L’evoluzione degli aggregati di bilancio formati sulla base della legislazione vigente, per il triennio di previsione, sconta gli interventi di contenimento della spesa operati negli esercizi precedenti, gli effetti dei provvedimenti disposti dal Governo nel corso del 2016, nonché gli effetti finanziari derivanti dalle rimodulazioni proposte dalle amministrazioni sulla base della flessibilità.
Relativamente alle misure adottate nel corso del 2016, con effetti rilevanti sulle previsioni per il triennio 2017-2019, la Relazione illustrativa del disegno di legge evidenzia in particolare:
La Relazione illustrativa sottolinea, in particolare, l’istituzione di un fondo per l’assistenza a persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, le cui modalità di erogazione saranno definite dalle regioni;
Le dotazioni di bilancio a legislazione vigente sono inoltre comprensive delle rimodulazioni compensative proposte dalle Amministrazioni sulla base della flessibilità concessa dalla normativa vigente, di cui all’articolo 23, comma 3, lettera a), della legge di contabilità.
Laddove le rimodulazioni compensative riguardano dotazioni finanziarie riconducibili al fattore legislativo, la normativa ne prevede apposita evidenza contabile.
Nel disegno di legge di bilancio per il 2017 sono presenti, in allegato a ciascuno stato di previsione della spesa, gli allegati che espongono le autorizzazioni di spesa di ciascun Ministero che sono state rimodulate dal disegno di legge di bilancio, distintamente, per le rimodulazioni compensative di spese per fattori legislativi e per le rimodulazioni per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (cronoprogramma).
Si rileva che la flessibilità a valere sulle spese rimodulabili riconducibili a fattori legislativi è stata esercitata in misura contenuta e soltanto da alcuni Ministeri (Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero dell’ambiente e della tutela del mare e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) con variazioni concentrate su pochi capitoli di bilancio.
Le rimodulazioni in senso “verticale”, ovvero tra spese predeterminate da leggi vigenti (fattori legislativi) effettuate in uno specifico anno, hanno modificato la legislazione vigente soprattutto nel 2017, con una riallocazione complessiva della spesa pari a 440 milioni di euro che ha interessato sostanzialmente unicamente il Ministero dell’economia e delle finanze. Per il 2018 ed il 2019 le rimodulazioni sono state più contenute (circa 100 milioni) ed hanno riguardato anche in questo caso in prevalenza il Ministero dell’economia e delle finanze.
Tabella 1 - Rimodulazioni compensative di spese per fattori legislativi
(importi in milioni di euro)
ECONOMIA E FINANZE Mis/Pro | 2017 | 2018 | 2019 | |||
BLV | di cui rimod. | BLV | di cui rimod. | BLV | di cui rimod. | |
2 Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3) | ||||||
2.4 Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6) | ||||||
DLG n. 56/2000 art 13 co 3 | 1.660 | -340 | 900 | - | - | - |
DLG n. 446/1997 art. 39 co 3 | 340 | 340 | 100 | - | - | - |
3 L'Italia in Europa e nel mondo (4) | ||||||
3.1 Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (4.10) | ||||||
L n. 183/1987 | 4.750 | -100 | 4.650 | -100 | 2.700 | -100 |
LS n. 208/2015 art.1 co 183 | 200 | 100 | 200 | 100 | 200 | 100 |
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE* Mis/Pro | 2017 | 2018 | 2019 | |||
BLV | di cui rimod. | BLV | di cui rimod. | BLV | di cui rimod. | |
1. Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (18) | ||||||
1.4 Coordinamento generale, informazione e comunicazione (18.11) | ||||||
LF. n. 266/2005 art. 1 co 20 | - | -0,2 | 0,2 | - | 0,2 | - |
L. n. 179/2002 art. 6 comma 1 | 0,3 | 0,2 | 0,2 | - | 0,2 | - |
Fonte: ddl di bilancio 2017-2019 (A.S. 2611 – Tomo II). *In tabella non sono esposte le voci corrispondenti a rimodulazioni compensative inferiori a 0,1 milioni di euro.
Le rimodulazioni in senso “orizzontale”, ovvero tra esercizi finanziari diversi, sono state adottate anch’esse in casi molto limitati, ed hanno interessato unicamente gli stanziamenti in conto capitale al fine di avvicinare la fase dell’assunzione dell’impegno a quella della disposizione del pagamento (ossia la competenza alle effettive esigenze di cassa) ed evitare, così la formazione dei residui passivi. Le rimodulazioni orizzontali hanno portato ad una revisione pluriennale degli stanziamenti che ha riallocato la spesa dal 2017 (circa -530 milioni) ad altri esercizi finanziari, ed in particolare al 2018 (+443 milioni). Anche in questo caso soltanto due ministeri si sono avvalsi di tale forma di flessibilità (MEF e MIT).
