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Legislatura 16ª - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 290 del 14/03/2012

Per il senatore PASSONI (PD) la fase delicata nella quale il negoziato si trova rende indispensabile che le discussioni sui problemi specifici vengano innanzitutto affrontate e risolte in quella sede: ne hanno particolare bisogno non solo le parti sociali, ma lo stesso Governo ed il Paese tutto. Si dice comunque convinto che un accordo verrà conseguito. Molte delicate questioni sono all'attenzione della Commissione, e su di esse sarebbe auspicabile che si concentrasse l'attenzione del Ministro. La prima riguarda i lavoratori cosiddetti esodati, ai quali è indispensabile dare risposte tempestive: il fattore tempo non può non creare apprensione in persone che non hanno possibilità, o sono affette da gravi incertezze. Sollecita inoltre il Ministro a pronunciarsi in ordine all'andamento dell'occupazione in Italia nell'anno in corso e a fornire chiarimenti in ordine ai dati numerici, chiarendo se si riscontri o meno una inversione di tendenza rispetto all'anno precedente. La questione ha peraltro notevole attinenza al complessivo tema del mercato del lavoro. In questo quadro, sarebbe altresì opportuno chiarire il rapporto tra le grandi e medie imprese e quelle di piccole dimensioni, vale a dire tra quelle più e meno esposte alla competizione internazionale.

Ugualmente centrale è il tema della riforma del welfare, all'interno del quale è ricompreso il grande capitolo dell'assistenza: in Italia la povertà è giunta a livelli rilevantissimi ed è riscontrabile un progressivo scivolamento verso tale soglia anche da parte di frange dei ceti medi. Al contempo, l'assistenza è una sorta di grande incompiuta, atteso che nel corso del tempo i Governi che si sono succeduti hanno spesso vanificato anche quel poco che era stato precedentemente fatto. Sollecita dunque il Ministro a chiarire se ritenga o meno il tema una priorità, sottolinenando la necessità di una grande innovazione per garantire il passaggio da un sistema di welfare di tipo fordista ad un modello centrato sulla persona e sulla sua dignità, nonché sulla universalità delle protezioni, indipendentemente dai soggetti.

Altro tema assai delicato è quello della governance dell'INPS, aperto dall'articolo 21 del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito con modifiche dalle legge n. 214 dello stesso anno, e sul quale ieri la Commissione ha ascoltato il dottor Mastrapasqua. Il tema non può essere risolto in modo monocratico e la soluzione non può essere differita nel tempo, atteso che sono in gioco gli interessi degli iscritti all'INPS e fondi pubblici in misura rilevantissima.

Sul tema delle rappresentanze sindacali, nel richiamarsi alle considerazioni già svolte dal senatore Nerozzi, chiede infine quale sia l'orientamento del Governo, sottolineando che la democrazia nei luoghi di lavoro è un pezzo della democrazia del Paese.