SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il senatore GIORGIS (PD-IDP) ricorda che, nella riunione dell'Ufficio di Presidenza dell'8 febbraio, non era stato raggiunto un orientamento unanime sul calendario dei lavori di questa settimana, di cui si era convenuto che si sarebbe discusso nella prima seduta utile, quindi quella odierna.
Auspica preliminarmente un ripensamento sull'organizzazione complessiva dei lavori, per evitarne un prolungamento irragionevole, con convocazioni alle 8,30 e alle 20 per più giorni consecutivi, eventualmente valutando l'alternativa di utilizzare il giovedì pomeriggio.
In secondo luogo, chiede di conoscere l'ordine di trattazione degli argomenti iscritti in calendario, ed in particolare quando si intenda proseguire l'esame dei disegni di legge n. 997 (decreto-legge n. 7 del 2024 - Consultazioni elettorali anno 2024) e n. 787 e connessi (Esercizio del diritto di voto in un comune situato in una regione diversa da quella di residenza), al fine di consentire ai colleghi che non fanno parte della Commissione di partecipare ai lavori per illustrare le proposte emendative da loro sottoscritte.
La senatrice MAIORINO (M5S) concorda con le considerazioni svolte dal senatore Giorgis.
Il senatore DE CRISTOFARO (Misto-AVS) si associa.
La senatrice GELMINI (Misto-Az-RE) ritiene condivisibili le richieste formulate dal senatore Giorgis.
Il PRESIDENTE precisa che, nella settimana in corso, proseguirà solo l'esame congiunto dei disegni di legge costituzionale nn. 935 e 830 (Modifiche costituzionali per l'introduzione dell'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri), anche per consentire al relatore ed al Governo di valutare gli emendamenti riferiti ai disegni di legge n. 997 e 787 e connessi, che saranno pubblicati appunto in allegato alle sedute odierne.
Sarà poi convocato un Ufficio di Presidenza per giovedì 15 febbraio, al termine della seduta delle 13, al fine di organizzare i lavori per la prossima settimana.
Ricorda che, nella riunione di giovedì 8 febbraio, la proposta sul calendario dei lavori - che prevedeva due sedute, alle ore 14 e alle ore 20, per la giornata odierna, due sedute, alle ore 8,30 e alle ore 20, per domani, mercoledì 14 febbraio, e due sedute, alle ore 8,30 e 13, per giovedì 15 febbraio - era stata deliberata a maggioranza. Chiede pertanto se si intenda porla in votazione.
La senatrice MALPEZZI (PD-IDP) fa presente che, nella Commissione per le politiche dell'Unione europea, di cui è componente, il mercoledì solitamente sono previste votazioni. Pertanto, domani non avrà la possibilità di illustrare gli emendamenti a sua firma sul disegno di legge costituzionale n.935.
Il PRESIDENTE, nel replicare alla senatrice Malpezzi, ritiene possa illustrare tutti gli emendamenti a sua firma nella seduta odierna.
La senatrice MALPEZZI (PD-IDP), dopo aver ringraziato il Presidente per l'opportunità offerta, nota che poi analoga attenzione dovrebbe essere riservata anche ad altri colleghi. Nel riconoscere il diritto-dovere del Presidente di garantire il funzionamento della Commissione, ritiene che ai singoli senatori debba essere consentito di illustrare gli emendamenti a propria firma.
Il PRESIDENTE sottolinea che in Ufficio di Presidenza è stata valutata l'alternativa di convocare sedute anche nelle giornate di lunedì e venerdì, su cui tuttavia non si è registrata una condivisione. Pertanto, tale ipotesi, che a suo avviso è l'unica che possa risolvere il problema segnalato dalla senatrice Malpezzi, sarà nuovamente considerata nella prossima riunione dell'Ufficio di Presidenza.
Il senatore GIORGIS (PD-IDP) chiede di procedere alla votazione della proposta di calendario.
Accertata la presenza del numero del numero legale, la Commissione approva la proposta sul calendario dei lavori deliberata nella seduta dell'Ufficio di Presidenza dell'8 febbraio.
La senatrice GELMINI (Misto-Az-RE) chiede che i disegni di legge n. 997 e 787 e connessi siano esaminati a partire da mercoledì 21 febbraio, non potendo partecipare ai lavori della Commissione per altri impegni istituzionali nella giornata di martedì e avendo presentato emendamenti su entrambi i provvedimenti.
Il PRESIDENTE ne prende atto.