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Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 355 del 23/10/2012

IN SEDE CONSULTIVA 

 

(3510) Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2012, approvato dalla Camera dei deputati 

(Doc. LXXXVII-bis, n. 2) Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea, relativa all'anno 2012  

(Doc. LXXXVII, n. 5) Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011

(Relazione alla 14a Commissione per il disegno di legge n. 3510. Parere alla 14a Commissione per i Doc. LXXXVII-bis, n. 2 e LXXXVII, n. 5. Esame congiunto e rinvio) 

 

Il PRESIDENTE ricorda che, ai sensi dell'articolo 144-bis del Regolamento del Senato, sia il disegno di legge n. 3510 sia le Relazioni sono assegnati per l'esame generale in sede referente alla 14a Commissione permanente e, per l'esame delle parti di relativa competenza, alle Commissioni competenti per materia. L'esame del disegno di legge da parte delle Commissioni si conclude con l'approvazione di una relazione. Contemporaneamente, deve concludersi anche l'esame delle Relazioni con l'espressione di due pareri.

Propone, quindi, che l'esame dei provvedimenti in titolo proceda congiuntamente, fermo restando che esso darà comunque luogo ad esiti separati, con l'approvazione di distinti atti.

Se non si fanno osservazioni, così resta stabilito.

 

La relatrice SPADONI URBANI (PdL) illustra congiuntamente il disegno di legge n. 3510ed i documenti collegati, che rappresentano lo strumento normativo annuale volto ad assicurare il periodico adeguamento dell’ordinamento nazionale a quello dell'Unione europea. La procedura sarà molto probabilmente l'ultima del suo genere, in conseguenza della prossima approvazione del disegno di legge  n. 2646, recante nuove norme sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.

La relatrice non ritiene che né nell'articolato né negli allegati nel disegnolegge, che elencano le direttive comunitarie di cui si propone l'attuazione nell'ordinamento interno,siano contenute disposizionidi interesse per la Commissione; rileva tuttavia che al 31 dicembre 2011 risultano ufficialmente aperte nei confronti dell'Italia 136 procedure d'infrazione, di cui 10 riguardano materie di competenza del Ministero del lavoro (7 relative alla violazione della normativa comunitaria e 3 concernenti casi di mancato recepimento). Il documento, peraltro, non contiene specifiche indicazioni circa il merito delle procedure di infrazione né sugli argomenti oggetto della mancata trasposizione.

Passando, poi, alla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea,  ricorda che essa costituisce un importante strumento informativo sulle politiche generali, poiché dà conto dell'attività svolte dalle istituzioni comunitarie nei differenti settori e delle corrispondenti iniziative del Governo italiano. In particolare, la Relazione mette in risalto l'attiva partecipazione dell'Italia al processo di valutazione dell'applicazione della Direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali al fine di verificare la necessità di modificare il testo vigente per facilitare la mobilità dei professionisti; la nuova proposta di modifica della Direttiva dovrebbe ottenere il consenso degli Stati membri entro il 2012.

Tra gli interventi a favore delle politiche per l'occupazione, la Relazione contempla una serie di progetti avviati a livello europeo con il contributo dell'Italia: la Rete europea dei Public Employment Services (PES), per la definizione delle strategie d'azione comuni sul mercato del lavoro; la Rete EURES Italia, dove si realizzano programmi di cooperazione transfrontaliera e transnazionale per la mobilità geografica volti a favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro; le politiche per la programmazione e la gestione della formazione e del lavoro, con specifici temi di interesse quali l'adattabilità delle imprese, l'occupabilità dei lavoratori, anche con la revisione dell'apprendistato, lo sviluppo del capitale umano, la connessione tra politiche del lavoro attive passive e la parità di genere, le pari opportunità e la dimensione transnazionale; il Network EX-OFFENDERS (programma triennale 2009-2012, articolato in 3 aree di attività: prison portal europeo, gruppo di lavoro europeo sulla valutazione, eventi tematici); il Gender Mainstreaming, rete transnazionale per lo scambio di informazioni, esperienze, risultati e buone prassi per migliorare l'accesso delle donne al mercato del lavoro e la conciliazione tra vita e lavoro; la «Rete per il lavoro», promossa dal Governo italiano per valorizzare i risultati conseguiti con lo scambio tra Stati membri sulle diverse strategie nazionali anticrisi.

Nella Relazione programmatica, che analizza gli sviluppi in atto nel processo di integrazione europea e gli orientamenti e le priorità che il Governo si propone di perseguire in relazione a tali sviluppi, gli aspetti di competenza della Commissione sono ravvisabili al capitolo 6, "Occupazione e politiche sociali". Il Governo italiano segue gli avanzamenti delle iniziative del "pacchetto occupazione", rientrante nella Strategia Europa 2020, che concernono la revisione della direttiva in materia di orario di lavoro, riguardante la disciplina dei turni di guardia e riposi compensativi, la conciliazione tra vita familiare e lavorativa, i contratti multipli, la revisione della direttiva sul distacco dei lavoratori, la proposta di direttiva per le lavoratrici gestanti, puerpere e in periodo di allattamento, la revisione di alcune direttive in materia di diritto del lavoro che escludono i lavoratori marittimi dal loro ambito di applicazione e la proposta di modifica del regolamento relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale.

Inoltre, il Governo italiano partecipa attivamente alla Rete PES, che mette in collegamento tutti i servizi per l'impiego degli Stati membri, al fine di definire strategie comuni in materia di mercato del lavoro, e alla rete EURES. Da ultimo, con riferimento al Fondo di adeguamento alla globalizzazione (FEG), che favorisce il processo di reinserimento dei lavoratori in esubero a seguito dei mutamenti economici globali, l'Italia ha proposto che, nell'ambito del quadro finanziario pluriennale 2014-2020, siano individuate risorse soprattutto a sostegno del settore agricolo, gravemente penalizzato in questi ultimi anni.

Tanto premesso, la relatrice si riserva di avanzare le proprie proposte di relazione e di parere al termine del dibattito.

 

         La senatrice POLI BORTONE (CN:GS-SI-PID-IB-FI) domanda un approfondimento specifico con riferimento alle procedure di infrazione aperte nei confronti dell'Italia in materie di competenza del Ministero del lavoro.

 

         La relatrice SPADONI URBANI (PdL) si impegna a fornire tali indicazioni nella prossima seduta.

 

            Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

 

 

La seduta termina alle ore 16,10.