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Legislatura 16ยช - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 027 del 25/06/2008

Costituzione in giudizio del Senato della Repubblica dinanzi alla Corte costituzionale per resistere in un conflitto di attribuzione sollevato dalla Corte di appello di Roma (ore 10,28)

 

Approvazione delle conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la costituzione in giudizio del Senato della Repubblica dinanzi alla Corte costituzionale per resistere in un conflitto di attribuzione sollevato dalla Corte di appello di Roma. Prego i colleghi di fare attenzione.

Con il ricorso del 26 novembre 2007 la Corte di appello di Roma ha sollevato conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato nei confronti del Senato della Repubblica, in relazione alla deliberazione con la quale l'Assemblea, nella seduta del 18 marzo 2004, ha dichiarato che i fatti oggetto del procedimento penale n. 15380/95 R.G.N.R. - n. 7114/03 R.G. DIB pendente nei confronti del signor Cesare Previti, senatore all'epoca dei fatti, riguardavano opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni, in quanto tali insindacabili ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione (Doc. IV-ter, n. 2/XIV Leg.).

Il ricorso è stato dichiarato ammissibile dalla Corte costituzionale con ordinanza 19 maggio 2008, n. 187, depositata in cancelleria il successivo 30 maggio e notificata al Senato il 17 giugno 2008.

Nella seduta di ieri la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari ha concluso all'unanimità nel senso che il Senato debba costituirsi in giudizio dinanzi alla Corte costituzionale per resistere nel conflitto.

Sulle conclusioni della Giunta che ora ho richiamato, può prendere la parola un oratore per Gruppo per dieci minuti.

Poiché nessuno domanda di parlare, metto ai voti le conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari relative alla costituzione in giudizio del Senato della Repubblica dinanzi alla Corte costituzionale per resistere nel conflitto di attribuzione sollevato dalla Corte di appello di Roma.

Sono approvate.

 

La Presidenza si intende pertanto autorizzata a dare mandato per la difesa del Senato a uno o più avvocati del libero Foro.