Tabella 2 - Rimodulazioni compensative di spese per adeguamento al piano finanziario
(importi in milioni di euro)
ECONOMIA E FINANZE Mis/Pro | 2017 | 2018 | 2019 | |||
BLV | di cui rimod. | BLV | di cui rimod. | BLV | di cui rimod. | |
9 Infrastrutture pubbliche e logistica (14) | ||||||
9.1 Opere pubbliche e infrastrutture (14.8) | ||||||
L n. 448/1998 co 1 punto C Edilizia sanitaria pubblica (Cap-pg: 7464/1) | 200 | -100 | 800 | 100 | 869 | - |
DL. n. 66/2014 art 49 co 2 punto D Somme destinate al ripiano dei debiti nei confronti degli enti territoriali (Cap-pg: 7464/1) | 50 | -471,2 | 340 | 340 | 131,2 | 131,2 |
TRASPORTI Mis/Pro | 2017 | 2018 | 2019 | |||
BLV | di cui rimod. | BLV | di cui rimod. | BLV | di cui rimod. | |
1. Infrastrutture pubbliche e logistica (14) | ||||||
1.1 Sistemi stradali, autostradali e intermodali (14.11) | ||||||
DL. 69/2013 art 18 co 2 punto 3 Programma ponti e gallerie stradali (Cap-pg: 7002/6) | 90 | 30 | 121 | 20 | 110 | -50 |
1.2 Sistemi idrici, idraulici ed elettrici (14.5) | ||||||
DL n. 133/2014 art 3 co 2 punto A/bis Completamento sistema idrico Basento- Bradano settore G (Cap-pg: 7249/1) | 22 | 12 | 33 | -12 | - | - |
2. Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13) | ||||||
2.4 Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario (13.5) | ||||||
LS n. 208/2015, art. 1, co. 654 punto 2 Compensazione oneri per l’espletamento dei servizi ferroviari di autostrada ferroviaria alpina effettuati attraverso il valico tra Italia e Francia, in particolare il Frejus (Cap-pg: 7290/3) | - | - | 10 | -5* | 10 | -5* |
* + 10 milioni al 2020 e successivi
Fonte: ddl di bilancio 2017-2019 (A.S. 2611 – Tomo II)
Il quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione a legislazione vigente evidenzia i seguenti importi per gli anni 2017-2019:
Tabella 3 - Previsioni a legislazione vigente 2017-2019 al lordo delle regolazioni contabili e dei rimborsi IVA
(valori in milioni di euro)
2017 | 2018 | 2019 | ||||
Competenza | Cassa | Competenza | Cassa | Competenza | Cassa | |
Entrate finali | 573.553 | 528.770 | 582.135 | 537.784 | 592.242 | 547.894 |
Spese finali | 597.142 | 617.034 | 598.750 | 607.025 | 594.600 | 600.357 |
Saldo netto da finanziare | -23.589 | -88.265 | -16.615 | -69.241 | -2.358 | -52.462 |
Fonte: ddl di bilancio 2017-2019 (A.C. 4127 – Tomo I, pag. 22-23)
Per il 2017, a legislazione vigente, il saldo netto da finanziare - corrispondente alla differenza tra le entrate finali e le spese finali – presenta un disavanzo di 23,6 miliardi di euro, in miglioramento sia rispetto alla previsione del bilancio 2016 (che indicava un SNF pari a 38,4 miliardi) che rispetto al dato assestato (39,8 miliardi) (cfr. la tabella successiva).
Nel successivo biennio, per effetto dell’incremento atteso delle entrate tributarie nel corso del triennio (da 500,9 a 522,7 miliardi nel 2019, dovuto in larga parte al favorevole andamento delle variabili macroeconomiche, nonché agli effetti finanziari dei provvedimenti legislativi approvati in corso d’anno) si evidenzia un ulteriore miglioramento del saldo netto da finanziare, che si attesta a 16,6 miliardi di euro nel 2018 e a circa 2,4 miliardi nel 2019.
Le spese finali evidenziano, invece, una decrescita nel triennio, dai 597,1 miliardi del 2017 ai 594,6 miliardi del 2019.
