che il Comune ha inoltrato nei confronti del Governo.
Il presidente GIULIANO ringrazia gli intervenuti; in considerazione dell'inizio dei lavori dell'Assemblea, dichiara quindi conclusa l'audizione e toglie la seduta.
La seduta termina alle ore 16,30.