Sulla tragedia occorsa presso la centrale idroelettrica di Bargi

Discorso pronunciato in Aula, nella seduta di mercoledì 10 aprile

(Il Presidente e l'Assemblea si levano in piedi). Cari senatori e care senatrici, come sapete, purtroppo ieri una violenta esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, nel bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino bolognese, ha provocato il decesso di tre persone; almeno cinque sono gli operai rimasti feriti e quattro quelli che risultano tuttora dispersi. Mi sono personalmente informato, fino a pochi minuti fa, della situazione. Lo scenario, come mi è stato riferito, è tuttora molto critico e anche pericoloso. Mentre vi parlo, i soccorritori - a cui rivolgo il mio e il vostro sincero ringraziamento - sono ancora impegnati nelle operazioni, in condizioni difficilissime.

Quella di Suviana è l'ennesima tragedia avvenuta sul posto di lavoro: ancora una volta, vite spezzate laddove ci si reca per lavorare. Questo è un dramma enorme, che continuiamo a vivere quasi ogni giorno. Quella di Suviana è una tragedia non attesa, perché non ci potevano essere avvisaglie. Eppure è giusto e doveroso, appena sarà possibile, una volta finiti i lavori di intervento immediato, capire fino in fondo cos'è successo.

Nonostante negli anni siano stati diversi gli aggiornamenti al sistema normativo, tuttavia ci troviamo ancora oggi a commemorare dei morti. Avere più sicurezza è un impegno difficile, lo sappiamo bene; ma non è, non può essere e non deve essere un impegno impossibile. Occorre però la volontà di tutti, nessuno escluso, dalle istituzioni, centrali e locali, e dalle imprese ai lavoratori stessi, passando infine per le figure preposte al controllo della sicurezza: ognuno deve fare la propria parte.

Desidero, care senatrici e cari senatori, formulare in quest'Aula il cordoglio personale e quello del Senato alle famiglie delle vittime e gli auguri di pronta guarigione agli operai rimasti feriti. La nostra sincera vicinanza va inoltre alle famiglie dei dispersi e la loro speranza è anche la nostra speranza e il dolore di tutte le famiglie di chi è rimasto coinvolto è anche il nostro dolore.

Vi chiedo di osservare qualche attimo di silenzio. (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio). (Applausi).