La senatrice CARLINO (IdV) sottolinea che l'Italia dei valori segue con attenzione il dibattito sulle problematiche del lavoro, sostenendo da tempo la necessità in una riforma degli ammortizzatori sociali, che tuttavia ne mantenga l'impianto universalistico e ne estenda l'applicazione anche alle piccolissime imprese. A ciò sarebbe auspicabile affiancare l'introduzione del reddito minimo garantito. Chiede pertanto di conoscere gli intendimenti del Governo al riguardo.
Reputa non convincente il progetto di introduzione dell'assicurazione sociale per l'impiego, che, abrogando l'indennità di mobilità, colpisce duramente un'ampia platea di lavoratori.
Quanto alla revisione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, auspica il conseguimento di un accordo che sia veramente condiviso: uno dei segnali di discontinuità più positivi che questo Esecutivo dovrebbe dare è mettere la parola fine all'epoca degli accordi separati e dell'arroganza e dell'opportunismo spacciati per decisionismo.
Tra le priorità che la sua parte individua segnala innanzitutto la questione dei giovani e delle donne, che oggi costituiscono gli anelli deboli del mondo del lavoro. E' pacifico che si consegua un superamento della miriade di forme contrattuali atipiche attraverso una valorizzazione del contratto di apprendistato quale ordinario contratto di ingresso nel mondo del lavoro, ma l'attuale testo unico in materia presenti alcuni punti decisamente non condivisibili: tra essi, la possibilità di stipulare contratti di apprendistato di formazione a quindici anni, che di fatto rischia di configurarsi come un abbassamento dell'obbligo scolare e la durata delle varie tipologie di contratto di apprendistato, che andrebbe fissata a non più di tre anni. Infine giudica negativa la possibilità, prevista dall'attuale normativa, di assumere con contratto di apprendistato i lavoratori in mobilità.
Chiede altresì di conoscere l'opinione del Ministro sul tema delle dimissioni in bianco, su cui esistono numerosi disegni di legge di iniziativa parlamentare, di cui uno a sua firma (Atto Senato n. 2926).
Infine, reputa necessario salvaguardare le norme sulla sicurezza sul lavoro e sottolinea l'esigenza di superare l'attuale normativa relativa ai ricongiungimenti onerosi.
Segnala altresì il problema dei cosiddetti lavoratori esodati, non risolto neppure con il decreto milleproroghe e sollecita una soluzione del problema dell'evasione contributiva, che vale circa 25 miliardi all'anno e genera un infinito contenzioso di cause civili.
Coglie conclusivamente l'occasione per chiedere al Ministro di emanare i decreti attuativi del provvedimento sulle quote di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate in Borsa, approvato lo scorso luglio 2011, e per chiederle come intenda intervenire sulla discriminazione sessista alla tv e nei mezzi di comunicazione.