In termini di cassa, il saldo netto da finanziare, mostra un disavanzo pari a 88,3 miliardi di euro nel 2017, a 69,2 miliardi nel 2018 e a 52,5 miliardi nel 2019.
La differenza rispetto al corrispondente valore in termini di competenza dipende essenzialmente dal fisiologico scostamento tra i valori degli accertamenti di entrata e i corrispondenti incassi. In particolare, la differenza tra i due saldi, pari a circa 64,7 miliardi nel 2017, risulta attribuibile per circa 45 miliardi alle entrate finali, ed in particolare agli scostamenti tra quanto si prevede di accertare e quanto si prevede di incassare. Dal lato delle spese si registra una maggiore dotazione cassa per circa 20 miliardi nelle spese finali.
Si segnala che in applicazione della riforma della legge di contabilità, le voci di entrata e di spesa relative alle regolazioni contabili e debitorie sono incluse nei saldi del bilancio dello Stato (innovando rispetto a quanto previsto nei precedenti esercizi finanziari, in cui i dati erano presentati sia al netto che al lordo delle regolazioni(20) ).
Tali voci trovano esplicitazione, ai fini del raccordo con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica nella nota tecnico illustrativa al disegno di legge di bilancio.
Con il termine “regolazione di bilancio” si intende un’operazione volta a far emergere contabilmente partite di entrata e/o di spesa che altrimenti non troverebbero rappresentazione in bilancio (nel rispetto dei principi dell’unità, dell’annualità, dell’integrità e dell’universalità del bilancio) o a depurare il bilancio di partite contabili che, sebbene registrate nell’esercizio, hanno già manifestato i propri effetti economici in anni precedenti. Il “regolare”, dunque, è inteso nel senso di far sì che il bilancio dia contezza, sia pure con sfasamenti temporali, di tutti i fenomeni gestionali, nel rispetto dei principi a cui tale documento si deve uniformare.
Nell’ambito delle regolazioni di bilancio è possibile distinguere le regolazioni contabili dalle regolazioni debitorie.
Le regolazioni contabili sono delle partite di entrata e di spesa iscritte nel bilancio dello Stato con la finalità di dare rappresentazione a fenomeni finanziari che altrimenti non verrebbero considerati nella loro interezza. Si tratta, in altre, parole di “variazioni contabili” apportate a voci di entrata e di uscita con la finalità di consentire una rappresentazione integrale dei fenomeni rilevati.
Per regolazione debitoria si intende l’iscrizione in bilancio di una partita contabile di spesa per il pagamento di operazioni che, in termini di competenza economica, hanno già prodotto i loro effetti in esercizi precedenti a quello in cui viene disposto lo stanziamento in bilancio. In genere, la mancata iscrizione della spesa nell’esercizio di competenza dipende dal fatto che per esso non si disponeva delle necessarie informazioni per poter essere correttamente stimata e valutata. Rientrano tra queste il ripiano dei disavanzi delle aziende sanitarie, gli accantonamenti al fondo globale per provvedere all’estinzione di debiti pregressi o ai pagamenti derivanti da sentenze di organi giurisdizionali nazionali e comunitari, ecc..
20) Le ragioni che determinano la presentazione del quadro riassuntivo al lordo ed al netto delle regolazioni contabili e debitorie derivano dalla necessità di fornire un quadro quanto più completo possibile della situazione del bilancio, atteso che la presenza o meno delle regolazioni (nonché dei rimborsi d’imposta) incide sulla rappresentatività del documento del bilancio. Ciò in quanto al netto delle regolazioni, il documento esprime il risultato effettivo d’esercizio, ma non dà compiutamente conto di tutti gli effetti finanziari che si determinano nell’esercizio medesimo, non considerando gli effetti di operazioni che, pur gravando sullo stesso, sono riconducibili a fatti gestionali degli esercizi precedenti. Al lordo, invece, il documento di bilancio espone tutte le risultanze finanziarie che si registrano nell’esercizio di riferimento, ma, ricomprendendovi anche quelle derivanti da obbligazioni insorte negli esercizi precedenti, può non dare un quadro del tutto rappresentativo del risultato gestionale dell’esercizio cui attiene il bilancio, atteso che tale quadro risulta modificato – e di norma peggiorato, per la liquidazione delle partite pregresse – dalle regolazioni debitorie, oltre che, naturalmente, dai rimborsi d’imposta.